Terza S. Donà. Caracciolo uno-due. La Giussaghese rafforza il primato
Vai alla galleriaVillanova-Giussaghese 0-2
Villanova: Giovanni Cesco, Vittorio Cesco (30’ st Paulin), Brugnera, Buson, Pavan, Ivan Bellotto, Frighetto (1’ st Versolato), Mariutti, Pauletto (33’ st Puppo), Geromin, Mussin
In panchina: 12 Gaiotto, 14 Samuele Versolato, 15 Zanon, 16 Denis Sutto, 17 Saccon
Allenatore: Alfeo Versolato
Giussaghese: Sutto, Bornacin, Chiandotto, Sartorello (35’ st Marco Bellotto), Bon , Basso, Fiorindo, Merri, Drigo (33’ st Zoccolan), Caracciolo, Bellomo (26’ st Bonaccorsi)
In panchina: 12 De Munari, 13 Bozzato, 15 Moretto,18 Favruzzo
Allenatore: Orazio Spedicato
Arbitro: Paolo Brunzin sez. di Portogruaro
Reti: 7’ pt e 37’ st su calcio di rigore Caracciolo
Note. Pomeriggio soleggiato, temperatura di 16 gradi, terreno in buone condizioni, spettatori 180 circa
Ammoniti: Ivan Bellotto, Basso, Mussin, Mariutti, Sartorello
Recupero: pt 1’ st 5’
Villanova di Portogruaro. Caracciolo, uno, due e…i tre punti del derby, un confronto molto sentito e seguito da un buon numero di supporter vanno a rimpinguare lo scrigno della capolista Giussaghese. I gialloblù nell’odierno anticipo disputato sul rettangolo dell’insidioso Villanova hanno ricambiato lo sgarro della passata stagione, un 3-0 che permise alla formazione nero verde di inchiodare l’undici di Spedicato. Il “Villa” reduce dal rotondo successo di Quarto d’Altino (4-0) è chiamato a forzare il ritmo e attaccare la capolista, temibile dalla cintola in su e vittoriosa nelle tre uscite sostenute grazie ai propri avanti autori di 16 gol. La formazione di mr. Versolato per garantirsi un verdetto di prestigio confida sulla solidità della difesa la più ermetica del torneo con solo 4 palloni finiti nella sacca di Giovanni Cesco. E’ una gara tutta da vivere, ma al 7’ una dabbenaggine difensiva e la superficialità di Cesco nel dare per sfumata a fondo camp una palla che mai ha varcato la linea di fondo è stata fatale ai ragazzi di Alfeo Versolato nel prendere di petto l’incontro. 7’: da un giro palla al limite della lunetta dei sedici metri lento e stentato, di facile lettura tattica, il pallone arriva sul piede mancino dell’ex Drigo, il centravanti dalle lunghe leve prova la conclusione mancina, il tiro “sporco” non crea alcun fastidio, ma la lentezza della corsa nel rotolare a fondo campo attizza l’intuito di Caraccio che sbuca all’improvviso sul fianco destro e di piatto interno indirizza il pallone in fondo a sacco. E’ il gol che segna il morale dei padroni di casa incapaci di rialzarsi e involuti nel dare l’assalto all’area ospite e soprattutto a concludere a rete con la dovuta efficacia. Il Villanova gioca con trasporto, ma quando attacco il tandem offensivo non trova sostegno nella mediana che accorcia a singhiozzo. Al 9’ una testimonianza della lentezza della linea mediana nell’attaccare la metà campo gialloblù ne tentativo di conquistare la “seconda palla” è evidenziata dall’allungo in solitario di Pauletto che si sciroppa mezzo campo e sull’invitante assist a centro area nessun compagno è pronto a raccogliere. Il campo molto gibboso penalizza parecchio il fraseggio e il Villanova chiamato a recuperare ne risente. La capolista smorza ‘ardore agonistica di casa con una tiro “telefonato” di Drigo (9’). La più nitida occasione per ricompattare le sorti del derby il Villanova la costruisce al 17’: sul taglio dalla sinistra è puntualissimo Bellotto a lanciarsi in tuffo sul pallone, ma la girata esce di un metro sul palo lungo. E’ una azione sporadica che non intacca l’ordine tattica e la maggiore capacità della capolista di tamponare e ripartire con alcun contropiede ficcanti. La Giussaghese disposta in atteggiamento sornione svolge il compitino e col passare dei minuti i padroni di casa prendono coraggio e campo. E’ un Villanova più convinto, meno titubante, che rasenta la linea dei sedici metri dove il difetto maggiore è la lentezza nel battere a rete e nell’eseguire il passaggio illuminante. Davanti a questa mancanza di “egoismo” nel cercare la soluzione personale, il pressing, i poderosi anticipi e i continui raddoppi esercitati dalla retroguardia ospite limitano il flusso offensivo del’azione di casa. Si va così al riposo con la capolista che s gode il risicato vantaggio.
Nel secondo tempo la gara potrebbe chiudersi al 17’: sul cambio di settore operato dai gialloblù, la traiettoria del pallone spiove sui piedi di Caracciolo, il mezzo sinistro vede smarcato con i piedi sulla linea dei 5,50 l’avanzato Chiandotto che con l’ intera porta a disposizione spara dritto su Cesco. Il salvataggio del portiere nero verde meriterebbe (di regola) “gol sbagliato, gol subito” il pareggio di casa, ma ogni assalto ai pali di Sutto è puntualmente sbarrato dall’attenta difesa ospite. Nei 10’ finali il Villanova riversa sul pantano le residue forze per agganciare il pareggio, ma incassa il colpo basso al 37’ quando Brunzin (ottima direzione per 60’ con qualche sbavatura nella lettura di un paio di offside, veniali…) assegna il penalty alla formazione gialloblù che Caracciolo insacca alla sinistra di Cesco lanciato sul pallone. Messo in cassaforte il 2-0 la Giusaghese al 43’ ha l’occasione di triplicare in contropiede con il veloce Bonaccorsi: il n° 17 ospite di slancio supera il diretto avversario, punta Cesco, ma nel facci a faccia col portiere smarrisce la lucidità e un tocco in più del pallone permette al portiere di casa di arginare il pericolo.
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