Liventina-Don Bosco S. Donà 1-1

Liventina: Marchese, Akowuan, Travanut, Barro, Basei, Trevisan, Follador (18’ st De Luca), Cescon, Ntsama, Bagosi, Costa (23 st Pavel)

In panchina. 12 Gallo, 13 Vincenzotto,14 Ferrati 15 Boscolo, 18 Spadera

Allenatore: Pierantonio Baruzzo

Don Bosco S. Donà: Cannella, Seferovski, Calcagni, Cuzzolin, Saccilotto, Cadamuro, Favero, Monti Di Sopra, Smeraldi, Zanin (23’Cecere), Trevisiol.

In panchina: 12 Feltri, 13 Passarella, 14 Levada, 16 Xausa, 17 Boso

Allenatore: Bisiol

Arbitro: Michele Gonnella sez. aia di S. Donà di Piave

Reti: 1’ st Favero, 26’ st AKowoan

Note. Mattinata soleggiata, temperatura di 2 gradi, terreno in ottime condizioni, spettatori 120 circa con buona presenza ospite.

Ammoniti: Follador

Motta di Livenza. Don Bosco, un avversario davvero ostile…I sandonatesi vittoriosi all’andata per 1-0 al “Samassa” per poco riuscivano a compiere il bis. Il via in lieve ritardo sul previsto non disturba la concentrazione dei padroni di casa che al 4’ mettono in crisi la difesa sandonatese: sul taglio dalla sinistra di Travanut, la girata di testa a centro area di Follador è sventata in plastico volo sul secondo palo da Cannella. Insiste l’undici bianco verde che palesa qualche sbandamento sulle ripartenze organizzate dai veloci attaccanti ospiti. Marchese protetto tempestivamente dai compagni non corre grossi pericoli.
E’ comunque una Liventina che fatica a conquistare campo e solo in contropiede o con repentini cambi di campo dalla trequarti la formazione di mr. Baruzzo riesce ad accorciare le distanze dai pali di Cannella. Al 24’ dopo una fase di equilibrio e di contrasto, i ragazzi di casa tornano a fare capolino nei sedici metri ospiti. Lo fanno con una azione sviluppata in prossimità dei sedici metri e conclusa radente da Bagosi. Sono azione imperniate sulla creatività del singolo con non porta al sodo. Il Don Bosco tiene bene il campo e quando si allunga in contropiede la difesa di casa ha il suo bel da fare per arginare gli attacchi frontali. Al 36’ la Liventina ha una seconda palla-gol da insaccare. La giocata è sviluppata da una palla inattiva scodellata in prossimità dell’area di porta da Cescon e incornata a colpo sicuro da Bagosi che si vede deviare il pallone dal prodigioso intervento con la mano di richiamo da Cannella. Nel finale è il Don Bosco a sprecare uan incredibile occasione con Trevisiol: sull’avventato retropassaggio su Marchese, il portiere bianco verde va a voto sulla palla a rimbalzo, il pallone scavalca l’estremo di casa e Trevisiol che approfitta dell’ errore al volo dal vertice del’area cerca il lob di precisione che supera di poco la trasversale. E’ un messaggio alla vice-capolista che il Don Bosco lancia minaccioso (39’). I sandonatesi approfittano delle leggerezze bianco verdi e al 41’ in pieno recupero è ancora Marchese lanciarsi sulla pallone calciato forte e teso dal destra dal vivace Favero la difesa mottense sulla palla vagante, allontana. In avvio di ripresa, al 1’ arriva la “doccia fredda” per i trevigiani che si appisolano sull’incursione laterale di Favero; l’estrema ospite vede Marchese molto alto dai pali e lo scavalca con una maliziosa palombella. Non è la sola disattenzione che Marchese mostra. Al 14’ nel cercare il rinvio sulla pressione di un avversario il portiere di casa tira dritto su un avversario e la carambola si rivela un assist per Trevisiol sul quale si getta con tempismo il n° 1 di casa che rimedia. 1’ dopo è ancora Trevisiol a incidere sulla sinistra: l’attaccante in azione personale punta l’area, entra in contatto con il portiere che lo attende senza abboccare alle fine dell’estrema e dimentica a centro area Zanin, liberissimo di insaccare peccando di altruismo.
Al 26’ a forza di cozzare la Liventina pareggia su calcio piazzato: parabola di Travanut e “spizzata” ad allungare la traiettoria dell’avanzato di Akowuan che va a adagiarsi sul palo lungo. Subito dopo alla formazione di Baruzzo è annullato il raddoppio per un fallo a centro area. Nel finale la gara la Liventina cerca di finalizzare il forcing in tutti modi, ma non è sorretta dalla precisione. E’ invece il Don Bosco al 40’ a impegnare a terra Marchese.