Nel clou della Prima cat.D il Porto Viro sale la china di...rigore!
Vai alla galleriaPorto Viro-Azzurra Due Carrare 1-0
Porto Viro: Cappellozza, F. Marangon*, Vianello, Tiozzo, Zainaghi, Vendemmiati (17’ st Luca Marangon*), Bresciani, Sabatini (22’ pt Garbi****; 37’ st Mantoan), Andreello, Poncina.
In panchina: 12 Sacchetti* 13 Fabbris**, 14 Bonanno**, 16 Soncin
Allenatore: Pino Augusti
Azzurra Due Carrare: Kreco, Ghirardello, Bregolin, Serra, Manesello, Rango, Schiavon (33’ st Borella), Notolini, Uzoie (8’ st Momolo), Braggiè, Fiorini (1’ st Silvestrin)
In panchina: 12 Tognon, 14 Salvo 15 Rigoni, 16 Maiorino.
Allenatore: Ottolitri
Arbitro: Dario Duzel sez. aia di Castelfranco V.to
Reti: 44’ pt Poncina su calcio di rigore
Note. Pomeriggio soleggiato accompagnato da una leggera brezza, temperatura di 17 gradi, terreno in discrete condizioni, spettatori 700 circa. Ammoniti: Menesello, Cappellazza, Luca Marangon
Espulsi: al 44’ pt Menesello, 38’ st Luca Marangon
Recupero: pt 1’ st 2’
*Osservato 1' di silenzio per ricordare le vittime dell'attentato di Bruxelles
Porto Viro. La vendetta si consuma a freddo e il Porto Viro la mette a segno di…rigore nella gara che dà il definitivo slancio ai gialloblù nella scalata alla Promozione al concomitante kappaò del Due Stelle ((Brugine/Arzergrande) nella gara interna contro i “pescatori” dello Scardovari. I ragazzi di Pino Augusti “aiutati” dai cugini della sacca del Delta, oltre ad assicurarsi l’importante posta in palio, hanno puntualmente riscattato il flop della gara di andata (3-0), il peccato casalingo contro il Boara Pisani (0-1) e il 2-2 contro il Cartura. La partita sul piano tattico non è stata una passeggiata. Anzi, nel fraseggio, nel far defluire l’azione dalla propria metà campo, nel far girar palla, nell’eseguire le sovrapposizioni, i gialloblù hanno manifestato troppa istintività a scapito della precisione e della misura. Troppi i palloni giocati sul lungo quando al centro dell’attacco non c’era la “torre” Sabatini. Il disegno tattico non è mai variato con i lanci sul “bassotto” Poncina e sull’acerbo Garbi, macchinoso nei movimenti sul breve e poco adatto a far salire la squadra. Andreello non è poi apparso in giornata e la sua posizione tra le due linee biancocelesti, in più occasioni cozzato sulle zolle calpestate da Poncina che si è pure prodigato in un enorme lavoro di collante. Il Due Carrare (non perdeva in trasferta dal 13 dicembre a Brugine/Due Stelle, 2-1) ben disposto in campo questo aspetto “confusione” l’ ha saputo limitare con ordine, limitando tutti gli sbocchi del gioco locale con alleggerimenti sugli esterni e retropassaggi di sfogo su Kreco. Il suo calcio già dal fischio del castellano Duzel è privo di fronzoli: pratico nel rilancio e organizzato nel chiudersi a riccio, l’undici di Ottolitri lascia solo le fasce ai padroni di casa. L’attacco frontale al “Porto” non riesce per i continui tentativi di scavalcare la mediana, ma Sabatini con le spalle alla porta non riesce a muoversi con i tempi richiesti. Il Porto Viro sente la gara, l’approccio è palesemente timoroso, è un atteggiamento d’attesa ed è chiara la chiave del “prima non subire” in attesa delle mosse padovane. Ma mr. Ottolitri ha studiato bene l’avversario e le direttive hanno una indicazione mirata: il pressing costante su Zainaghi che gestisce ogni pallone in affanno e molto lontano dal vivo del gioco. Anche sui esterni la formazione di Augusti non si è rivelata brillante e ispirata e di cross degni di menzione nemmeno a parlarne. Una capolista molto attesa, ma sottotono e con il baricentro del gioco troppo basso per imporsi. Al 9’ il primo allungo è di marca Due Carrare: Uzoie sullo scatto prende d’infilata il blocco centrale (Tiozzo e Forin), ma la conclusione in precaria coordinazione supera la trasversale. E’ un’avvisaglia per l’undici di Pino Augusti che abbozza l’azione con timore, fatica a uscire palla al piede e riparte con fiondate monotema, nel tentativo di scavalcare la linea di sbarramento ospite. Non è un grande spettacolo per la significativa cornice di pubblico che non lesina cori di sfottò e in avvio di gara saluta le squadre con fumogeni e tante bandiere. In campo si lavora molto di fisico e Duzel ha parecchio lavoro da sbrigare anche se i contatti non oltrepassano i limiti. I richiami del’arbitro castellano sono frequenti ma nel suo operato non vuole infierire con il cartellino “giallo”. E’ una frazione che al 22’ perde uno dei protagonisti, “Saba” Sabatini. Il Portoviro che tre avanti di movimento cerca di aggirare l’ostacolo con i tiri da fuori e il più incisivo parte dal piede di Vendemmiati che al 33’, al volo scarica un fendente sul quale Kreco non rischia la prese e devia in corner. Al 39’ rischia grosso la difesa di casa: sull’aggiramento portato sulla sinistra da Braggiè, il centro basso è preda in spaccata della girata mancina di Fiorini che sullo stretto calcia il pallone sul braccio di F. Marangon. Nessuno in tribuna e in campo ha fiatato…Il braccio aderente alla verticale del corpo il cuoio l’ha toccato. Duzel coperto non ha potuto intervenire. Prima del riposo la gara prende però una piega a favore del Portoviro. Al 44’ nel dare profondità all’ultimissima verticalizzazione, Poncina (ben tre volte Duzel l’ha graziato del “giallo” e da un vizietto di alzare tropo il gomito) è cinturato in area da Menesello che allunga il braccio sinistro (il lato seguito da Duzel) e l’attaccante rotola a terra. Per l’arbitro castellano che segue da vicino il contatto non vi sono dubbi: calcio di rigore c’è tutto e espulsione del centrale è automatica. Sul dischetto si porta Poncina e la palla gonfia la rete sotto la traversa. Nel secondo tempo la partita scade nei contenuti e solo l’agonismo la fa da padrone. Porto Viro appagato? Da fuori si “legge” la stanchezza che pesa sulle gambe dei gialloblù. Capitan Zainaghi cerca di dare lucidità e coraggio al palleggio e ai compagni, ma il suo impegno (tanta ramazza in mezzo al campo) non trova dialogo, ne le distanze per colpire in contropiede. Tanta benzina da spendere nemmeno il Due Carrare che attacca con orgoglio, ma è privo di lucidità. L’unica conclusione è un calcio piazzato che passa a un metro dei pali di Cappellozza spettatore non pagante nei secondi 45’. Nei minuti finali con l’espulsione di Luca Marangon, l’undici di Ottolitri si riversa tutto in avanti, ma il gol del pareggio,che ai punti avrebbe meritato, resta nel freezer. Il Porto Viro brinda al primato in solitario e mercoledì sera sul rettangolo di casa, i gialloblù cercheranno di conservare l’imbattibilità in coppa contro la Virtus Cornedo sconfitta all’andata per 3-2. Alle porte c’è una finale bis dopo aver alzato il trofeo della 2^ categoria. Ma contro la formazione di Santacatterina il “Porto” dovrà esercitarsi in una prestazione più…lucida e incisiva!
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