Juniores nazionali, girone D. Poker biancoscudato a Montebelluna: 1-4!
Doppietta per Marcandella, illusorio 1-1 di De Marchi
Vai alla galleriaNella foto: gli juniores nazionali del Biancoscudati Padova.
Montebelluna-Biancoscudati Padova 1-4
Montebelluna: Artuso, De Vido, Biral, Bressan, Fabbian (27’ st Secco), Campagnola, Valentini, Miotti, Messa, De Marchi, Cadorin (32’ st Malvica).
A disposizione: 12 Longo, 13 Favaro, 14 Filippetto, 15 Giovannetti, 17 Meneghello, 19 Vedova.
Allenatore: Matteo Zulian
Biancoscudati Padova: Bisogni, Callegari, Zecchin, Matterazzo (43’ st Militello), Condino, Faggin, Formigoni, Atainajafi, Dovigo, Marcandella (37’ st Minozzi), Parolin (38’ st Duro).
A disposizione: 12 Canton.
Allenatore: Gualtiero Grandini
Arbitro: Daniele Sbardella sez. aia di Belluno
Assistenti: sez. aia di sez. aia di Treviso
Reti: 11’ pt Formigoni, 29’ pt De Marchi, 31’ pt Atanajasafi, st 47’ pt Marcandella su rigore, 31’ st Marcandella
Note. Pomeriggio piovoso, terreno molle ma in buone condizioni, spettatori 200 circa.
Recupero pt 2’ st 3’
Montebelluna. I “coreani “ toppano l’esordio al S. Vigilio. Il primo brindisi, con tanto di tris, porta la firma del Biancoscudati. Nel primo referto stagionale del Campionato Nazionale Juniores il Montebelluna presenta l’ultimo arrivato, Alessio De Vido lo scorso anno all’Udinese, di passaggio per un mesetto all’ Union QDP. La formazione di casa dopo il biennio con al timone Claudio De Martini è affidata alla conduzione di Matteo Zulian. Il Biancoscudati salito ai piedi del Montello si porta a referto 15 ragazzi. La formazione di Gualtiero Grandini mette subito il turbo e 4’ va in rete (offside) con il rapido Parolin pescato da Sbardella e dall’assistente oltre la linea difensiva dei “coreani”. Il Biancoscudati quando aggira l’ostacolo dei due centrali di casa mette lo scompiglio nei sedici metri trevigiani.
Al 14’ l’undici del “Santo” va in rete: sulla trequarti Marcandella (in prova nel corso dell’estate al Montebelluna) recupera un pallone perso, serve lo sgusciante Parolin che aggira l’ostacolo De Vido con un rapido cambio di direzione, guadagna la linea di fondo campo, centra forte e teso sul secondo palo dove la difesa biancoceleste non fa pressione su Formigoni e il diagonale radente termina la corsa in fondo al sacco rendendo vano l’‘intervento di Artuso. Sono 20’ di supremazia territoriale di stampo ospite e in questi frangenti sono l’ispirazione e le giocate illuminanti di Marcandella a rendere ficcante l’iniziativa del Biancoscudati. Al 16’ sulla giocata scaturita da una palla inattiva scodellata nei sedici metri dal mezzosinistro, l’assist a scendere nell’area di porta a favore dell’avanzato Faggin è corretto al volo di pochi centimetri oltre la trasversale dal centrale ospite. Il Montebelluna in ombra e in soggezione davanti al brio e alla velocità del palleggio padovano prova a più riprese ad affondare nelle ripartenze, ma lo fa sovente in inferiorità numerica. Al 29’ l’avanzata corale riesce invece a dare i propri frutti perché è il guizzante De Marchi in entrata brucia sul tempo la difesa e insaccare il cuoio alle spalle di Bisogni.
E’ un pareggio che rinfranca la titubante band di mister Zulian che cade di nuovo sull’immediata rete di Atainajsafi. Ma è sempre il Biancoscudati a fare la partita: i ragazzi di Grandini variano molto il gioco, i tagli catapultati nell’area di casa sono palloni pesanti da addomesticare e da gestire per la retroguardia biancoceleste che allo scadere si fa nuovamente trovare impreparata tanto che al 45’ Campagnola è costretto a usare le maniere forti per limitare lo sfondamento del diretto avversario procurando il penalty a favore dei padovani. Sbardella (diligente e oculata la sua direzione) non ha dubbi e indica gli undici metri. Sul dischetto si porta Marcandella e il pallone indirizzato alla sinistra del portiere si rivela imprendibile per il proteso Artuso. Nel secondo tempo è sempre il Padova a scandire i tempi del gioco e la pericolosità biancorossa si vede anche nel tiro dalla media distanza (Dovigo all’8’ di poco al lato) e sulle incursioni laterali dove i ragazzi di Gualtiero Grandini trovano terreno fertile per fare breccia nell’area di casa.
Col passare dei minuti si fa marcata la presenza e la superiorità tecnica degli ospiti sulla linea mediana. Il Montebelluna troppo sfilacciato non riesce mai ad accorciare le distanze e portare l’uomo alla sovrapposizione. Anche sul piano del palleggio sullo stretto si notano parecchie ingenuità e la staticità di alcuni elementi nel proporsi al compagno in possesso di palla. Costretto a giocare palloni lunghi e di facile controllo per la difesa a “quattro” padovana, sempre ben schierata, il Montebelluna quando articola la giocata in velocità è puntualmente stretto nella morsa delle due linee biancorosse. Azioni pericolose non se ne vedono esclusa una potente cavalcata al 18’ di Messa stoppato in recupero dalla diagonale ospite. Sono 25’ blandi, sottoritmo, che il Biancoscudati accentua nella lentezza con una ragnatela di passaggi laterali. Il Monte non mette nerbo al pressing, la fa da spettatore. Al 31’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo la difesa lascia fare, Marcandella riceve palla sul vertice sinistro dell’area di casa, converge e di sinistro fionda il cuoio a fil di palo, un pallone che passa sotto il corpo dell’ingenuo e mal piazzato Artuso. E’ il gol che segna la resa dei “coreani”.
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