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Campionati e Risultati: NAZIONALI REGIONALI    

La sponsorizzopoli nel mondo del calcio? Sempre esistita...

TUTTI CHE PARLA: adesso perché?

 

Che la magra figura ai mondiali della nostra Nazionale abbia acceso gli animi di tanti addetti ai lavori e tifosi, ci può anche stare, ma che in questa estate 2014 tutti si accaniscono contro un sistema, e contro un trend che esiste da anni, credo sia doveroso di alcune riflessioni.

Non c’è blog, social o sito calcistico che non stia denunciando la “sponsorizzopoli”, termine che uso per definire il metodo di scelta degli allenatori, direttori sportivi, collaboratori, dirigenti e anche giocatori, nelle società.
Premesso che questo sistema l’ho denunciato in tempi non sospetti, quando molti facevano finta di non vedere o gli faceva comodo non vedere, adesso posso permettermi di fare delle osservazioni che vanno al di là dello “scandalo all’italiana”, quelle cose che escono e che tutti sapevano, ma quando inizia ad occuparsene la stampa tutti fanno “ooooooooohhhhh”! 

Intanto chi denuncia di essere stato vittima di questo sistema ma al tempo è sceso al compromesso, a me viene da dire: “perché parli ora? Perché sei a casa?”.
Per cui questi non fanno testo, non hanno perso il posto in campo (o in ufficio) ma bensì gli sponsor, perché se prima gli andava bene il sistema perché ne facevano parte, adesso non possono aprire bocca se altri lo fanno perché le quote sponsor sono più alte delle loro o lo sponsor glielo hanno fregato.
Altra considerazione da fare è che gli sponsor, al di fuori dal contesto famigliare (per cui genitore che finanzia la carriera del figlio in qualsiasi ambito), è diventato più accorto e investe su loro persone di fiducia, che possono essere imposte ai Presidenti per aver maggior controllo nella Società. Per cui non tutti gli sponsorizzati sono degli incapaci o degli incompetenti, perché il campo non lascia scampo, se ne sono accorti e se prima questi imprenditori si affidavano alle simpatie e alle amicizie, adesso vanno a mettere la faccia per personale che ritengono qualificato.

Questi “fortunati” hanno a disposizione un budget dagli sponsor e hanno potere decisionale sullo staff da comporsi (sia in campo che in ufficio) ed è qua che ritorniamo alla macchina degli incapaci, perché si circondano di amici o ex compagni di avventure passate, per pararsi il culo in ogni situazione: a casa lui, a casa tutti … per cui nessuno ha convenienza, in caso di fallimento di un progetto, a dar la colpa al loro “amico”, perché significherebbe darsi la zappa sui piedi e perdere il posto.
Ma anche questo avrà vita breve, perché torniamo al discorso di prima, fallisce il progetto, fallisce lo sponsorizzato e fallisce il suo staff … tutti a casa e andiamo a investire in qualcun altro, a meno che, cosa vista e rivista, lo sponsorizzato sia “in proprio” cioè si finanzia da se perché titolare della sua azienda, imponendosi alla Società con una carica importante, per cui farlo fuori significa far fuori anche lo sponsor (e questi sono quelli che fanno più danni di tutti e i più difficili da eliminare, o sei con lui o sei contro di lui)! 

Mettiamoci dentro anche la federazione, anche lei presa dalla situazione di crisi, INVENTA altri patentini e specializzazioni, e intensifica il numero dei bandi di quelli già esistenti: risultato ci sono molti più patentati che società da allenare e gestire. Non c’è posto per tutti, quelle sono le Società. E comunque anche il patentino viene declassato, perché basta pagare l’iscrizione, avere qualche requisito o qualche amico che ti butta dentro e … oplà … e sono TUTTI COMPETENTI ALLA STESSA MANIERA, o hanno bocciato qualcuno per caso? 

Adesso che questo sistema si è allargato, gli ultimi rimasti fin’ora indenni, si propongono nella maniera sbagliata ed è per questo che è uscito questo pseudo scandalo: i Presidenti chiamano tizio e nel colloquio chiedono se hanno lo sponsor, e allora chi non ce l’ha … s’indigna.
MA QUESTO SISTEMA ESISTE DA ANNI, o non vi siete mai chiesti come mai certi personaggi continuano a far danni a destra e a manca, non ottengono risultati, ma guarda caso OGNI ANNO TROVANO SEMPRE POSTO, ma secondo voi era SOLO perché sapevano vendersi bene? 

E prima comunque chi faceva calcio di mestiere erano gli eletti, adesso tra quelli che hanno perso il posto di lavoro extra calcio e quelli più giovani che non lo trovano, c’è ancora più veleno, perché è diventata oltre ad una passione (ammesso che tutti ce l’abbiano) una vera a propria opportunità di occupazione, visto che negli anni del boom c’erano “piedi” anche nei dilettanti che fruttavano il doppio di otto ore di lavoro con le mani. Per non dire “teste” più di direttori di banca, i procuratori “de noialtri” sono sempre esistiti anche quelli, senza titoli e senza patentini, ma il lavoro era lo stesso e i guadagni superiori, perché erano in pochi.
In sostanza per concludere: di cosa ci stiamo scandalizzando?
La “sponsorizzopoli” è sempre esistita, o qualcuno si è dimenticato che una volta quando si andava a “comprare” un cartellino, interveniva l’imprenditore di turno, che quando lo si rivendeva aveva il suo tornaconto?
Si investiva nel calcio in tutti i modi anche prima. Solo che adesso c’è la crisi e le sponsorizzazioni si sono alzate e ampliate, adesso ci sono tanti patentati e non c’è posto per tutti, adesso...niente, adesso come prima, più di prima...ma niente di nuovo.

 
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  Scritto da ZZZ ZZZ il 23/07/2014
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