JR. Nazionali. Mestre vince lo spareggio con l'Unione TS...
Il gol arriva dalla panchina con il sigillo del Della Bella...
Vai alla galleriaNella foto: il gol in scivolata di Della Bella sul taglio in area di porta di Tito.
Mestre-Unione Triestina 1-0
Mestre: La Sorella, Guida, Padovan, Pop, Maggio, Gasparini, Stocco (23’ st Tosolini), Dabalà, Tito, Chia (25’ pt Nalin), Matta (19’ st Dalla Bella)
In panchina: 12 Mason, 14 Mezzato, 16 Sartor, 17Felciano, 18 Tricarico, 19 Guerra
Allenatore: Ivan Galante
Unione Triestina: Puiu, Cislariu, Zenuni (14’ st Crevatin), Erman, Colavecchio, Caramelli, Mulè, Berivoescu, Cociani, Cofone, Auterio
In panchina: 12 Luglio, 13 Lo Schiavo, 14 Fuligno, 15 Petagna, 16 Simic, 17 Abdurahmanovic
Allenatore: Stefano Lotti
Arbitro: Scifo sez. di Trento
Assistenti: Tondato sez. di Castelfranco V.to e Vettori sez. di Treviso
Rete: 37’ st Dalla Bella
Note. Pomeriggio velato e umido, terreno in buone condizioni, spettatori 250 circa con sparuto seguito alabardato. Ammoniti: Berivoescu, Colavecchio, Abdurahmanovic
Espulsi: 18’ pt Padovan; 50’ st Maggio
Recupero: pt 1’ st 4’+2’
Campagna Lupia (Ve). Venti di…bora. A spazzare le speranze-primato della Triestina è il jolly della panchina oranje-nero, il VENTI, Dalla Bella. Sull’asse Tito (il centravanti defilato sulla sinistra con un doppio dribbling e il cross radente nell’area di porta ha piazzato il pallone e il match-point sul piattone del compagno di reparto)-Dalla Bella che non si è fatto sfuggire la ghiotta occasione per lasciare il segno. Un’azione però favorita dalla disattenzione a centro area di Caramelli troppo molle nella marcatura. La partita condizionata dall’espulsione di Padovan (l’arbitro Scifo nell’azione verticale della Triestina nel valutare il contatto di spalla ha perso terreno nella ripartenza e la profondità nella valutazione l’ha tradito…) che venerdì ha compiuto 18 anni, ha mostrato una Triestina impacciata, lenta, prevedibile nella rotazione della palla e incline nel verticalizzare l’avanzata. I troppi lanci indirizzati sul cannoniere Cociani assente anche nel movimento e nel lavoro di boa, hanno facilitato il compito in disimpegno del Mestre mai sottopressione. Il Mestre in 10 ha cercato ragionare, e con il baricentro basso ha saputo gestire una sfida con equilibrio e saggezza. Davanti l’isolato Tito si è prodigato in estenuanti rincorse, ma in più occasioni ha ecceduto nel dribbling disdegnando l’appoggio al compagno a sostegno. Il taccuino non registra molte conclusioni di nota. Al 5’ apre Tito: il centravanti converge dalla destra sul mancino che scarica a fil di montante. Al 14 è Pop a cercare la soluzione di forza dalla media distanza, bloccata da Puiu. La Triestina sul piano dinamico palesa staticità, nel c’è il movimento tra le linee e solo sull’asse di sinistra la formazione di Stefano Lotti trova il corridoio per sfondare. Al 18’ una delle rare puntate costruttive porta al contatto che Padovan-Mulè che anticipa la doccia al terzino di casa. Il piazzato dai 18 metri di Cofone (impalpabile la sua gara) finisce tra le “stelle”. La Triestina nel corso dei 90’ ha conquistato un buon numero di corner senza sfruttarne uno. Nel finale di frazione un triplice tambureggiante assedio mette in crisi la difesa di casa che prima argina Mulè sul dischetto, poi stoppa la seconda battuta ravvicinata in mischia sul pallone che sfila pericoloso sul secondo palo è decisivo l’intervento in spaccata di Pop che anticipa in corner il tap-in di Caramelli. Nel secondo tempo la gara intensifica l’agonismo, ma sono i contatti di gioco ha inflazionare la fluidità della partita. Tanti falli e riprese del gioco che la pignoleria “metro più metro meno” di Scifo, ha più volte ritardato. L’arbitro trentino in ameno tre occasioni non si è fatto promotore del fischio e dell’inversione di alcune rimesse laterali che di gesto tecnico poco hanno rispettato. A metà ripresa poi ha sorvolato su un epiteto di Tito che tutti hanno sentito…il pubblico compreso, che ha disapprovato la “bestemmia”, da sanzionare con il rosso diretto se il regolamento lo si interpreta alla lettera. Scifo in questi frangenti ha smarrito la bussola in una gestione della gara del tutto normale. Di normale poco si è visto nella reazione della Triestina che nemmeno su due calci piazzati dalle estreme ha saputo scodellare il pallone per i saltatori saliti a colpire. Il gol di Dalla Bella è invece da incorniciare per la rapacità della “riserva” mestrina nel trovarsi sul punto giusto a momento giusto. Nel finale sull’unico spiovente “caldo” da segnalare, Mulè salito molto alto nello stacco di testa, nell’impatto con il cuoio non ha saputo colpire di fronte e l’incornata si è persa nel nulla…
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