Il Football Club Conegliano rilancia il calcio dall'Oratorio...
Presentato ieri sera alla presenza del vescovo di Vittorio V.to il neo-club...
Vai alla galleriaIl calcio giovanile riuscirà a fare un passo indietro? Ripartire da quella palestra, l'Oratorio, che fino agli anni '90 è sta la palestra di vita di aggregazione e di confronto per tanti giovani che in seguito, se baciati dalla fortuna, hanno sfondato nel modo del pallone, una passione viscerale. L'Oratorio punto di unione come lo era il calcio intavolato tra amici, il "calcio di strada", quel calcio dove ci si confrontava per ore negli interminabili pomeriggi che, e solo il buio, imponeva il recupero dei propri indumenti. Altri tempi, altra passione, ma al Quartiere di S. Martino, il neonato FBC Conegliano, proprio dal calcio formato in Oratorio, con un occhio di riguardo allo studio, punta a far ripartire l'attenzione su una scuola-calcio (di vita) che ha l'onore di (ri)-calcare il glorioso rettangolo di S. Martino dove negli anni '50 la mitica Folgore diede il via alla storia del calcio cittadino del quale si ricorda con assoluta riconoscenza la figura di Narciso Soldan grande ex n° 1 di Inter e Milan. Ieri sera alla vernice del nuovo club, in una sala gremita da oltre 300 presenti tra cui parecchi addetti ai lavori, oltre ai 150 ragazzi del sg. già tesserati, il presidente Fabio Pompeo ha introdotto la serata con il saluto alla platea e al vescovo della diocesi di Vittorio Veneto che ha voluto presenziare all'happening. Una serata magiaca, perchè il brusio dei baldi giovani che ha avvolto ogni intervento dei presenti, fa capire quel' è l'effervescenza che gira intorno al mondo giovanile del pallone che ha permesso all' FBC di allestire in poco più di 60 giorni un nutrito gruppo di ragazzini che comprende una dozzina di etnie, ma abbagliati da un sogno: infilarsi gli scarpini (e non giocare con le ciabatte...) di gioco e correre dietro a un pallone. Al saluto del presidente Pompeo che si è rivelato un appasionato non competente di calcio "A sei anni-a detto- ho dovuto infilarmi gli occhiali e con quello che costavano a quel tempo non ho potuto integrarmi in questo sport. Con mio figlio sto recuperando ogni dettaglio...". A fatto seguito il saluto del parroco di S. Martino don Guglielmo interista da testa a piedi, che con il massimo entusiasmo ha aperto i cancelli del campetto al nuovo club di cui G. Carlo Barizza è il collante con i suoi validi collaboratori. Molto incisivo l'intervento del vescovo Corrado Pizzolo, rimasto in platea fino alle ore 22, che ha trasmesso un messaggio sibillino: "Il calcio è un'attività educativa e a livello giovanile deve pevaricare agli interessi di chi conta di costruire le proprie fortune. Anch'io da giovane ho giocato al calcio al Piombino Dese fino alla 2^ categoria e per me era una gioia, un festa quando soprattutto si vinceva, ma si faceva festa anche di fronte alla sconfitta..." L'Oratorio e il gioco del calcio, coltivato dai giovani, va affrontato con questo spirito!".
La Galleria da sx: il vescovo Pizzolo, il presidente Pompeo, la dirigenza coneglianese e le glorie della Folgore
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