Nella foto: la festa dei rodigini.

Porto Viro-Union Gaia FG 2-0

Porto Viro: Cappellozza, Soncin, Marangon, Fabris (32’ st Mantoan),  Ballarin, Zainaghi,  Bergamin (14’ st Andreello), Bresciani, Finotti (26’ st Bonanno), Perazzolo, Poncina

A disposizione: 12 Veronese,  13 Finotello,  14 Vianello, 15 Piombo

Allenatore: Roberto Zaia

UnionGaia FG: Martinuzzi, Faccin, Rossi (21’ st Max Modolo), Vettorel, Pascon, Denis Modolo (32’ st Max Modolo), Fiorot (29’ st Bortolin), Rado, Cella, Michelon, Simeoni (34’ st Messina)

A disposizione: 12 Rossetto, 13 Biancolin, 14 Carli, 17 Dal Cin

Allenatore: Mauro Zorzetto

Arbitro: Marco Mognato sez. aia di Mestre

Assistenti: Bontempi e Cardin sez. di Mestre

Reti: 19’ pt Bergamin, 15’ st Poncina

Note. Serata fresca, terreno in buone condizioni, illuminazione discreta, spettatori paganti 653, presenti oltre 800 persone

Recupero: pt 1’ st 4’

Martellago. Polesine in festa. Il Porto Viro alza la coppa in cielo e per la rinata formazione polesana il successo nel TR. Veneto è il primo passo del rilancio. I ragazzi di mr. Roberto Zaia con questo acuto regionale hanno messo un piede e mezzo…in Prima categoria. A referto gara il Porto Viro presenta l’undici titolare con la sola variante dell’ ultimo minuto operata da mister Zaia: la maglia n° 10 è assegnata a Perazzolo, mentre Andreello si siede in panchina. L’ UnionGaia FG ripropone la formazione che ha brillato a Bovolone nella semifinale di ritorno. Rispetto al turno di campionato anticipato venerdì scorso, tra i gialloverdi torna a dirigere il settore nevralgico del centrocampo il duttile Fiorot. E’ una finale di coppa che a tre anni di stanza riporta sul terreno di Martellago un team trevigiano: nel 2011-12,  nella finale di Coppa Regione di Promozione, la Liv.Gorghense si aggiudicò il trofeo nei confronti del Thermal Abano/Teolo. E’ una partita sentita è la cornice di pubblico la fa da padrone con fumogeni striscioni e l’incitamento scandito a turno dalle due tifoserie. E’ un trofeo che entrambi i  club sognano di alzare.

Il Porto Viro parte a tavoletta e per una decina di minuti il pallone ristagna nella metà campo trevigiana. L’UnionGaia attente le mosse polesane e solo a tratti riesce a verticalizzare l’azione. Il vertice del gioco offensivo, Enrico Cella, stretto nella morsa gialloblù, fatica a farsi largo e col passare dei minuti i ragazzi di mr. Zorzetto palesano una certa frenesia nella gestione della palla e nelle ripartenze dalle retrovie l’azione defluisce con parecchia titubanza. C’è infatti troppa fretta da parte dei trevigiani di scavalcare la linea mediana e fornire l’imbeccata a Cella e al mobile Michelon. Al 19’ dopo aver abbozzato un paio di tentativi il “Porto” rompe gli indugi su una palla persa in uscita dall’Union: sulla sinistra la sfera arriva sui piedi di Marangon, il terzino punta in velocità il giovane Faccin con un colpo di tacco mette in movimento Bergamin arrivato a sostegno, l’ala converge palla al piede e dal limite dell’area indovina un diagonale di rara potenza che va a infilarsi sul palo lungo rendendo vano il volo di Martinuzzi. Per Bergamin matchwinner contro Le Torri è un gol che fa sobbalzare la “torcida” gialloblù. Nell’economia del match è un sigillo che pesa come un macigno sul rendimento dell’Union Gaia. Qualche piazzato calciato nel mucchio non crea pericolo per Cappellozza rimasto inoperoso per l’intera frazione. L’ Union Gaia per qualche attimo smarrisce l’equilibrio, ma si ridesta in breve tempo. Al 24’ i biancorossi vanno vicinissimi al pareggio: Michelon filtrato nell’area di porta aggira la difesa gialloblù ma il suggerimento basso si rivela un taglio-mazzata che Cella di fronte alla porta non riesce a intercettare. Il gol mancato al 27’ rischia di trovare la beffa sul piazzato di Zainaghi che stampa il cuoio sulla trasversale. L’ UnionGaia nel finale di tempo prende campo, ma il forcing trova sempre ben piazzata la robusta difesa polesana.

Nel secondo tempo l’ UnionGaia prova a forzare il ritmo del gioco, l’azione dei ragazzi di mr. Zorzetto si fa più aggressiva, ma al tiro i biancorossi faticano ad arrivare. La maggiore fisicità dei polesani la si nota nei recuperi e soprattutto a contrasto. Al 15’ la finale prende una piega a favore dei gialloblù di mister Zaia. In area di rigore Poncina servito sullo stretto entra in collisione con Vettorel che in extremis cerca di evitare il contatto, ma il fallo c’è e l’arbitro indica il dischetto. Poncina dagli undici metri trafigge Martinuzzi che si lancia dalla parte opposta. Il 2-0 chiude di fatto il confronto. I trevigiani sotto di due reti cercano di riabilitare il match con il gol della bandiera ma ogni tentativo va a vuoto. La stanchezza nel finale evidenzia i ruoli di due squadre spremute, ma alla fine a gioire è il Porto Viro. All’Union Gaia il merito di aver lottato con tanta abnegazione e orgoglio. Uno spicchio di coppa è anche suo. Da elogiare l’organizzazione del Real Martellago, impeccabile in ogni dettaglio.