Serie D: Ital Lenti Belluno-Dro 1-1. I trentini strappano un punto...
Ital-Lenti Belluno-Dro 1-1
Ital-Lenti Belluno 1905: Solagna***, Paganin*** (35’ st Pajer****), Pescosta***, Canova***** (6’ st Di Bari**), Sommacal, Merli Sala, Miniati, Bertagno, Corbanese, Radrezzza, Duravia
A disposizione: 12 Schincariol**, 14 Cosma****, 15 Levis****, 17 Ruocco*****, 18 Ojog****
Allenatore: Roberto Vecchiato
Dro: Bonomi**, Allegretti, Chesani**, Serrano, Ischia, Ciurletti (35’ st Bortolotti), Cremonini***, Bazzanella, Cicuttini (42’ st Donati), Proch*** (40’ st Grossi****), Colpo
A disposizione: 12 Bordignon, 13 Calcari, 15 Adami, 17 Bertoldi, 19 Ajdarowski**, 20 Ruaben
Allenatore: Stefano Manfioletti
Arbitro: Alessio Cerico sez. aia di Torino
Assistenti: Claudio Cappelli sez. di Torino e Giulia Borromeo sez. di Brescia
Reti: 6’ pt Proch, 28’ st Corbanese su rigore
Note. Pomeriggio soleggiato, terreno in buone condizioni, spettatori 250 circa
Ammoniti: Colpo, Proch, Bazzanella
Recupero: pt 1’ st 4’
Belluno. L’incerottato Ital-Lenti Belluno 1905 regge col fiatone il passo playoff. Il pareggio contro il coriaceo Dro è un punto che permette ai gialloblù di fare un altro passettino in avanti, ma oggi Corbanese e compagni hanno dovuto sudare parecchio per tenere testa ai tenaci gialloverdi di Stefano Manfioletti. Mister Vecchiato a referto si vede privato dell’ influenzato Posocco e nel contempo depenna dai convocati, Mosca, Pellicanò e Masoch. Quattro perdine che assottigliano all’osso la rosa a disposizione. Il Dro invece sta sicuramente meglio e mister Manfioletti punta a giocarsi le sue carte. Il tecnico rinuncia alla fantasia e al tiro mancino di Donati per dare una maggiore robustezza alla mediana. E’ una scelta tattica che ripaga le aspettative, perché proprio il sostituto del mezzo sinistro titolare, il giovane Proch, al 6’ sulla ripartenza di Cicuttini favorito dal “dai e vai”con l’esperto centravanti piazza il rasoterra del vantaggio. Si apre la luce sul cammino dei trentini che mai avrebbero pensato di schiodare la gara in un batter baleno. Il Belluno nelle prime fasi del confronto mette in vetrina una manovra piacevole, ma prevedibile e lenta. I ragazzi di Vecchiato faticano a infilarsi nella stretta a tenace ragnatela difensiva ospite e solo al 24’ si registra un tiro verso i pali scoccato dal “corba” Corbanese e parato da Bonomi. Manca il giusto brio nel fraseggio impostato da Bertagno e Radrezza. Alle spalle dei due non c’è la forza di Masoch a portare acqua e la fluidità del gioco ne risente. Nel dare profondità all’azione si prestano con puntualità anche i difensori e al 37’ è Merli Sala (ponte) a innescare la girata di Radrezza che termina sul fondo. Il Belluno non vuole tornare nello spogliatoio a mani vuote.
Al 44’ ci provano in abbinata Radrezza e Corbanese, ma la mira si rivela sbilenca. Si va così al secondo tempo e Miniati un paio di volte cerca la giocata balistica dalla distanza. La gara si fa in salita, ma in panca mister Vecchiato non dispone della carta jolly. Spera che i suoi “senatori” possano rimettere in piedi un confronto che rischia di acuire i disagi nella corsa al playoff. E vi riesce l’undici di casa al 28’ quando l’ennesimo approccio con l’area di rigore avversaria del libero Merli Sala, impatta sul ruvido Bazzanella e per l’arbitro il rigore di sta tutto. Sul punto di battuta si porta Corbanese e la parità è ristabilita. Nel finale anche Bertagno si rende promotore di un paio di fendenti come lo stesso Miniati a cui manca solo una mira appropriata. Alla fine il pareggio è il risultato che rispecchia l’andamento del match, nonostante la supremazia territoriale mostrata dai padroni di casa.