Coppa Italia Eccellenza: Campodarsego ai quarti. Con la V.Corno è 1-2!
Vittoria esterna dei padovani a cui bastava anche un pari...
Vai alla galleriaVirtus Corno-Campodarsego 1-2
Virtus Corno (4-3-3): Menegon; Capovilla***, Bolzicco, Zanon, Cudicio; Andrea Osso Armellino*** (16’ st De Blasi), Libri*** (30’ st Bergamasco***), Motta; Gashi, Filippo (16’ st Alessandro Osso Armellino), Diaw
A disposizione: 12 Caucig***, 14 Passalenti, 15 Anastasia*****, 17 Alpini****
Allenatore: Angelo Cupini
Campodarsego (4-4-2): Berto; Lovato, Galliot*** (39’ st Campello***), Carollo, Poletti; Bedin, Michelotto, De Cao (30’ st Bellon), Colletta**; De Souza (11’ st Lucchini), Aliù
A disposizione: 12 Zilio* , 14 Chimento* , 16 Forin***, 17 Demo****, 18 Lucchini
Allenatore: Antonio Andreucci
Arbitro: Emilio Zanotti sez. aia di Pavia
Assistente n° 1: Palumbo sez. aia di Torre Anninziata
Assistente n° 2: Manara sez. aia di Cremona
VI° uomo: Giorgio Ravera sez. aia di Lodi
Reti: 7’ pt De Sousa, 33’ pt Andrea Osso Armellino, 44’ st Aliù
Note. Pomeriggio soleggiato, temperatura di 17 gradi, terreno in buone condizioni, spettatori 350 circa con sparuto seguito padovano
Ammoniti: Andrea Osso Armellino, Michelotto, Poletti, Diaw, Bergamasco
Espulso al 33’ st Michelotto per doppio giallo
Recupero: pt 1’ st 5’
(***) under della partita: *’94, **’95, ***’96, ****’97
Corno di Rosazzo (Udine). Al “Campo” riesce il bliz, passa a Corno di Rosazzo e si prende la Bustese (domani il sorteggio del campo). Una partita per nulla facile, giocata con raziocinio e parecchia attenzione da parte dei biancorossi. C’è voluto un flash di Aliù (palombella a fil di palo) per smorzare l’ardore dei padroni di casa, ma fino al 94’ i biancorossi hanno dovuto stringere i denti e sudare le proverbiali sette camice.
Il Campodarsego di coppa al “ Cudiz “ presenta una scheda tecnica di club immacolato con otto (oggi sono nove) gare prive di macchia e un Berto imbattuto tra i pali da 346’. In questi 90’ on c’è spazio per azzardare il pronostico.
Nel fare il suo ingresso in campo il Campodarsego si porta in dote il 5-0 rifilato al St. Georgen, un verdetto pesante che fa pender l’ago della bilancia in favore dei padovani. La Virtus Corno ha come unico sbocco la vittoria. I friulani per arraffare il pass dei quarti di finale sono chiamati a disputare una gara d’attacco. E’ un atteggiamento tattico molto gradito dal “Campo” che schiera un versatile 4-4-2 con il mobilissimo Michelotto a fare da collante tra la mediana e il ruolo di suggeritore per il binomio Grazjan Aliù-DeSouza. Mister Andreucci in avvio non rischia Chimento nel reparto difensivo, mentre nel disegnare l’attacco Gazzola con qualche problema all’adduttore non entra a referto dove c’è invece Lucchini, che si siede in panchina.
Si presenta forte l’indici di casa e al 5’ vola Diaw e la conclsione si perde sul fondo. Al 7’ il gol del “Campo”. L’azione si sviluppa per linee centrali, la manovra articolata da Bedin e smistata su De Cao, puntale il lancio per il brasiliano De Sousa che sul filo dell’offside si presenta tutto solo davanti a Menegon e lo trafigge di interno sinistro sotto il corpo. Al 10’ pericoloso assolo di Diaw: l’ex punta del Tamai entra in area e calcia a colpo sicuro sul primo palo coperto da Berto bel piazzato.
Al 16’ il Campodarsego sfiora il raddoppio con il tiro –cross di DE Cao che impegna in avvitamento Menegon che sventa il pericolo con la manodi richiamo.
Il Campo “ in contropiede si rivela molto pericoloso, ma lo è altrettanto la Virtus che in più occasioni prende d’infilata la difesa padovana nel panico quando è Diaw con la propria velocità a portare l’insidia. Al 33’ la formazione di Angelo Cupini agguanta il pareggio: l’azione-gol è favorita da una mischia davanti alla porta di Berto che nei 5,50 si vede sbucare all’improvviso Andrea Osso Armellino che lo trafigge sul primo palo.
Per Berto è l’addio al record di coppa frantumato dopo 379’ di solidità. Il portiere padovano è sollecitato a chiudere in più occasioni e lo fa anche al 35’ sull’ennesima accelerazione di Diaw. Al 37’ altro pericolo ai limiti dell’area veneta con la conclusione a fil di palo di Osso Armellino. L’undici di Tony Andreucci soffre, ma contiene le sfuriate di casa con sufficiente personalità. Al 38’ l’undici biancorosso torna a far capolino in area friulana con un colpo di testa di Aliù, l’incornata prende un angolo troppo ampio ma sulla traiettoria la “spizzata” di Poletti è un autentico pericolo per la porta di Menegon che si vede sfilare il pallone a pochi centimetri dal montante.
Nel secondo tempo il tema tattico e la fase difensiva. Il “Campo” prepara la “gabbia” per frenare il sempre più isolato Diaw e nel contempo cerca di trovare le distanze per far ripartire il contropiede. Sono le due mosse curate nei dettagli da mister Andreucci nel periodo del riposo. La Virtus è costretta a giocare per linee laterali e al cross sballa puntualmente la misura: quattro palloni fiondati da posizione laterale finisco a fondo campo. In campo la correzione tattica la si vede subito perché Lovato e Poletti accorciano le distanze e stringono lo spazio sul mobile attaccante dei “canarini”. Davanti invece Aliù e Lucchini dal suo ingresso dilatano le distanze dalla mediana e fanno reparto a sé.
La disposizione tattica porta il “Campo” a un allineamento a”cinque” e lo sbarramento difensivo ai 20 metri si rivela una cerniera che toglie ai padroni di casa lo spazio necessario per affondare nell’ “uno contro uno”. Diaw è imbavagliato, Filippo, impalpabile, lascia la contesa, mentre Gashi (doppietta) che ha fatto ammattire l’ UFM in campionato, nemmeno si nota. La partita vola via sul pareggio e l’1-1 è ciò a cui punta l’undici di Tony Andreucci che centellina pure i cambi. Alle porte c’è la gara-derby contro il Pozzonovo che più interessa ai biancorossi. Sulla sponda di casa è invece Angelo Cupini a cercare risorse e forze fresche nella panchina. I 10’ finali più il recupero sono una strenua difesa per il “Campo” che rischia al 41’ sulla rotazione ravvicinata di “Ale” Osso Armellino che Berto ipnotizza di piede e Bedin allontana. Al 44’ i sigilli sui quarti li mette Aliù che beffa sul tempo una difesa in bambola; sulla rimessa laterale l’ala intercetta e con un morbido pallonetto uccella il portiere. Al 46’ è il palo a salvare Berto sul tiro dell’avanzato Zanon. Ma la qualificazione è assegnata!