Juventina Mugnai-Altivolese/Maser 1-3

Juventina: Gabas (29’ pt De Rocco), Corona, Perer, Zanella (5’ st Fin), Marin, Barp, Piaser, Venturin, Trento (26’ st De Giacometti), De Zaiacomo, Cappellin.

In Panchina:  13 Brian Corona, 14 Sampieri, 15 Gaz, 17 De Cet

Allenatore: Marco Bee

Altivolese/Maser: Panziera, Fagherazzi, Furlanetto, Caballero (40’ st Solinas), Bonetto, Bastasin, Taquif, Salvador (1’ st Elia Visentin), Ravenda, Toscan, Vettoretto (40’ st Gallina).

In panchina: 12 Ferronato

Allenatore: Riccardo D’ Alberto

Arbitro: Bordignon sez. aia di Treviso

Reti: 6’ pt Cappellin, 39’ pt Vettoretto su rigore, 22’ st Toscan, 35’ st Ravenda su rigore

Note. Pomeriggio soleggiato, temperatura di 8 gradi, terreno in erba sintetica, spettatori 45 circa.

Ammoniti: Panziera, Bonetto, Bastasin, Perer, Barp

Espulsi: 34’ pt De Zaiacomo per protese; al 40’ st Corona doppio giallo.

Celarda di Feltre. Vince e convince l’ Altivolese/Maser sempre più l’antagonista principe della battistrada Badoere. Se la formazione di Riky D’ Alberto oggi tra le montagne del Feltrino ha respirato a pieni polmoni manifestato un superbo trasporto agonistico che ha procurato due penalty, la diretta pretendente al salto di categoria, il Badoere di mister Tonin ha sudato la propria vittoria nel test casalingo contro il Città di Asolo piegato di misura. Con la panchina lunga…(out due colonne, Derton e Bittante) e un Gallina in panca per onor di firma, mr. D’ Alberto sul rettangolo in sintetico di Celarda ha letto la partita in maniera esemplare affidando ai palleggiatori Vettoretto e Ravenda il compito di amministrare il palleggio e dare sfogo alle folate dell’aitante Toscan, l’arma in più nel verticalizzare l’azione e nel portarsi alla conclusione con estrema scioltezza. La difesa oggi, a spazzi, ha invece manifestato qualche sbandamento (giustificata l’ammonizione al portiere Panziera) perdendo in più occasioni la marcatura, soprattutto sulle palle inattive. E proprio da un’azione d’angolo (a lunga gitata) è scaturito il vantaggio della Juventina con la “torre” di Barp per  la girata a rete di Cappellin priva dell’ opposizione della retroguardia ospite. Sotto di un gol, la vice-capolista si è adagiata al non-gioco. Il ritmo bando ha appiattito i valori della prestazione dei ragazzi di D’ Alberto che dopo ripetuti richiami si è svegliata dal torpore. Nel frattempo l’arbitro non aveva risparmiato il “rosso” al focoso De Zaicomo. La scossa che ha rimesso in carreggiata l’Altivolese la data uno dei suoi uomini chiave, Ravenda, che al 39’ in azione personale, sullo scorrevole manto del Celarda, ha seminato gli avversari trovando in Barp l’ostacolo più duro e deciso contro il quale l’impatto e l’atterramento è stato giudicato da calcio di rigore dal trevigiano Bordignon. Con Ravenda a bordo campo per le cure del caso è Vettoretto a prendersi la responsabilità di realizzare il gol del pareggio.

Nel secondo tempo la superiorità numerica si vede: l’Altivolese/Maser gioca con maggiore brio, copre con diligenza l’intero asse del campo punge con solerzia la linea dei sedici metri bellunesi.  Al 3’ è Ravenda con una legnata a stampare il cuoio sul palo. E’ la scintilla che innesca la miccia. E’ Toscan, tra i più attivi nella seconda parte del confronto a trascinare i compagni alla riscossa. Il trequartista nei minuti iniziali  abbozza due tentativi senza inquadrare i legni protetti da De Rocco subentrato a Gabas (ex Union Ripa), ma la 22’ la progressione lacera l’assetto difensivo della “Juve”, Toscan entra nei sedici metri e con un preciso diagonale infila il pallone che capovolge l’esito dell’incontro. Nel finale con la Juventina Mugnai ormai rassegnata e stanca, la formazione di D’ Alberto triplica il bonus dei gol con il secondo rigore del pomeriggio trasformato da Ravenda per il fallo subito da Vettoretto imbeccato da una palla filtrante di Taquif. Nei 10’ finali c’è spazio anche per la panchina e Riky D’Alberto regala un quarto di gioco a gallina e al giovane Solinas.