Nella foto: il colpo di testa di Puppi sfiora il "sette". L'attaccante prende le misure del pareggio...

Luparense-Cassola S. Marco 1-1

Luparense: Zorzi, Stefani, Civiero, Giacomazzo, Neculai, Vechiu, Floriani, Tessaro, Ganeo* (41’ st Zanchin**), Meloni (38’ st Zanchettin), Cirotto (30’ st Volpato)

In panchina: 12 Agostini, 13 Durante, 14 Baggio**, 15 Simonato*

Allenatore: Renato Meneghetti

Cassola S. Marco:Frison, Milani, Rizzitelli, Tellatin, Gazzola, Bertapelle, Puppi. Chilese, Dissegna (44’ st Fontana), Sagrillo (3’ st Marchesan), Marchiori (7’ st Fabris)

In panchina: 12 Baggio, 13 Bizzotto, 14 Tona,  16 Vivida

Allenatore: Simone Pavan

Arbitro: Fighera sez. aia di Treviso

Reti: 3° pt Ganeo,  18’ st Puppi

Note. Pomeriggio di sole, temperatura di 29 gradi, terreno in ottime condizioni, spettatori 300 circa

Ammoniti: Stefani, Tellatin,  Neculai, Giacomazzo e Dissegna

Espulso al 47’ s Stefani (doppio giallo)

Recupero: pt 1’ st 4’

(*) under della gara: *’96, **’97, ***’98

S. Martino di Lupari. E’ il classico pareggio che rispecchia l’equilibrio e la forza di una gara clou. Nelle scelte tecniche la Luparense di Renato Meneghetti a referto presenta l’undici di sette giorni fa che ha sconfinato a S. Zenone degli Ezzelini piazzando la quaterna. Una sola variante, tattica presenta il Cassola S. Marco: mister Simone Pavan porta in panca il centravanti Marchesn (ex Istrana) per fare posto al più mobile e creativo Sagrillo. Al via del fischietto del trevigiano Fighera la sfida al vertice del girone F della Prima categoria fa scoccare il detonatore con l’avanzata sulla sinistra del Cassola: Rizzitelli pennella il traversone col contagiri per lo stacco sul primo palo di Puppi e l’incornata oltrepassa la trasversale di mezzo metro. Sul ribaltamento dell’azione è fulmineo lo scatto del brevilineo Ganeo; l’ex attaccante del Montebelluna e del CornudaCrocetta 1920, punta i due di difesa, converge verso la lunetta di calcio e con un destro radente infila sul primo palo l’arrendevole Frison. Per l’estremo bassanese è il primo pallone che finisce alle proprie spalle. La partita nonostante le marcature asfissianti si sviluppa gradevole favorita dalle buone trame impostate dai rispettivi settori arretrati e da un giro-palla che snellisce l’avanzata e la verticalizzazione  delle puntate. Questa riesce al 26’: Ganeo sullo scatto infila il “buco” apertosi nella difesa bassanese e, a tu per tu con Frison molto alto dai pali, alza un lob con il destro di “piombo” e la palla supera la traversa. Ganeo e compagni si mettono le mani tra i capelli perché l’azione poteva fissare ermeticamente  i sigilli alla gara e sul primato.  Nella seconda parte della prima frazione il Cassola gioca con maggiore brio e convinzione nei propri mezzi.  Al 31’ l’undici di Simone Pavan (ex Vedelago) prova a solleticare l’area di casa con un pallone che oltrepassa i legni; 2’ dopo è Lorenzo Dissegna in torsione dalla linea dei sedici metri a alzare la mira di un palmo. Al 37’ la più nitida palla gol per i rossoblù bassanesi  non premia la girata di testa di Puppi che stretto tra due uomini piazza la frustata in torsione che rasenta l’incrocio dei pali alla destra di Zorzi (foto slider…). Il tempo si chiude con i “lupi” in vantaggio.

La ripresa calza lo stesso cliché dei primi 45’: grande intensità agonistica continui raddoppi di marcatura, ma la qualità del gioco scade. Le distanze si dilatano e l’azione si sviluppa sovente sul lungo. Troppi i palloni fiondati in avanti in cera di fortuna e mai assecondati dalla “seconde linee”. Il Cassola   che ha il dovere di recuperare il gap mette in vetrina una migliore quadratura nel far defluire l’azione e portarla alla finalizzazione. Almeno tre i tiri in diagonale che rasentano pericolosamente i pali protetti da Zorzi. La Luparense proprio nei minuti iniziali si ripropone minacciosa al tiro e al 2’ è Floriani a vedere sfilare sul fondo il diagonale scoccato da posizione invidiabile. A 18’ il Cassola S. Marco ottiene il pareggio e la compagine di mr. Pavan lo fa da calcio franco laterale: il centro di Rizzitelli spiove minaccioso nel’area di porta e per Puppi il più pericoloso sottoporta è un giochino alzare la parabola di esterno destro e beffate lo statuario Zorzi che in quella circostanza doveva dimostrarsi padrone della propri area. Magari abbattendo compagni e avversari in un cumulo umano, ma in questa azione il portiere di casa ha una bella fetta di responsabilità sul gol subito. Ottenuto il pareggio che rispecchia l’andamento della contesa, il Cassola non molla sul calo fisico dei “lupi” molto sfilacciati. Fino al termine però la gara non offre più nulla di clamoroso e dopo il recupero concesso da Fighera il commiato festoso appaga le due contendenti.