Nella foto: il gol di Caporali dell' 1-0 giallorosso.

Union Ripa La Fenadora-Este 1-1

Union Ripa: Scaranto***, Dall’Ara, Salvadori (19’ st Peotta), Campagnolo, Ianneo, Guzzo,  Gjoshi* (17’ st Cibin***), Venturin**, Santi,  Madiotto, Savi*** (42’ st Trento***)

In panchina: 12 Merlin*****, 13 Loat**, 16 Mason, 17 Solagna****, 19 Malacarne, 20 Guarino*****

Allenatore: Renato Lauria

Este: Lorello, Arvia (34’ st Favaro), Tiozzo**, Guagnetti, Rosina*, Busetto (27’ st Montin), Maldonado**, Caporali, Mastroianni, Ferrara, Marcandella***(38’ st Favre***)

In panchina: 12 Corsato***,  13 Colombara**, 15 Destro**, 17 Dascalu****

Allenatore: Andrea Pagan

Arbitro: Alex Cavallina sez. di Parma

Assistente n° 1: Marco Dalla Croce sez. di Rimini

Assistente n° 2: Francesco Taccone sez. di Parma

Reti: 21’ pt Caporali, 34’ st Savi

Note. Pomeriggio grigio e piovoso temperatura di 6 gradi, terreno in fondo sintetico, spettatori 250 circa.

Ammoniti: Salvadori, Ferrara, Maldonado, Arvia, Guzzo e Scaranto. Espulso : al 43’pt Santi

Recupero: pt 1’ st 5’

(**) under della gara: *’95, **’96, ***’97, ****’98, *****’99

Pedavena. Belluno (jella!) e…dintorni. In provincia, ai piedi delle Dolomiti, l’Este non gode di una buona tradizione. A Pedavena, sul sintetico del “Boscherai”, le ferite del 5-0 incassato il 13 aprile 2014 non sono ancora rimarginate, ma varcare la porta del Fadalto o salire la S.S. Feltrina, per i giallorossi da qualche stagione è un’impresa. E’ di fresco ricordo la sconfitta, l’unica della cadenza stagionale al Polisportivo di Belluno, firmata Corbanese. A Pedavena nell’anticipo pomeridiano si è visto un Este organizzato, forte a contrasto e nell’anticipo, abile nello svariare con repentini cambi di campo l’evolversi dell’azione. Un modo di impostare l’avanzata che disorienta la difesa avversaria per favorire l’incursione da dietro, liberare l’uomo al tiro dalla media distanza, oppure allentare la marcatura su Mastroianni è favorire il gioco in acrobazia del centravanti. L’Union Ripa sa di affrontare un avversario tosto e in serie positiva da 19 gare. La formazione di Lauria nella fase introduttiva mette in mostra una palese titubanza nelle uscite palla al piede e subisce l’aggressività ospite. E’ un Este che gira molto al largo con Maldonado e Marcandella a rasentare la linea dell’out. Con ripetuti cambi di settore, tagli a pescare l’uomo sul palo lungo, l’undici di Pagan prende campo e in prossimità dei sedici metri Ianneo e Guzzo non possono permettersi alcuna distrazione. Guzzo vigila su Mastroianni che “urta” di fisico, mentre alle spalle Ianneo è sempre pronto a raddoppiare.  La trappola funziona perché Scaranto  nei primi 20’ svolge la sua parte di routine.

Qualche tiro velleitario, primo della giusta precisione mette del pepe al match che Cavallina dirige all’inglese. I falli veniali (il calcio è sport di contatto…) sono ampiamente tollerati dal fischietto parmense che col passare dei minuti capisce di dover agire in altra forma. Fiocca qualche “giallo” ma la partita è maschia nonostante qualche furbesco “gridolino” che innesca le proteste del pubblico. Al 21’ l’Este va al sodo e lo fa su palla inattiva: dalla corsia di destra, Maldonado arcua un lungo traversone, la difesa di casa stringe troppo su Mastroianni e si perde alle spalle Caporali che di piatto sinistro infila Scaranto. Il vantaggio sprona i giallorossi a forzare il ritmo-partita. Al 31’ la formazione di Andrea Pagan piazza una micidiale ripartenza con l’irresistibile Ferrara: la mezzala in un “uno contro due” si sciroppa mezzo campo, ai venti metri attira su di sé l’ultimo uomo della difesa di casa e serve a Mastroianni un pallone da accompagnare in rete; sfortuna vuole che il centravanti nell’affondare la scivolata si palleggia il pallone con i due piedi e Scaranto è salvo…L’Union Ripa in questo frangente è costretto a difendersi con i denti. A contrasto la squadra di Lauria e poi quando è Campagnolo ad alzare il raggio dell’azione, alle spalle  si aprono ampie voragini che il quartetto difensivo non riesce a colmare. Troppo veloce e scaltra la rotazione di palla dei giallorossi per abbozzare l’anticipo. L’Union richiamato a gran voce da mister Lauria riesce comunque a mantenere un discreto equilibrio tattico, ma qualche rischio lo corre. Una sola opportunità non sfruttata da Santi in scivolata fa lievitare i decibel del tifo di casa che ha molto da ridire sull’operato di Cavallina. L’Este però è sempre in agguato e  al 39’ è Bernardelle a provare dalla media distanza e il pallone centrale è preda di Scaranto. Nel finale di frazione va in scena un contatto rusticano nell’area di porta tra Santi e il proprio controllore che si accascia a terra. Cavallina sull’asse del cross, vede il parziale movimento con il tronco e il gomito di Santi,piazza uno scatto a centometrista e a metà strada ha già in mano il “rosso” che sventola davanti agli occhi del centravanti romano costretto a prendere la strada degli spogliatoi.

Si va così alla ripresa e l’Union sotto di un gol deve rimontare pure il risultato negativo dei primi 45’. La formazione di Renato Lauria è meno timorosa della prima frazione, gioca con maggiore personalità, accorcia e si distende a fisarmonica e a sprazzi riesce a divincolarsi dalla ferrea ragnatela articolata dai giallorossi. L’undici di Pagan in avvio ci prova con i tiri da fuori e al 4’ prova lo shot dai 25 metri; il tiro è indirizzato nel “sette” ma Scaranto lo va ad arpionare facendo valere la statura. E’ una ripresa che l’Este affronta con raziocinio, ma il motore giallorosso sprigiona minore energia. Si pensa a un parziale appagamento di Lorello e compagni, ma sul piano della corsa e nel modo di imbastire l’azione non è più l’Este del primo tempo. Troppe le palle verticalizzate su Mastroianni sempre spalle alla porta e rarissime le incursioni sulle fasce portano l’ Union Ripa a conquistare la supremazia sugli esterni e i frutti si vedono subito all’ingresso di Peotta che al 24’ che finalizza senza la giusta convinzione. L’ex Montecchio Maggiore subentrato a Salvadori,  impone a mister Lauria di alzare la linea di sbarramento e di rischiare il  3-4-2. Proprio sulla sinistra con Peotta pressoché presente nella metà campo ospite, il laterale al 33’ entra in collisione-ostruzione con Arvia e l’arbitro nei pressi dell’azione non esita a indicare il dischetto. Il calcio di rigore è paternità di Madiotto che apre il compasso e indirizza il cuoio a mezza altezza sul palo di destra, il “pane”per ogni portiere; Lorello non ha difficoltà a sventare l’insidia in calcio d’angolo. Proprio dal pallone che spiove dall’angolo l’Union Ripa assesta la gara: Venturin pennella la traiettoria sul dischetto del rigore e al centro della difesa giallorossa è una generale dormita a favorire la girata di testa di Savi uno dei giocatori di minor statura del gruppo bellunese.  Ottenuto il pareggio l’undici feltrino raddoppia le forze  e difende una “ics” che ha un enorme peso visto i risultati scanditi nel pomeriggio. Mercoledì altro test salvezza: al Boscherai salirà il Giorgione 2000 e la classifica playout potrebbe delineare i primi barcollamenti.