Difesa ermetica e fiducia: l'Armistizio Esedra Don Bosco punta in alto
Dimostrarsi forti dopo una fusione non è facile. Men che meno in una realtà dura e combattuta come la Seconda Categoria, dove ogni partita è una battaglia e nessuno ti regala nulla.
A Padova, invece, c'è un «matrimonio» sportivo che ha avuto successo e spinge a guardare al futuro con grande ottimismo: la favola in questione è quella dell'Armistizio Esedra Don Bosco, società nata in estate dall'unione tra i due precedenti club (Armistizio ed Esedra), che con la prima squadra ha chiuso il girone d'andata al secondo posto solitario del girone I, a soli quattro punti dall'imbattuta capolista Curtarolese.
Risultati strabilianti per il rinnovatissimo gruppo biancazzurro, che vola ad alta quota pure in Coppa Veneto, dove il primo febbraio affronterà il Fratte nella sfida secca valida per i quarti di finale della competizione.
«Il bilancio provvisorio va ben al di là di ogni più rosea aspettativa iniziale – ammette il tecnico Fabrizio Bortoli, ex Cartura e San Pietro Viminario, indimenticato bomber del Monselice di fine anni Novanta – La società sta lavorando molto bene ed è sempre presente per ogni nostra esigenza. I ragazzi, di riflesso, si divertono e crescono giorno dopo giorno, lavorando in un ambiente sereno e organizzato. Il secondo posto in campionato? La Curtarolese è la squadra più attrezzata per la promozione diretta ma il nostro obiettivo è di riuscire a centrare la qualificazione ai playoff. Ce la giocheremo con Sacra Famiglia, Virtus Plateolese e Villafranchese. Il tutto tenendo sempre un occhio puntato sulla coppa, a cui teniamo molto».
Tra le statistiche più significative dell'Armistizio Esedra Don Bosco, spicca senza dubbio la grande tenuta del reparto difensivo, il meno battuto del torneo con appena 11 gol subìti.