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TREVISO NEL CAOS: sciopero dei giocatori almeno fino a venerdì!

Divergenze tecniche o economiche?

Questo non è un pesce d’aprile. I giocatori del Treviso, dopo la cinquina al Quinto e il ritorno in panchina di mister Tentoni, che è rientrato con le dimissioni di Rorato, questa settimana incrociano le braccia e non si allenano. Non è chiara la motivazione della presa di posizione della squadra, visto che a Treviso non è mai trapelata nessuna difficoltà economica, come magari in altre realtà, dove per altro continuano ad allenarsi, tale da giustificare un simile gesto. Questo non vuol dire che magari non ci siano, però c'è da chiedersi se le divergenze con la società non siano di altra natura.

Attualmente chi sta gestendo il Treviso?
Un allenatore che mette fuori rosa il capitano della squadra, avrà di certo le sue motivazioni, ma l’intervento del vice presidente a nome della società, che dice “noi non sappiamo il motivo bisogna chiederlo al mister …” che ruolo ha? Chi ha esonerato Tentoni, gli stessi che l’hanno ripreso? Chi ha deciso di assegnare la squadra a Rorato, gli stessi che hanno accettato le sue dimissioni? Ma i giocatori da che parte stanno? Non va bene Tentoni, non va bene Rorato, ritorna Tentoni e scioperano. Ton è pregato, una volta recuperato l’infortunio, di accomodarsi nella Juniores, cioè era uomo di Rorato, anche lui tornato alla Juniores? Allora chi sono gli uomini di Tentoni, che non stavano con Rorato? Come è diviso sto spogliatoio? In bianchi e celesti?

Non è che il problema a Treviso sia la dirigenza? O le dirigenze? Che equilibri ci possono essere in uno spogliatoio dove quello che fa uno, il giorno dopo lo disfa un altro, e quello che fa l’altro, il giorno dopo ancora viene rimesso in discussione di nuovo?

Non si capisce chi comanda e chi decide. Non è possibile che ci siano questi continui cambiamenti e, a sentenziare, sia una compagine unita e che condivide gli stessi obbiettivi e interessi, per forza di cose all’interno del direttivo ci devono essere più persone e ognuno va avanti per conto proprio, con le proprie idee, una volta batte i pugni più forte uno, una volta un altro, altrimenti non si spiega.

E’ un vero peccato, per la piazza, per il prestigio, per una società gloriosa e di lunga storia come il Treviso, che non si riesca a trovare UNA PERSONA che possa garantire stabilità e continuità, che abbia la solidità economica per gestire una società che milita in un campionato di eccellenza, che sia competente nello scegliersi dei collaboratori coesi e che lavorino con le stesse idee, per lo stesso obbiettivo. Sempre a contendersi, scontrarsi, poi fare pace, poi dividersi, dall’inizio della stagione, partendo dalla bagarre Totera/Frandoli per continuare con le dimissioni di Tonicello, per finire con i cambi di panchina e il capitano lasciato fuori rosa senza che la Società ne conosca i motivi, ma che accetta le condizioni così, per quieto vivere?

E i giocatori scioperano. Niente di grave per quello se si fermano questa settimana, vista la sosta pasquale, certo è che un bel clima non si respira e che la strada che dovrebbe portare il Treviso in una categoria che merita, sembra più in salita che mai e, vista la situazione, si rischia che venga interrotta per l’ennesima volta.

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  Scritto da ZZZ ZZZ il 01/04/2015
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