Pordenone-Lia Piave 5-1

Pordenone: Meneghetti, Sandoletti, Fabbro, Carraro, Battistella, Piani, Dalla Libera, Brusin, Comisso, Puppo, Levorato

In panchina: 12 Baldi

Nel st sono entrati: 13 Desiderati 14 alma, 15 Nardini,16 Volpanti, 17 Querin, 18 Spader

Allenatore: Fabio Bezerra

Lia Piave: Rizzetto, Gari, Daniel, Modolo, Sama, Chiaperini, Gastaldo, Bidoggia, De Luca, Gouem, Cella

In panchina: 12 Cescon

Nel st. sono entrati: 13 Ongaro, 14 Padoan, 15 Brussolo, 16 Faoro, 17 Soligon, 18 Gabrielli

Allenatore: Francesco Bordin

Arbitro: Pagotto sez. aia di Conegliano V.to

Reti: 25’ pt Gastaldo, 6’ st Volpatti, 7’ st Desiderati, 13’ st Levorato, 22’ st Desiderati, 27’ st Spader

Note. Serata temperata, terreno in ottime condizioni, spettatori 150 circa

Godega Sant’Urbano. Batti il “cinque” e in 35’ (la ripresa), il Pordenone  mette a sedere le veleità del Lia Piave  e guadagna la semifinale. Nella terza e decisiva partita del girone A del “Casagrande” l’undici del Nocello e il Lia Piave hanno dato vita a uno “spareggio” tirato, giocato a tavoletta particolarmente aggressivo sulla mediana e nell’attaccare gli spazi. Nei primi 15’ la gara è un tourbillon di giocate- fantasia, di accelerazioni corredate da un paio  conclusioni. Il Pordenone nelle battute iniziali subisce lo slancio dei trevigiani, dinamici , tenaci su ogni pallone con un Gouem in vena di virtuosismi che attirano puntualmente la copertura di due/tre uomini del reparto arretrato nero verde.  I “ramarri”  e soprattutto la difesa soffre le folate e la velocità che il n° 10 trevigiano riesce a imprimere. Al 2’ la formazione biancoceleste si porta al tiro, un assaggio che al 16’ vede la mezzala  sanpolese in allungo e finalizzazione radente acciuffata da Meneghetti. 3’ dopo è ancora a Gouem a mulinare le gambe e da ultimo è Piani a colmare il vuoto in prossimità dei sedici metri. Il Pordenone subita la fase di maggiore pressione trevigiana, al 21’ fa capolino al tiro con il diagonale “sporco”di Guerin.  Al 25’ il “Lia” va a punto. L’azione-gol la innesca dalla bandierina il pallone arcuato nel mucchio da Bidoggia, dal grappolo di uomini spunta sul filo dell’offside il “cabezon” di Gastaldo che disegna un pallonetto imprendibile per l’intervento all’indietro di Meneghetti.

Nel secondo tempo nel Pordenone cambiano gli attori protagonisti e l’onda nero verde sbaraglia il campo. Al 6’ è Volpatti defilato sul palo lungo  a incornare in rete nell’angolino alla sinistra di Rizzetto. Il “Lia” smarrisce l’equilibrio tattico e il Pordenone non dà tregua. Al 7’ il pallone tagliato sul montante destro a freddare il portiere del Lia. Al 13’ il crescendo friulano porta  atre le reti con il siluro di Levorato. Incanalata la vittoria è messo al sicuro il pass della semifinale, l’undici di Bezerra, porta a quattro il bottino di reti con la doppietta di Desiderati che indovina il destro radente a fil di palo. La cinquina nero verde matura su calcio piazzato. Palma dosa il suggerimento sul primo palo e Spader arriva puntuale alla deviazione che fissa il 5-1 finale.