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Campionati e Risultati: NAZIONALI REGIONALI    

Edizione provinciale di Treviso


Seconda categoria R. Sarmede-S. Martino un pari al fotofinish...

I gialloviola di mr. Torres rimontano in zona "Cesarini" ...

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Sarmede-S. Martino Colle 1-1

Sarmede: Martinuzzi, Leonardo Dal Cin ( 44’ st Tonon), Feltrin, De Pin, Dassiè, Liggieri, Valentino Dal Cin (29’ st Pepe), Leiballi, Calzavara, Vitale (13’ st Kinde), Barro

In panchina: 12 Casagrande, 13 Barzotto ,  17 Tres, 18 Omar Gava

Allenatore: Enrico Bolzan

S. Martino Colle: Torres, De Martin, Jalloul M., Piccini, Dan, Zampieri, De Conti, Marco Gava, Cais, Jalloul Hassan, Golemi (29’ st Alpago)

In panchina: 12 Bellotto, 13 Armellin , 14 Da Dalt, 15 Ferrigno, 16 Iniero, 17  Alex Gava

Allenatore: Claudio Torres

Arbitro: Alberto Guz  sez. aia di Belluno

Reti: 5’ st De Pin, 47’ st Gava

Note. Pomeriggio piovoso accompagnato da un forte vento, terreno al limite della praticabilità, spettatori 100 circa.

Ammoniti: De Pin, Piccini, Liggieri

Recupero: pt 1’ st 4’

*Osservato 1’ di raccoglimento per la scomparsa del padre del vice presidente Scotton del S. Martino Colle

Sarmede. Un S. Martino Colle double-face per 92’ vede i “sorci verdi” nel derby di Sarmede, ma nell’orgoglioso serrate e in pieno tempo di recupero infila il gol che rimedia una sconfitta che Calzavara e il Cappella Maggiore, il diretto inseguitore già pregustavano.  Un sabato da tregenda ha “castigato” la coreografia a l’afflusso del pubblico. In poco più di 100 presenti hanno sfidato l’inclemenza del tempo, pioggia battente accompagnata da raffiche di vento che non hanno però disturbato lo svolgimento del match. Una gara vissuta già negli spogliatoi. Il Sarmede voleva vincerlo questo derby e nei precedenti dal ritorno dei giallo-viola nella categoria regionale, l’ago della bilancia sta dalla sua parte con uno 0-0 e l’1-0 dell’8 febbraio 2015. Dopo un accurato sopralluogo, una ventina di minuti di riscaldamento, in campo, da parte di Guz che testato ogni pozzanghera, l’arbitro bellunese con l’okay dei capitani ha deciso di iniziare con l’intenzione di portare il derby al 90’ senza alibi e proteste.

Si parte alle ore 16,05 e il S. Martino di mister Torres in avvio sacrifica in panchina un tris di titolari: il bomber Alpago, Mattia Ferrigno e Da Dalt. Sulla carta sembrerebbe una capolista abbottonata, ma in campo i giallo viola “trascinati” dal forte vento fanno valere una superiorità territoriale che al 2’ potrebbe trasformarsi nel gol del vantaggio. Sul lungo rilancio dalle retrovie ospiti, il pallone scende al limite dei sedici metri di casa, Martinuzzi avanza dal pali e Jalloul Hassane in precaria coordinazione, di sinistro, alza una velenosa palombella che scende in verticale sul secondo palo innescando l’illusione del gol e l’esultanza del pubblico ospite. Sul terreno inzuppato d’acqua il S. Martino mostra si sapersi destreggiare con sapienza e sulla fascia sinistra è De Conti a creare i  maggiori grattacapi alla difesa di casa attaccando l’esterno basso nell’uno contro uno. Per due volte l’estrema giallo-viola la fa franca, ma nel puntare l’area di rigore accentua troppo la caduta e Gaz, sempre vicino alle situazioni più critiche gli abbona pure la sanzione. Con Cais in versione boa, il S. Martino si affida agli inserimenti da dietro e al sostegno delle due ali.  E’ una spinta  a ventaglio che costringe il Sarmede ad abbassare il raggio dell’azione dei propri mediano che rilanciano le ripartenze con particolare affanno e imprecisione. Troppi i palloni buttati in avanti sull’uomo isolato o francobollato dai due centromediani ospiti che nel fare ritorno in campo dopo l’intervallo conservano la divisa “fresca di bucato”. Questo la dice lunga sulle difficoltà incontrate nella prima frazione  dagli avanti dell’ex “Rico” Bolzan. Il S. Martino con una saggia gestione della palla si porta al tiro scegliendo bene i tempi dello sfondamento. Al 21’ è Golemi a districarsi in mischia: il “puntone” a incrociare dell’estrema sinistra giallo viola, indirizzato alla destra di Martinuzzi frantuma la vernice del palo e si perde a fondo campo. La capolista  tiene costantemente il baricentro nella metà campo del Sarmede e al 31’ ci prova su calcio franco: la botta centrale di Cais è arginata a guantoni aperti da  Martinuzzi  che non trattiene e sul tap-in area di porta e Stefano De Martin a tirare dritto sul tronco del portiere che accompagna il pericolo al largo. Il Sarmede per quanto si è visto nel primo tempo ha segnato un “non pervenuto”, salvo un calcio piazzato che ha sorvolato la trasversale di Jacopo Torres di mezzo metro.

Nella ripresa il club di casa con l’accensione della luce artificiale  provvede a illuminare la strada del gol. Questo non tarda di molto perché al 5’ è De Pin in mischia a trovare il pertugio che lascia di sale l’immobile Torres. Nel Sarmede cresce l’euforia,  il vantaggio  porta Vitale e compagni a raddoppiare le forze alleviate dal vento che spinge a favore dei ragazzi di mr. Bolzan. Per 15’ è il Sarmede, aggressivo, tenace a contrasto, sempre pronto ad affondare a tenere sulle spine la retroguardia ospite. Ma con il peggiorare della situazione atmosferica (pioggia violenta) , il parziale calo fisico e il campo che non agevola la fase di rilancio, il Sarmede è costretto a chiudersi in prossimità dei 20 metri, lasciando Barro e Calzavara (sei volte in offside) a tenere su palla…La spinta della capolista contro il bunker di casa sintetizza un assalto feroce. Il Sarmede è costretto a difendersi con qualche fallo tattico, ma regge. Ci prova con tre piazzati da posizione invitante l’undici di Claudio Torres, ma lo specchio della porta è tabù. Quando l’arbitro Guz comanda il recupero di 4’, il S. Martino spara le ultime cartucce. L’azione che fa sfogare di gioia i giallo-viola nasce da una rimessa laterale allontanata in maniera pessima dalla difesa; sul pallone rinviato corto arriva il piedone di Marco Gava che sfodera un rasoterra per nulla irresistibile, ma di assoluta precisione tanto da infilarsi nell’angolino alle sinistra di Martinuzzi… Il derby sancisce un giusto pareggio tra due squadre che si sono divise i tempi del gioco.

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  Scritto da Flavio Cipriani il 05/03/2016
 

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