Coppa Ita Eccellenza. Paolo Camparmò decide il derby bassanese...
EuroMarosticense pragmatica e il suo centravanti in torsione fa centro...
Vai alla galleriaNella foto: il gol di Paolo Camparmò in rotazione che ha deciso il derby.
Cartigliano-EuroMarosticense 0-1
Cartigliano: Bortignon, Corrà**-24° st Mbarek***-, Lorenzin***-24° st Sancolodi**-, Miotti, Bittante, Murataj, Frachesen-20° st Bresolin-, Rampazzo*-34° st Bonan***-, Baggio- 1° st Mattioli-, Di Gennaro.
In panchina: 12 Bertoncello, Comarin***
Allenatore: Alessandro Ferronato
Euromarosticense: Zatti, Antonello*, Toniolo, Securo**-3°pt Farronato-, Zanandrea*, Di Filippo, Lunardon-21° st Minato**- Parise-31° st Pomposo-, Camparmò, Topparelli-20° st Ahiamadia***-38° st Contiero-.
In panchina: 12 Musso**, Zanotto***,
Allenatore: Guido Belardinelli
Arbitro: Sebastiano Brizzi sez. di Verona
Assistente n° 1: Riccardo Cotalini sez. di Adria
Assistente n° 2: Cristian Girotto sez. di Castelfranco V.to
Reti: 31° pt Paolo Camparmò
Note. Pomeriggio di sole, temperatura di 32 gradi, terreno in perfette condizioni, spettatori 200 circa
Ammoniti: Miotti, Baggio
Espulso al 42° st Sancolodi per frase irriguardosa
Recupero: pt 1-st 4
*-**-***-under della gara
Cartigliano. Le sconfitte sono insegnamenti per crescere, in fretta…La pensa così “Ale” Ferronato al termine del derby perso di misura contro i cugini dell”Euromarosticense. Nessun dramma.” Il passo falso, ci consente di aprire gli occhi sulla severità del torneo che andremo ad affrontare, che non ha nulla a vedere con la Promozione da dove arriviamo dopo una cavalcata da vincitori”. Il Cartigliano nell”anticipo davanti gli occhi dei propri tifosi e di parecchie “spie” contava di replicare il successo di sette giorni prima, ma la formazione di Belardinelli si e” dimostrata un osso duro. Ballerina nella prima parte del match, la difesa rossonera-Euro in maglia bianca- alla lunga ha saputo serrare le maglie, allinearsi in una linea a “cinque” impermeabile, favorita dalla staticità del trio offensivo di casa schiacciato a fare da muro sulla linea dei sedici metri e contribuire a rendere ermetico lo sbarramento del team degli scacchi. Il caldo soffocante ha poi contribuito ad annebbiare le idee, ma sul piano del gioco e delle occasioni sciupate la prima frazione ha divertito. Qualcuno di parte ha pure imprecato. Al 3° prime proteste per una caduta-inciampo in area di Nicola Baggio che ingoia la protesta e si rialza. Al 6° punizione a uscire per il collo destro di De Gennaro appostato sulla lunetta dei sedici metri: il cuoio radente lambisce il montante alla destra di Zattin, immobile. L”Euro tarda a organizzare la reazione. Assestate le marcature i ragazzi di Belardinelli prendono campo, spingono con intensità sul lato di destra e un paio di spioventi per la capoccia di Camparmò mettono in allarme la difesa di casa. Il Cartigliano un po’ lezioso, ma diligente giro palla, al 26° sfodera un micidiale contropiede 3 contro 1 con Di Gennaro -egoista e per nulla altruista- che getta alle ortiche una occasione più unica che rara dimenticandosi di servire sul fianco sinistro Nicola Baggio. Prima del gol l ”Euro” torna a saggiare la solidità di casa con Lunardon; sul fendente a mezza altezza Bortignon in volo plastico va a togliere dal palo. I rossoneri conquistano tre corner di fila. Dalle retrovie salgono i “corazzieri” marosticensi, ma i primi due calci dalla bandierina sono uno schianto, nemmeno arrivano a destinazione. Sulla terza giocata-arcuata a modo- dalla bandierina, il gol si concretizza. Sono due blocchi a favorirlo: sul secondo si posiziona Camparmò che sulla traiettoria più lunga del solito va in rotazione sul diretto marcatore, si porta il pallone sul piede buono, il mancino, alle spalle lo aspetta titubante De Gennaro- attaccante di ruolo- che non lo contrasta in maniera rusticana e la zampata in spaccata del centravanti fulmina a mezza altezza Bortignon. Il Cartigliano il gol al passivo lo soffre, ma prima del riposo la palla-gol del pareggio la spreca Baggio che ha posizione invidiabile angola troppo la conclusione. Nel secondo tempo mister Ferronato cerca nuove soluzioni nella panchina, ma la “Maro” non molla. I ragazzi di Belardinelli moltiplicano il dispendio di energie e il Cartigliano si affloscia. Ci prova sui calci piazzati- ma chi sarà mai delegato a saltare..- lo fa dalla bandierina, palloni nel mucchio privi di una logica tattica. Davanti a uno sbarramento che sembra la Muraglia Cinese, i biancocelesti vanno in tilt in acrobazia e nemmeno abbozzano la conclusione dalla distanza. Tiri, zero… La partita nei venti minuti finali si inaridisce in un palleggio laterale tra centrali difensivi ed esterni, passando per capitan Miotti. Il pallone solo di rado supera la linea di metà capo, l”azione del Cartigliano rivelata schematica, prevedibile e priva delle sovrapposizioni. Zattin di pericoli fino al triplice fischio di Brizzi non corre e disimpegna un lavoro di routine.
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