Jr. Nazionali. L'Adriese blocca sul pari il Careni e la vetta, sfuma.
Vai alla galleriaNella foto: l'Adriese JR. Scesa al "Raffaele D'Agostin" di Pieve di Soligo.
Careni/Pievigina-Adriese 1-1
Careni/Pievigina: Zonta, Coan, Lovisotto, Vanzella, Domi, Alberto Francescon, Alessandro Francescon, De Faveri, Janko, Busetti (21’ st Favero), De Nardi
In panchina: 12 Scotton, 13 Lorenzon, 15 Costa De Lima, 16 Lucchese
Allenatore: Eddy Perenzin
Adriese: Spunton, Romagnollo, Sarain, Bovo, Crepaldi, Bolzani, Berti, Targa, Lodo, Luise (23’ st Palermo), De Matteis (23’ st Dobrega)
In panchina: 13 Perini
Allenatore: Roberto Mantoan
Arbitro: Efrem Pantarotto sez. aia di Portogruaro
Assistente n° 1: Gianluca Coppola sez. di Belluno
Assistente n° 2: Fabrizio Paggiaro sez. di Castelfranco V.to
Reti: 11’ pt Luise su rigore, 17’ st Janko
Note. Pomeriggio parzialmente soleggiato, temperatura di 10 gradi, terreno secco, ma in discrete condizioni, spettatori 160 circa. Ammoniti: Alberto Francescon, Crepaldi e Favero
Recupero: pt 1’ st 4’
*Osservato 1' di silenzio per ricordare le vittime perite in Abruzzo
Pieve di Soligo. E ci casco, ancora…Il Careni/Pievigina, si fa imbavagliare da una spavalda Adriese e vede sfumare la vetta al concomitante pareggio della Triestina. La mossa in tre punti l’hanno favorita: il successo sui polesani, il turno di riposo della potenziale leader, il Campodarsego e soprattutto la sconfitta della Triestina a Padova. L’avversario salito al “D’Agostin” è un’antagonista da rispettare, ma il divario è netto. L’Adriese in trasferta ha piazzato due acuti, nel derby del Polesine contro il Delta e la più recente affermazione (3-1) risale al 29 ottobre sul campo dell’Este. Da allora le sconfitte esterne sono quattro. Nemmeno i solighesi godono di un trend sfavillante. La formazione di mr. Perenzin in casa non centra l’intero bottino dal 12 novembre dal successo di misura sul Delta Rovigo. E’ una gara che l’undici di casa rinforzato al centro dell’attacco da Janko (in assenza del bomber De Zotti) prestato dalla 1^ squadra approccia con aggressività, ma non gli è da meno l’undici granata che in apertura sfoggia due accelerate sulle corsie laterali, stoppate in prossimità della finalizzazione. E’ un Careni che cera di fare breccia nei sedici metri con un paio di palle inattive, ma in acrobazia sono i tentacoli di Spunton a prevalere. All’11’ il primo campanello d’allarme in area solighese si trasforma in calcio di rigore: sulla puntata-affondo di Lodo, l’uscita sicura di Zonta frena lo slancio del centravanti che si scontra di spalla con il portiere per Pantarotto il fallo “misterioso” è da penalty. Il rigore è trasformato da Luise. Il colpo basso è presto assorbito dai trevigiani che alzano il baricentro e iniziano martellare la mediana polesana. C’è parecchio lavoro da sbrigare per Spunton sempre puntuale e sicuro. Al 26’ sugli sviluppi di un calcio dalla bandierina la difesa granata sbroglia in affanno e la stilettata di collo sinistra è sventata in corner da un prodigioso intervento dell’estremo polesano. I biancorossi le provano in tutte le maniere per far capitolare la porta granata; la formazione di mr. Perenzin ci prova dall’angolo con tiri frontali, con palloni fatti filtrare nei sedici metri, ma nessun avanti di casa riesce a trasformare la supremazia territoriale nel gol del pareggio.
In avvio di ripresa il cliché del confronto non cambia. E’ uno spartito suona la carica e vede i solighesi tutti riversati nella metà campo ospite. All’8’ la prima palla-gol della ripresa vede protagonista Janko: il centravanti sul traversone fiondato in prossimità della linea dei 5.50 da Alberto Francescon, con un colpo di tacco cerca la soluzione vincente, ma il pallone leggermente deviato, esce di centimetri sul secondo palo. Il centravanti di lì a poco la porta la inquadra e al 17’ da posizione defilata infila di precisione il portiere polesano. E’ il gol che dà una scossa morale alla formazione di Eddy Perenzin che raddoppia gli sforzi per arrivare alla vittoria. I 20’ finali, più recupero non danno respiro alla retroguardia ospite che si difende con ordine senza badare allo stile. Al 25’ il Careni nell’attaccare frontalmente la difesa grana si fa spazio con l’aggiramento sulla sinistra di De Faveri, la mezzala di mancino imbecca al tiro De Nardi, ma la conclusione dell’estrema con il cono della porta a disposizione, esce sbilenco a fondo campo. Il dispendio di energie nervose toglie lucidità al pressing di casa e nell’area polesana nascono puntuali furibonde mischie. Ogni pallone catapultato nei sedici metri è un punto interrogativo, ma l’attacco di casa non si rivela cinico come vorrebbe il copione. Nel finale (45’) è Dobrega su una palla contesa sulla linea dei sedici metri a calciare sul fondo. Ma l’ultimo squillo lo fa suonare il careni con una azione verticale che Janko accompagna verso la porta, ma la conclusione radente è arpionata a terra da un ottimo Spunton (48’).
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