Memorial "Gallego". U. Venezia double-face stende il Careni...
Lagunari spumeggianti per 35'; ripresa in grande sofferenza...
Vai alla galleriaUnione Venezia-Careni/Pievigina 3-1
Unione Venezia: Boyadzuhiru, Fiore, Scarpa, Serena, Modolo (1’ st Bettin), Callegaro (1’ st Romano), Strechie (16’ st Yabrè), Seno, Dordit (12’ st Simeoni), Rudie, Giordano
In panchina: 12 Enzo, 13 Pellizzaro, 16 De Faveri
Allenatore: Andrea Turato
Careni/Pievigina: Zonta, Markovic, Moretti (st Canzian), Basciano, Alessandro Francescon, Pizzin, Prizzon (30’ st Dorigo), Brandalise, Janko, Alberto Francescon, De Zotti
In panchina: 12 Pagos, 13 Canzian, 14 De Nardi, 15 Dorigo, 16 Mballo, 17 Zago
Allenatore: Paolo Fedato
Arbitro: Pianon sez. aia di Treviso
Assistenti: Cordella e Gava sez. Di Treviso
Reti: 8’pt Sterchie, 11’ e 31’ pt Dordit, 3’ st Janko
Note. Serata fresca, temperatura di 12 gradi, terreno in ottime condizioni, spettatori 50 circa.
Ammoniti:
Recupero: pt 1’ st 3’
Conegliano Veneto. L’Unione double-face nella seconda esibizione al “Gallego” piega la resistenza del Careni/Pievigina, timido e balbettante nella prima frazione nel dettare l’avanzata e nel coprire gli spazi. I lagunari sul manto erboso del “Narciso Soldan” hanno dato sfoggio a un palleggio veloce e preciso, ficcante, coordinato da ripetute triangolazioni, palle filtranti tra le linee e grande facilità nel liberare l’uomo alla conclusione. L’Unione passa all’8’: da una manovra articolata sulla trequarti il pallone filtrato tra le maglie pievigine pesca sottomisura Sterchie e la finalizzazione non dà scampo a Zonta. 3’ dopo il bis arancio-nero-verde prende forma da una rimessa laterale: sul cross di Rudie è la capoccia di Dordit a svettare per l’incornata del raddoppio. E’ un “uno-due”che segna lo sviluppo del match. Ma l’undici solighese non abbassa la guardia, non si arrende e al 12’ la reazione dei ragazzi di paolo Fedato si manifesta nel calcio piazzato dal 18 metro di Janko che Boyadzuhiru in bello stile e ottima scelta di tempo devia a fondo campo intercettando il cuoio alla base del palo. Il Careni davanti alla superiorità tecnico-tattica dei lagunari prova un secondo tentativo su palla inattiva senza risultato. Il pallottoliere rimpingua il punteggio pro-Venezia al 31’ con il terzo sigillo dei ragazzi di Turato realizzato sul filo dell’offside da Dordit privo della necessaria marcatura a due passi dall’area di porta. Nel finale l’undici veneziano prova la conclusione dalla distanza e lo fa con un tentativo centrale di Seno.
Nel secondo tempo (Venezia per lunghi tratti in affanno) mister Turato avvicenda i due centrali Modolo e Callegaro e al 3’ sulla poderosa avanzata sul versante mancino di Moretti, il taglio radente indirizzato nel cuore dell’area di porta pesca puntuale alla deviazione-gol l’interno desto di Janko. Il mutamento della linea a “quattro”davanti a Bohyadzuhiru crea una spaccatura nella coesione del reparto. Il Careni intuisce la possibilità di punzecchiare l’area veneziana con maggiore pericolosità e per l’estremo arancio-nero-verde c’è parecchio da sbrigare, soprattutto nell’ uscite sui lanciati attaccanti solighesi. Ma il Venezia non si adagia sugli allori e con l’ingresso di Simeoni (esce Dordit) che va ad allinearsi alla mediana, è Rudie ad assumere il ruolo di prima punta. Al 14’ Zonta si esibisce in una pregevole deviazione sotto la traversa e dalla parte opposta l’estremo veneziano lo imita opponendosi a guantoni aperti alla legnata da posizione defilata di De Zotti (15’). Al 9’ il Careni Pievigina ha la ghiotta occasione per riaprire la gara: il veloce contropiede innescato da Prizzon libera Janko di fronte al portiere, ma il centravanti ha più di una esitazione nel piazzare il tiro e per il n° 1 lagunare una formalità fare scudo con il corpo. 1’ dopo l’azione solighese rimette in moto Prizzon: l’ala ha una seconda palla gol disposizione per inchiodare Bohyadzuhiru che gli ribatte il tiro di piede. Il Venezia è sulle gambe, non riesce più a prendere campo e l’avanzata trevigiana produce azioni-gol a iosa. Una delle tante esce di un palmo dai pali e al 28’ è ancora il portiere veneziano a ribattere con un gesto plastico il pallone filtrato sul colpo di testa di Canzian.
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