Quantcast

Vota il sondaggio

Inserisci la tua email per votare

Puoi votare solo una volta per questo sondaggio e la tua email deve essere valida.
La tua email non sarà resa ne pubblica ne visibile.

Consenso al trattamento dati:

Accetta il trattamento dei dati.

 
×

Accedi al Sito !

Usa le tue credenziali di accesso:
Non ricordi più la password?

Registrati

 Resta connesso

 

oppure

Accedi con Facebook

×
Campionati e Risultati: NAZIONALI REGIONALI    

Edizione provinciale di Treviso


Treviso-Liventinagorghense vista tatticamente. Parola a mister Ronchin

Dario Ronchin analizza Treviso - LiventinaGorghense del 23 novembre 2014

Come promesso ecco il punto tecnico della sfida di Eccellenza B Treviso - LiventinaGorghense, chiusasi con la vittoria degli ospiti per 3-2.

 

E’ stata certamente una sfida avvincente quella svoltasi domenica allo stadio Omobono Tenni di Treviso. Cinque gol e diverse altre occasioni da rete non hanno certo fatto annoiare i circa 700 spettatori presenti allo stadio. Il match ha offerto anche agli addetti ai lavori che vi hanno assistito, diversi spunti da analizzare. Tengo a precisare che le valutazioni che mi appresto a narrare rispecchiano un opinione personale che puo’ essere condivisibile o meno dai lettori di Venetogol  e  da chi era in tribuna con il sottoscritto ad assistere alla gara. 

Passiamo all’analisi della partita. Come desumibile dal posizionamento dei giocatori nella “lavagna” sopra raffigurata,  Il Treviso di mister Tentoni  ha adottato inizialmente un sistema di gioco con centrocampo a rombo ossia un 1-4-3-1-2 con  il n.10 Livotto che agiva prevalentemente da trequartista nella zona  di centro-sinistra del centrocampo della Liventinagorghense. Mister Tossani ha invece proposto il collaudato  1-3-4-3 simmetrico che si trasformava rapidamente in un 1-5-4-1 nella fase di non possesso palla.
Dopo i primi 10’ minuti in cui le squadre si sono “studiate” si è visto subito quale sarebbe stato l’andamento del match: una Liventinagorghense che avrebbe attuato un pressing difensivo sulla linea della propria trequarti, con lo scopo  di  avere  disposizione molti metri di profondità da attaccare dietro alla linea dei difensori del Treviso, ed un Treviso invece molto offensivo con due attaccanti ed un trequartista sempre sopra la linea della palla. 
La strategia di mister Tossani  è stata premiata al 15’ dalla rete di Grandin (ottima la sua prova).  Bisogna evidenziare però che, come già letto nelle cronache, l’ottimo primo tempo della Liventinagorghense è stato soprattutto frutto di scelte azzeccate di Mister Tossani associate alla bravura e allo spirito di sacrificio dei suoi giocatori. Infatti la Liventinagorghense ha attuato un pressing e raddoppi di marcatura molto efficaci che costringevano spesso il Treviso a giocare palla indietro e le verticalizzazioni eseguite erano quasi sempre  prevedibili. 

Infatti si è notato come la squadra mottense, nelle situazioni di transizione negativa, sia stata abile a reagire immediatamente alla perdita del pallone attaccando subito con 2/3 giocatori il portatore di palla avversario constringendolo, nella migliore delle ipotesi a giocare sul compagno a sostegno. Il Treviso ha avuto grosse difficoltà a sviluppare una manovra efficace dal basso,  grazie al dinamismo costante degli esterni della Liventinagorghense Cardin e Iacono, alla bravura delle due “ali” Grandin e Zanetti brave sempre a  chiudere velocemente le linee di passaggio  verso le due mezzale del Treviso, Vianello Daniele (poi sostituito da Campagnolo) e Granati e a creare densità in mezzo al campo; la freschezza atletica di Pagan e Boem nel mettere in zona d’ombra il trequartista del Treviso Livotto e andare in pressione sul vertice basso Marangon; importanti per gli ospiti le letture di gioco del centrale difensivo  Gardin e del terminale offensivo della Liventinagorghense Vianello Marco, i quali  sono stati abili nel tenere sempre corta e attenta la propria squadra. In particolare Marco Vianello si è rivelato giocatore fondamentale per il gioco della propria squadra,  molto bravo a tenere palla, a giocare di sponda per i compagni  e a mettere in difficoltà i difensori centrali  Lazzari e Orfino con giocate da categoria superiore.

Per quanto riguarda il Treviso del primo tempo e della prima parte del secondo tempo, è apparsa squadra poco incisiva e slegata tra i reparti. Di fatto non risultano nel tabellino azioni da gol di rilievo della squadra ospitante nel primo tempo;  tra le cause anche una difficoltà a creare delle situazioni sia di superiorità numerica nei pressi dell’area di rigore degli ospiti sia con l’entrata in campo nel secondo tempo della terza punta, Dal Compare, mister Tentoni ha cambiato il modulo di gioco del Treviso passando ad un 4-3-3 puro con Conte attaccante centrale Mason ala sinistra e Dal Compare sempre molto largo sulla destra, Livotto mediano/regista davanti ai 4 difensori, mezzala sinistra  Campagnolo, mezzala destra Granati. Con questa mossa  il mister di casa sul risultato di  0-2 ha provato il tutto per tutto dando sicuramente il compito a Dal Compare di partire largo e cercare costantemente l’uno contro uno con il difensore avversario: da uno di questi tentativi è nato il gol del momentaneo 1-2 e sempre dalla fascia destra è nato il gol del quasi immediato pareggio.

E’ stata pertanto indovinato il cambio di mister Tentoni e i due gol hanno premiato la scelta di cambiare sistema di gioco, anche se probabilmente il secondo gol è stato la conseguenza di un calo di concentrazione dei giocatori della Liventinagorghense,  in seguito alla discussa convalida dell’arbitro del primo gol del Treviso che ha causato per proteste l’espulsione di Tossani. Il terzo gol della Liventinagorghense, anche se avvenuto in modo un po’ rocambolesco, ha premiato con merito l’ottima prestazione del collettivo di Tossani. Verosimilmente, se mister Tentoni  avesse adottato delle strategie diverse nei primi 60’ di partita,  il risultato sarebbe stato diverso, anche se a dir del vero la squadra mottense ha dato l’impressione di essere più “in palla” anche da un punto di vista psico-fisico rispetto alla squadra biancoceleste. Una eventuale soluzione per mettere in difficoltà i biancoverdi  poteva prevedere un centrocampo a 4 in linea e due punte posizionate in verticale in altre parole un 1-4-4-1-1. Inoltre la scelta di mister Tentoni di  giocare con tre giocatori sempre sopra la linea della palla  forse avrebbe dovuto prevedere dei movimenti coordinati  finalizzati all’attacco preventivo che in verità non si sono visti.    
Concludendo, è stata una bella partita e la Liventinagorghense ha meritato  la vittoria.

Dario Ronchin  -  allenatore di base Uefa B

Print Friendly and PDF
  Scritto da Redazione Venetogol il 28/11/2014
 

Altri articoli dalla provincia...




Vai all'edizione provinciale
Tempo esecuzione pagina: 0,30448 secondi