Memorial "Gallego". Il Padova stacca il pass delle semifinali...
Nella lotteria dei rigori il Tamai spreca tre penalty (due legni...)
Vai alla galleriaNella foto: il rigore ("scavetto") di Alfano che vale l'1-1 del Padova.
Padova-Tamai (1-1) 5-4 dcr.
Padova: Rizzotto, De Cesaris (11’ pt Faggin), Marian, Scevola, Kastrati, Gkaras (14’ st Favaretto), Salata, Moreschi (24’ st Scroccaro), Mezzina (1’ st Dovico), Alfano, Cisco (7’ st Ninaji)
In panchina: 12 Montesi, 15 Zaggia 16 Zanforlin, 17 De Crescenzo
Allenatore: Vladimiro Carraro
Tamai: Carniel, Zaia, Bignucolo, Kryeziu, Favretto, Marcuzzo, Balestrieri, Zaghet (35’ st Mazreku), Sula, Luvisotto, Battaino
In panchina: 12 Breda, 13 Gashi, 14 Perlin, 15 Gegat, 17 Giovanetti, 18 Abazi
Allenatore: Luca Saccon
Arbitro: Davide Baldissera sez. aia di Treviso
Assistenti: Mirarco e Gava sez. di Treviso
Reti: 13' pt Battaino, 36’ pt Alfano su calcio di rigore
Note. Serata temperata, temperatura di 23 gradi, terreno in ottime condizioni, spettatori 200 circa
Espulso al 22’ st Favaretto (Padova), doppio giallo
Recupero: pt 1’ st 3’
Cordignano. Dischetto fatale al Tamai. Il “Chiaradia” di Cordignano nel primo quarto di finale del memorial “Antonio Gallego” , ha promosso alle semifinali il Padova. L’inizio è di marca veneta con un Padova che sciorina un buon calcio. Il Tamai intuito il disegno tattico si raccoglie tutto all’indietro, alza una doppia “diga” con un cortissimo 4-4-2 e chiude ogni varco al palleggio lezioso e leggibile del Padova che nel preparare l’imbeccata filtrante schiaccia il tridente al limite dei sedici metri con le spalle alla porta e facilmente controllabile nei raddoppi organizzati dalle “furie rose”. E’ un Padova che nella prima frazione trova il primo sbocco all’8’ e tempestiva è l’uscita basa di Carniel che stoppa lo slancio di Mezzina. Il Tamai si muove a elastico con i rapidi Balestrieri e, a turno, Battaino e Luvisotto sempre sostenuto alle spalle dall’avanzata dell’intero blocco difensivo. Al 13’ la formazione di Luca Saccon dà una forte sferzata al confronto con il gol che sblocca la partita. Sulla corsia di sinistra i “black” piazzano la percussione con Battaino: l’ala approfitta di uno sbandamento della difesa, s’incunea all’altezza del vertice dell’area di rigore e da posizione defilata scarica il pallone all’incrocio del pali. Ottenuto il vantaggio la formazione friulana arretra il raggio di contenimento e lascia campo al team bianco-scudato. E’ un Padova che si disimpegna in un giro palla sottoritmo, è una ragnatela di passaggi che quasi mai trovano un efficace sviluppo sugli esterni. Al 36’ il Padova sugli sviluppi del terzo corner dei primi 35’ beneficia di un generoso calcio di rigore a tutti apparso inesistente... la massima punizione è trasformata da Alfano con il beffato “scavetto” che manda fuori tempo Carniel lanciato sulla destra. Nel secondo tempo è il Padova impossessarsi del pallino del gioco, ma il duplice avvicendamento di Mezzina e Cisco con Dovico e Nanji non muta la trazione dei bianco-scudati che si notano al 23’ su una conclusione ravvicinata che Carniel ribatte di piede. E’ invece il Tamai a far soffrire i ragazzi di mr. Carraro con una fucilata dal limite dell’area che sfiora i pali di Rizzotto. Alla fine il pareggio è il verdetto che avvalora l’ottima prestazione il Tamai e il regolamento dei quarti indirizza le squadre alla lotteria dei calcio di rigore. Il Tamai ne spreca tre calciati sui pali (due); Carniel ne addomestica due, ma nella sequenza ad oltranza, la formazione di mr. Carraro vince e accede alle semifinali.
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