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Campionati e Risultati: NAZIONALI REGIONALI    

Edizione provinciale di Treviso


Finale playoff Promo: CornudaCrocetta in Eccellenza. Careni ko 1-0!

Dopo 7 anni il CornudaCrocetta ritorna nella massima categoria regionale... Nulla può il Careni Pievigina che ora attende buone novità da Motta di Livenza la prossima domenica...

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Nella foto: il gol vittoria di Stradiotto di testa.



Cornuda/Crocetta 1920-Careni/Pievigina 1-0

Cornuda/Crocetta 1920 (4-2-3-1): Rossi; Deon***, Ella, Alessandro Franchetto, Stradiotto; Suman, De Giacometti; Bedin* (43’ st Brunello****), Schiavon (45’ st Bassan), Vejseli***; Nicola Franchetto

A disposizione: 12 Bonora, 13 Bottin, 15 Dal Zotto, 17 De Lucchi***, 18 Bolzonello****

Allenatore: Tomaso Tomasi

Careni/Pievigina (4-3-3): Villanova; Nardi (36’ st Bernardi), Munarin*, David Pizzol, Da Ros; Tonel (26’ st G. Franco Nardi), Spagnol**, Martini; De Martin, Murador (34’ st Stella**), Frezza***

A disposizione: 12 Da Bo, 13 Gerlin, 14 Lazzari***, 16 Maccari***

Allenatore: Marco Conte

Arbitro: Federico Modesto sez. di Treviso
Assistente: n° 1:  Pierpaolo Citterio  sez. di Verona
Assistente: n° 2: Jacopo Albertin sez. di Padova

Reti: 13’ st Stradiotto

Note. Pomeriggio soleggiato, temperatura di 32 gradi, terreno in ottime condizioni, spettatori 650 circa. Ammoniti: Rossi, Deon, Ale Franchetto, Nicola Franchetto, Da Ros, Pizzol,  Spagnol, Recupero: pt 1’ st 5’

Espulso al 44’ st Marco Conte

(***) under della semifinale playoff. *’94, **’95, ***’96, ****’97

Cornuda. Il Cornuda/Crocetta 1920 torna nel suo “regno”, l’Eccellenza… Lo sbocco finale lo ha illuminato lo spareggio playoff in un derby di Marca contro il Careni/Pievigina al di sotto delle aspettative. L’undici di mr. Tomasi la promozione l’ha meritata sul campo mettendo in vetrina una squadra in grado di muoversi con ordine, forza fisica e grandi accelerazioni. Collante del gioco dei montelliani i due poli del campo, le torri: Stradiotto e Alessandro Franchetto in difesa: Nicola Franchetto il vertice alto dell’attacco di casa dalla parte opposta. Su questa asse si sono mossi a meraviglia i due mediani De Giacometti e Suman sempre piazzati e utili nella fase di sbarramento, copertura che ha garantito agli agili Vejseli (il miglior in campo) alle proiezioni di Ella e all’intermittente Schiavon di pungere con efficacia sulle fasce e nell’uno contro uno. C’è parecchia attesa a bordo campo e gli oltre 600 presenti stipati in tribuna sfidano la calura che ogni tanto un refolo di vento in arrivo dal Montello attenua. Nel Cornuda che non perde in casa dal 15 febbraio (3-2 dal Nove) è confermata l’assenza a referto di Franceschinis, mentre nelle fila ospiti si ferma il centrale Gaiotti. Gioca invece dopo un settimanale tour-de-force l’estrema Frezza (molto fiacca la sua prova, comprensibile…) reduce dall’esperienza con la Rappresentativa del Veneto Juniores vice campione d’ Italia 24 ore prima. Nello scomodare le statistiche annuali, va posto l’accento sul filotto di gare positive (28) inanellate dai solighesi dal via di settembre a domenica 26 aprile, il 29° turno che ha segnato la resa sul rettangolo di Martellago.
Con 13 al passivo la porta difesa da Villanova ( 609’ di imbattibilità stagionale) è stata la meno impallinata dell’intera annata. Cornuda/Crocetta 1920 e Careni Pievigina, nella parentesi calcistica di vertice del sodalizio di Pieve, ai piedi del Montello si sono incontrati una sola volta, il 1° dicembre 2013 e quel confronto terminò a reti bianche. Di quella sfida l’odierno referto ne presenta tre sulla sponda di casa: Suman, De Giacometti e Vejseli; più corposa la presenza da parte solighese con G. Franco Nardi, Munarin, Da Ros, Murador, Tonel e Spagnol. Alle 17 il derby di Marca prende il via e la direzione manco a dirlo è affidata a un direttore trevigiano, Federico Modesto alla terza direzione in casa CornudaCrocetta 1920.
E’ la formazione di Tomaso Tomasi a prendere l’iniziativa e il Careni/Pievigina e subito costretto ad arretrare al limite dei sedici metri. E un Cornuda che a contrasto fa valere la maggiore prestanza fisica. E’ il movimento del “boa” Nicola Franchetto, puntuale nello staccarsi dalla marcatura di Da Ros a favorire l’apertura del gioco sugli esterni di casa che a turno (Vejseli e Ella) a sinistra e Schiavon a destra forzano l’entrata che riesce con frequenza. E’ una finale che superati i primi minuti di studio al 5’ infiamma il pubblico per la folata articolata dalla formazione di Tomasi: sulla sinistra i padroni di casa trovano il corridoio per affondare e sul centro scodellato da Vejseli è tempestiva l’uscita acrobatica di Villanova che sventa il pericolo di pugno. Il portiere solighese si rivela un baluardo invalicabile e nel primo tempo mette in mostra il proprio valore. Al 9’ lo fa volando plastico sul primo palo a smanacciare l’incornata ravvicinata di “Ale” Franchetto. In tribuna c’è chi ha gridato al gol! E’ una fase del match comandata dalla formazione di casa. Il Careni fino al quarto di gioco accetta la sfida, ma non incide. Superato il quarto di gioco l’undici di Conte muove meglio le proprie pedine, il tridente con Frezza defilato sulla sinistra si mette al servizio dei compagni e qualche buona palla giocata nei sedici metri mette alle strette la difesa di casa che al 19’ si salva in extremis con Alessandro Franchetto scaltro e freddo nell’ anticipare Frezza rischiando l’autogol. Insiste il Careni e 1’ sul traversone di Murador, l’incornata di De Martin dà l’illusione del gol. Palla a fil di montante. Il Cornuda/Crocetta 1920 subisce la reazione solighese e nelle retrovie “Ale” Franchetto nei movimenti sullo stretto, in mancanza del raddoppio di Stradiotto fatica a contenere il più dinamico De Martin. La partita è viva e la delizia al 33’ un lob di Vejseli che supera la trasversale con Villanova alto dalla porta. Al 34’ è Murador in torsione (assist dentro di Spagnol) che non inquadra lo specchio dei pali. E un susseguirsi di emozioni e al 35’ sul taglio basso a uscire di Ella, l’imbeccata radente manda in controtempo Nik Franchetto. La sagra delle occasioni mancate timbra un’altra emozione al 39’: è un super Villanova a ribattere il tiro ravvicinato di Vejseli e poi lanciarsi sul palo a smanacciare il tap-in di Franchetto servito dal cross di Deon. Al 43’ è ancora il duello Vejseli-Villanova a “riscaldare”il comunale e per la terz volta il “Villa” si dimostra un n° 1 immenso…
Nel secondo tempo è il Careni a dare fondo al pressing. Cerca ilfattore sorpresa l’undici di Conte. Al 5’ la difesa di casa balla e si fa trovare scoperta sull’affondo di Murador: il trequartista solighese contratto fino all’ultimo da Stradiotto, evita il difensore con un dribbling a rientrare, batte a colpo sicuro è super-Rossi ribatte di piede e emula le gesta del dirimpettaio Villanova. Portieri sugli scudi. Al 12’ il Careni Pievigina va in gol: è Frezza a prendere l’iniziativa, l’ala va via in solitario, serve una palla filtrante per De Martin che insacca, ma è troppo evidente l’offside. Passa un minuto e sul ribaltamento dell’azione è una palla inattiva a far sognare la “torcida” di casa assai compassata e scandire il vantaggio biancoceleste.
Vejseli dai 25 metri in posizione leggermente defilata scodella un pallone col contagiri, la difesa solighese stringe sui due Franchetto e non s’avvede dell’ entrata di Stradiotto che in tuffo gonfia la rete. E’ l’ 1-0, un vantaggio meritato.
La finale s’inasprisce e scattano parecchi “gialli”. Murador al 16’ cerca la correzione di testa, inquadra il bersaglio, ma c’è Rossi a negargli il gol. Con le squadre molto lunghe e stanche la partita vive un finale di episodi. Al 25’ quello che potrebbe chiudere la gara è il calcio di rigore assegnato da Modesto per un fallo subito dallo sgusciante Vejseli. Sul dischetto si porta De Giacometti e il piattone mancino finisce la sua corsa a Onigo di Pederobba. Cerca l’immediato riscatto il mezzo sinistro ma la fiondata non infierisce. L’ultima giocata, quella della disperazione, parte dal piede di Pizzol: il traversone scompagina l’assetto difensivo di casa, è un “taglia fuori” sui lunghi montelliani, ma né Bernardi e né Frezza in spazzata riescono a piazzare la zampata nell’extra-time.

 

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  Scritto da Flavio Cipriani il 07/06/2015
 

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