Serie D, grande attesa a Verona per la Fincantieri
Stadio Gavagnin cantiere aperto, ospiterà in capienza ridotta
Verona 5 settembre 2016
Serie D, grande attesa a Verona per l’arrivo della Fincantieri Monfalcone: un'idea in cantiere
Di cantieri ce ne sono diversi oggi alla Virtus e ci scusino gli sportivi di Monfalcone se “giochiamo” col nome della loro gloriosa Società, la Fincantieri appunto. Ma parliamo piuttosto del cantiere ancora aperto allo stadio Gavagnin Nocini che non permette di accogliere tifosi ed ospiti nel migliore dei modi. Le previsioni della direzione lavori non sono ottimistiche, bi-sognerà attendere le ultime partite del girone di andata per guardare una partita sotto la nuova tribuna coperta che sarà in grado di accomodare, sedute, oltre 800 persone al riparo da intemperie. Parliamo infine del cantiere più importante o meglio dell’idea in cantiere che può venire a qualsiasi tifoso rossoblu dopo aver dato un’occhiata alla composizione dei gironi della Serie D: allontanato lo spauracchio del girone D dove alcune squadre la faranno da padrone (vedi Parma, Forli e forse il Delta Rovigo) e dove sono state inserite le altre due veronesi, il nobile Legnago ed il lamentoso Villafranca, il tifoso, ripeto, guarda con occhio benevolo il girone C dove tutto è possibile.
Anche Adriano Zuppini, , direttore sportivo Virtus da quasi ventanni, nonostante la sua proverbiale cautela è abbastanza ottimista: “ Non dico che abbiamo avversari facili, ma mi sembra un girone piuttosto equilibrato dove tutto è possibile. Vincerà il gruppo più amalgamato perché in quasi tutte le squadre è presente il “problema” - se così si può definire - di integrare anziani e giovani. La rosa della prima squadra è ormai al completo, Gigi Fresco ha delle risorse di ottima qualità che dovrebbero rispondere con impegno e serietà. Mi fa piacere che molti giovani del nostro vivaio siano oggi in prima squadra non solo nella nostra serie D ma anche in altre squadre del veronese. Il campionato? Apertissimo, ce lo gioche-remo fino in fondo e poi, come al solito l’ultima parola l’avrà il campo” .
Non dimentica la presenza quasi certa di un certo Godeas, un vecchio cam-pione, ammirato da sempre per la sua costanza e generosità su ogni campo, dalla serie A all’ Eccellenza. Invidiato oggi per la sua longevità sportiva.
Gigi Fresco è di poche parole su questo impegno che dovrebbe dare le prime risposte ad entrambe le compagini.
Soddisfatto della integra-zione di molti giovani con i veterani della squadra, è convinto di un campionato livellato in termini di competizione anche se vede qualche squadra più favorita :
“Sto parlando in particolare del Venezia che abbiamo incontrato in amichevole e che mi ha fatto veramente impressione (fra l’altro si è rinforzata con Barreto ex Torino), della Triestina e anche del Belluno. Noi come al solito cercheremo di fare la nostra bella figura, ho una rosa abbondante e di qualità, faremo un buon campionato. Un caro saluto a Giuliano Zoratti, un personaggio dal lato umano veramente unico sullo stressato pianeta calcio, un mister di grande espe-rienza che rivedrò volentieri.”
La stima è ricambiata da Giuliano Zoratti, uno dei più longevi allenatori in carriera, è nato infatti il 14 luglio 1947 ad Udine e nel territorio friuliano ha sviluppato quasi tutte le sue esperienze calcistiche. Dopo una carriera di calciatore professionista conclusa nel 1975, inizia quella di allenatore alla Pro Gorizia, quindi diventa vice di Giacomini all’Udinese e lo segue per quasi un decennio. “Promosso” allenatore in prima con la ProVercelli, nel ‘94-95 conduce la Reggina alla promozione in B per poi tornare definitivamente in Friuli.
E’ un mister di grande esperienza e di grandi capacità umane in grado di gestire uno spogliatoio di giovani e veterani usando la motivazione come tecnica di gruppo. In questo momento sta adottando un modulo 4-3-1-2 dove Godeas rappresenta la punta di diamante.
Chiude la carrellata delle interviste, Rodolfo Lugli, direttore sportivo della Fincantieri Monfalcone, si è meravigliato nel leggere su diversi siti che la sua squadra è fra le accreditate alla vittoria finale. “ Magari fosse vero, la nostra è una formazionecostruita su un piccolo gruppo di giocatori esperti che stanno “ allevando” giovani promesse. In particolare e con orgoglio devo segnalare l’esordio in prima squadra di Catania Antonino (96) e di Di Gregorio Mattia (97): quando i giovani del vivaio entrano in prima squadra è già una prima vittoria. Per il campionato vedremo, penso che domenica sera potremo capire un po’ di più su questo girone che al momento è indecifrabile.”
Arrivederci domenica al Gavagnin-Nocini di Verona, per una gara davvero intereressante, poiché alla fine di essa avremo sicuramente qualche indicazione in più.