Serie D/C: il Mori rischia il colpaccio a Padova. Decide Cunico. 2-1
Tratto dal sito www.trentinogol.it
www.trentinogol.it
Il Padova trema ma vince. I biancoscudati non hanno certo rischiato di perdere il match con la neopromossa Mori Santo Stefano, ma di sicuro non si aspettavano di sudare così per questa vittoria, la terza consecutiva. I ragazzi di Zoller hanno interpretato al meglio l'incontro, chiudendosi e cercando di ripartire quando ne avevano l'opportunità. Il pareggio è sembrato vicino e sarebbe stato un grandissimo bottino, a essere onesti anche troppo.
I trentini non mostrano timore reverenziale né verso Cunico e compagni né verso gli oltre 3.800 spettatori che hanno preso posto in tribuna. Addosso al centrocampista veneto, Zoller ha appiccicato Davide Sceffer: mossa perfetta perché quest'ultimo non lascia fiato all'avversario, vero cervello dei padroni di casa. Senza di lui sembrano sottotono anche Ilari, Ferretti, Bruzzi e tutti gli altri che fanno paura. Ma da mente fina, Cunico gira, si sposta, legge la partita e cerca gli spazi per pungere finché non li trova. E fa male. Al 25' riesce a crossare e Ilari sfiora di un soffio. Un minuto più tardi è Ferretti a fare paura ma la sua conclusione è svirgolata. Al 28' i biancoscudati si rendono pericolosi di nuovo sull'asse Cunico-Ilari ma tutto si conclude ancora con un nulla di fatto. Il Mori subisce i padroni di casa ma resta saldo, ordinato e ben chiuso. La squadra di Zoller pressa alto e corre tantissimo. L'occasione più nitida arriva alla mezz'ora ma è il guardalinee a fermare Ferretti che, al 34', si trasforma in uomo-assist per Cunico il quale si ritrova la palla troppo indietro e spara alto. Il gol però è nell'aria e al 39' El Rulo non perdona: Cunico inizia ancora una volta l'azione, si allarga sulla destra e trova lo spazio per mettere al centro dove il bomber argentino insacca per il vantaggio atteso e meritato dei veneti. Poco più tardi, prima al 43' e poi al 47', è Bruzzi a sfiorare il raddoppio ma la prima frazione si conclude così.
Tornati sul rettangolo verde il Mori sa di avere a disposizione 45 minuti per l'impresa: pareggiare e difendere il risultato. Ora è più difficile portare a casa un punto, ma la voglia c'è e i trentini la mostrano fin dalle prime battute. Al 2' Cristelotti spaventa Petkovic con un colpo di testa sulla punizione-cross di Tisi, ma l'estremo difensore di casa blocca con sicurezza. La formazione di Parlato torna a guadagnare spazio con il passare dei minuti ma al 12' è Paracampo a sfiorare la rete con un gran tiro dalla distanza. Il gol però arriva dagli undici metri. Sugli sviluppi del calcio d'angolo Ferretti tenta di liberare l'area ma tocca male la sfera e nel tentativo di recuperarla con una scivolata stende Concli. Il rigore è sacrosanto. Sul dischetto va Tisi che manda Petkovic a destra e appoggia a sinistra. Il pareggio è una manna ma adesso va difeso. Il Mori ce la mette tutta per farlo, il Padova però è una vera corazzata con potenti bocche da fuoco che sparano continuamente verso Poli. Al quarto d'ora ancora Ferretti sfiora il gran gol, poi tocca a Ilari e anche Nichele, all'esordio con la nuova maglia. La rete arriva al 37' quando la barriera del Mori devia la punizione dal limite calciata da Marco Cunico.
Tre punti ai Biancoscudati e zero al Mori. Tutto è andato come doveva ma gli uomini di Zoller possono dirsi soddisfatti della prestazione anche dopo le parole di mister Parlato al termine del match: "Il Mori è una squadra che è arrivata qui con molta umiltà e dopo aver giocato l'80 per cento del tempo nella sua metà campo, zitta zitta stava per andarsene con un punto".
PADOVA-MORI SANTO STEFANO 2-1
RETI: 40′ pt Ferretti, 12′ st Tisi (rig.), 39′ st Cunico
PADOVA (4-2-3-1): Petkovic; Dionisi (16′ st Petrilli), Sentinelli, Niccolini, Degrassi; Mazzocco, Segato, Ilari (31′ st Nichele), Cunico, Bruzzi (1′ st Busetto); Ferretti. A disposizione: Vanzato, Bragagnolo, Thomassen, Bedin, Aperi, Montinaro. All. Parlato
MORI SANTO STEFANO: Poli; Manfrini, Crestani (8′ st Paracampo), Concli, Cristelotti, Pozza, Deimichei (36′ st Benedetti), Sceffer, Eisenstecken (23′ st Tranquillini), Tisi, Dossi. A disposizione: Rossatti, Ferraro, Agatiello, Volani, Tranquillin, Manica, Pezzato. All. Zoller
Arbitro: Pietro Scatigna di Taranto (Lattanzi-Avalos)
Note. Ammoniti: Ferretti, Concli, Deimichei, Tranquillini, Niccolini. Spettatori: 3.849