Serie D: zero a zero in tutto. Montebelluna e Ripa si annullano...
Brutta gara tra Montebelluna e Ripa nel quale forse ha inciso la paura di perdere...
Vai alla galleriaNella foto: la bella parata di Rigo su tiro di Solagna.
Montebelluna-Union Ripa 0-0
Montebelluna (4-3-1-2): Rigo*, Nicola De Vido** (39’ st Bonso***), Guzzo*, Marco Bressan, Frassetto; Perosin, Garbuio (29’ st Cusinato****), Nicoletti; Giglio; Samba Sadio**, Cecchel*** (14’ st Frempong***)
A disposizione: 12 Baù, 14 Sagui****, 15 Manfrin****, 16 Albero Bressan****, 19 Messa***
Allenatore: Daniele Pasa
Union Ripa (4-4-2): De Carli, Frangu, De March, De Checchi, Antoniol; Malacarne, Gjoshi**, Dassiè** (33’ st Sommavilla**), Tibolla***; Mastellotto (33’ st Tomasi), Solagna (21’ st Andreolla)
A disposizione: 12 Salzano****, 13 Slongo*, 14 Venturin***, 15 De Min****, 19 Savi****, 20 Cappellin***
Allenatore: Massimiliano Parteli
Arbitro: Daniele Rutella sez. aia di Enna
Assistente n° 1: Sebastiano Rocco sez. di Mestre
Assistente n° 2: Romica Paum sez. di Padova
Note. Pomeriggio di pallido sole, temperatura di 11 gradi, terreno in discrete condizioni, spettatori 280 circa. Ammoniti: De Carli, Frassetto, Garbujo, Dassiè
Recupero: pt 1’ st 3’
(**) under della partita: *’94, **’95, ***’96, ****’97, ****’98
Montebelluna. Zero a zero, nel gioco e nelle sporadiche emozioni. Il punto accontenta le due squadre, ma non ha ripagato l’attenzione del pubblico. E’ un Monte rinfrancato e l’affermazione di Sacile ha proiettato i “coreani” ai margini del playoff. Lele Pasa nel dare fondo al lavoro settimanale ci crede al supplementare post-season perché la squadra è in salute e le gambe girano. Capitan Perosin e compagni questi 90’ li vivono come un’ideale rampa di lancio per dare la caccia alla Clodiense il club che alla ripresa di gennaio segnò l’ultima resa interna (3-0) dei biancocelesti.
Il tecnico montelliano nell’assegnare le maglie conta due “buchi” nel reparto difensivo: sono le assenze per squalifica del centrale Severgnini e di Fabbian che sconta il secondo turno di penalizzazione. A referto non compare nemmeno Masiero, acciaccato. E’ invece un test molto delicato per l’ Union Ripa La Fenadora (andata al Boscherai 1-1) in serie negativa da sei gare (cinque ko), un peso tecnico nel cammino stagionale arrugginito nel trend in trasferta dove i nero-verdi non vincono del 23 novembre, dal 2-0 di Mori.
Nel confronto al “S. Vigilio” l’undici feltrino punta a spazzare l’alone di diffidenza e soprattutto raddrizzare la prua nella giusta direzione. Parteli a referto si affida a un manipolo di ex per dare il giusto pepe al confronto con De Checchi, Malacarne e De March a trascinare i compagni. In panca si accomodano altri tre ex biancocelesti: Slongo, De Min e Savi. Sulla sponda nero-verde assenza di rilievo lo squalificato Brotto.
Max Parteli rivedere così l’asse portante della squadra che in fase di ispirazione disegna un “quattro” di centrocampo a sostegno di Mastellotto e Solagna. Al via del siciliano Rutella è l’ Union a osare con più intensità e la formazione di Parteli per lungo tempo presidia la metà campo di casa. Al 2’ i “bianchi” feltrini approcciano la porta con una girata alta di Mastellotto. Al 5’ si fa notare Sebastiano Solagna: il centravanti da posizione defilata aggira in dribbling il diretto avversario e di interno destro impegna nella respinta a pugni uniti il reattivo Rigo. La partita è in pugno dei bellunesi e al 14’ da un Calcio piazzato (un corner corto) di Malacarne, il mancino incrocia il cuoio a tagliare l’intero specchio della porta. L’encomiabile lavoro fisico di Solagna è sostenuto a singhiozzo dai compagni. Il Monte nella prima mezzora si rivela impalpabile e solo una incerta respinta in sospensione a pugni uniti di De Carli procura un pizzico di apprensione nei sedici metri ospiti.
La spinta bellunese col passare dei minuti non si attenua e sulla corsia di sinistra è Tibolla a sfondare con un paio di affondo. Al 39’ la mezzala rientra sul destro e la palla incrociata sul palo lungo è intercettata dall’ottimo Rigo che 2’ dopo si vede arrivare tra le mani un pallone smorzato sul fendente di Tibolla. Del secondo tempo c’è poco da raccontare.
45’ privi di una logica di gioco, palloni gettati alle ortiche e generosamente gettai agli avversario. Un palleggio monotono che non ha fatto registrare un tiro in porta degno di menzione. Il calcio è anche questo. L’importante, a quanto pare, era muovere la classifica…