Andrea Lucchini carica il Torre nella corsa ai playoff di Promozione
Fate largo, ci siamo anche noi. In Promozione ennesima stagione da applausi per il Torre di Federico Molinari, che dopo la splendida cavalcata dello scorso anno (con lo storico salto in Eccellenza sfumato solo nella beffarda lotteria dei playoff) è ancora una volta in piena corsa per la lotta al vertice del girone C.
Al termine del girone d'andata i biancazzurri sono infatti ben saldi al terzo posto con 30 punti, a sole tre lunghezze dall'Arcella capolista e a -1 dalla seconda piazza dell'altra «matricola terribile» Porto Viro. Dati a cui va aggiunto il confortante +8 sul quinto posto del Vedelago, che «blinda» la candidatura di Pippo Lomazzi e compagni almeno per la griglia-playoff.
«Aver chiuso il girone di andata a ridosso della vetta è un grande risultato – sostiene il bomber biancazzurro Andrea Lucchini (nella foto), classe 1981 – Ora, però, viene il difficile perché le altre squadre si sono tutte rinforzate. Da noi la società ha preferito non rompere gli equilibri e credo che questo possa essere un piccolo vantaggio, visto che puntiamo tanto sulla compattezza del gruppo».
L'ex attaccante di Este e Pordenone, preso in estate dal Piazzola, si sta dimostrando la vera arma in più del Torre: è lui, infatti, il miglior marcatore della squadra con 8 reti.
Tra le squadre padovane di Promozione, ha fatto meglio solo lo scatenato Guido Cortella (Arcella), capocannoniere provinciale a quota 13.
«L'obiettivo è restare agganciati al vertice fino alla fine, poi vinca il migliore. Dovremo essere più maturi contro le “piccole” perché con loro abbiamo perso qualche punto di troppo: forse anche per la nostra età media, tra le più basse del girone, pur sottolineando che i giovani sono cresciuti in modo esponenziale».
Chi si giocherà il salto in Eccellenza?
«La mia favorita rimane l'Arcella ma Porto Viro e Mestrino daranno battaglia fino alla fine. Del Torre non faccio pronostici ma tutti ci devono temere, perché abbiamo dimostrato di avere grandi valori tecnici ma soprattutto umani. E con questi, a volte, si possono raggiungere risultati insperati».