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Campionati e Risultati: NAZIONALI REGIONALI    

Edizione provinciale di Padova


Terza: domani l'esordio di Pallalpiede, il club dei detenuti di Padova

Anticipo al sabato con fischio d'inizio alle 14.30

PADOVA. Tutto pronto per il fischio d'inizio. Domani, alle ore 14,30, prende il via la stagione dell'ASD Polisportiva Pallalpiede, la squadra di calcio dei detenuti del carcere Due Palazzi di Padova, che, caso unico in Italia, prende parte ad una competizione ufficiale della Lega Nazionale Dilettanti, la Terza Categoria patavina, per l'appunto. Oggi, nella nuova sede della Delegazione FIGC di Padova, è stato illustrato il progetto ai media, con tanto di presentazione delle divise da gara (in foto) che i giocatori indosseranno a partire da domani.

Il primo a prendere la parola è stato Giampietro Piccoli, Delegato della Federalcio padovana, che ha sottolineato la bontà del progetto, ricordando, però, anche il grande impegno richiesto a tutte le parti in causa: la FIGC, gli Arbitri, le Associazioni promotrici e, non da ultime, le altre Società inserite nel girone di Pallalpiede, “da cui – ha rimarcato Piccoli – non abbiamo ricevuto alcuna lamentela, nonostante le problematiche legate ad orari, permessi per accedere al carcere, e così via”.

Paolo Mario Piva, Presidente di Pallalpiede, ha voluto ripercorrere alcune tappe fondamentali del progetto: “Abbiamo ricevuto la lettera dall'allora Presidente della LND Tavecchio l'8 luglio scorso – ha spiegato – È una data storica per noi, da lì si è messo in moto il processo formale per l'iscrizione della squadra al campionato. Un percorso che senza l'appoggio della Federcalcio regionale e della stessa LND non sarebbe stato possibile portare a termine”.

E proprio in rappresentanza del Comitato Regionale Veneto FIGC-LND è intervenuto il Presidente Giuseppe Ruzza: “Conoscevamo già le difficoltà burocratiche per entrare in carcere, vista la lunga esperienza fatta all'interno dell'Istituto Penale per Minorenni di Treviso. Dal canto nostro, abbiamo cercato di facilitare la procedura per i tesseramenti degli atleti (in gran parte stranieri, sono solo quattro gli italiani, ndr), mettendo a disposizione l'esperienza di uno dei nostri migliori tecnici, Valter Bedin, per il ruolo di selezionatore della squadra”.

Missione compiuta, da circa 75 candidati alla rosa finale di una trentina di elementi. Ma per mister Bedin l'avventura al Due Palazzi è destinata a continuare: sarà lui il tecnico di Pallapiede per tutta la stagione. “Mi sono affezionato al personale delle Associazioni e ai ragazzi della squadra, così come loro si sono affezionati a me – ha raccontato – Questo progetto non è solo un 'altro' calcio, va oltre il calcio stesso. Siamo tutti emotivamente coinvolti, perfino le guardie carcerarie, che sono i nostri primi tifosi. Com'è la squadra? Tecnicamente valida, l'unico problema è che, oltre a squalifiche ed infortuni, noi perdiamo i giocatori perché vanno agli arresti domiciliari...”, ha chiuso con una battuta il tecnico. Lara Mottarlini dell'Associazione Nairi Onlus è l'ideatrice del progetto Pallalpiede e ne ha spiegato le finalità sociali: “Il calcio è propedeutico a creare un ponte tra i detenuti e il mondo esterno, e oltre tutto è un linguaggio universale, per cui adatto ad un contesto multietnico come quello del carcere. Ma il nostro intervento non si limita al campo – ha precisato – Cerchiamo di offrire ai detenuti un percorso educativo, che li aiuti ad intravedere una possibilità nel loro futuro”.

Presenti all'incontro anche l'avvocato Alessandro Scarpelli (Presidente dell'AIA di Padova), Erika Destro (vicepresidente di Pallalpiede), Roberto Mastellaro (presidente della Polisportiva San Precario, che ha collaborato alla realizzazione dell'iniziativa) e Giuseppe Zambon del Cesp (Centro studi per la Scuola Pubblica di Padova e Venezia), uno degli sponsor che hanno offerto sostegno al progetto fin dagli albori.

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  Scritto da Redazione Venetogol il 19/09/2014
 

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