Nella foto: la festa di sabato a Castelfranco Veneto dopo il 2-0 sull'ex vicecapolista Pro Venezia. Sotto, il tecnico Claudio De Martini.

Sacrificio, passione, lavoro di squadra. Sono soltanto alcuni degli elementi che hanno permesso agli juniores élite del Giorgione di vincere il girone B di campionato. Traguardo raggiunto con ben tre giornate di anticipo (22 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte), confermando ancora una volta che il futuro del calcio castellano poggia su basi solide. Il condottiero dell’armata rossostellata è Claudio De Martini, al terzo anno sulla panchina del Giorgione del presidente Orfeo Antonello. Tecnico di grande esperienza, da anni abituato a navigare ai piani alti delle classifiche: una garanzia per non soffrire di... vertigini. In carriera ha allenato anche Luparense, Reschigliano, Bassano, Padova, Cittadella e Montebelluna.

Mister, obiettivo centrato oppure Giorgione sopra le aspettative?

«Direi obiettivo centrato perché è ciò che voleva la società. Tuttavia non era semplice. Il gruppo dell’anno scorso è stato smembrato e si sono aggiunti i ’99. La difficoltà è stata all’inizio, quando serviva amalgamare due gruppi: quello residuo dei ’98, che aveva vinto moltissimo anche nelle categorie Allievi e Giovanissimi, e quello dei ’99, reduce da un'annata particolare. Si è poi aggiunta la problematica di capire la nuova categoria: nei nazionali (dove militava il Giorgione nel 2015/2016, ndr) si gioca di più a calcio, c’è più gioco e meno aggressività. È più bello da vedere. Negli élite invece prevalgono intensità, corsa e fisicità, con allenatori abituati a queste caratteristiche. Noi invece non siamo per niente fisici, avendo una squadra “piccola”, rapida e tecnica. Ho cercato di inquadrare i ragazzi attraverso organizzazione e ordine, dando un’idea di gioco e spingendo sulla costruzione di un gruppo che fosse sempre pronto a sacrificarsi uno con l’altro. Che sapesse soffrire, con una mentalità vincente. I ‘98 si sono resi disponibili ad accogliere i ‘99, che a loro volta sono stati bravi ad ascoltare».

Trovate le giuste misure, nel girone di ritorno avete quasi sempre vinto staccando le avversarie, che ora stanno lottando in massa per il secondo posto in ottica Coppa Veneto.

«Ho chiesto di essere continui nella ricerca della prestazione, rimanendo prudenti al punto giusto. Stare davanti in classifica non è semplice, merito della disponibilità e dell’applicazione dei ragazzi. Io do il mio contributo, ma sono loro che vanno in campo. Purtroppo non sono mancate le difficoltà a livello numerico. Negli ultimi tre mesi ho dovuto gestire un organico ridotto ai minimi termini tra qualche infortunio e squalifica, sulla base di una rosa corta già in partenza. Siamo comunque riusciti a superare anche questi ostacoli».

La classifica rispecchia i valori reali delle squadre?

«Sì. Sapevo che Favaro, Eurocalcio, LiaPiave, Liventina, Pro Venezia e Vittorio Falmec avrebbero potuto crearci difficoltà, e così è stato. L’unica che forse ha qualche punto in meno del previsto è la Clodiense, ma ha dovuto fare i conti con degli episodi sfortunati».

Chiuderete la regular season con la Piovese (tranquilla a metà classifica), la Liventina (in lotta per la piazza d’onore) e il Vedelago: un derby che per i cugini biancocelesti sarà decisivo in chiave salvezza.

«Dobbiamo utilizzare bene le rimanenti gare per smussare tutti gli angoli, in modo da carpire i possibili movimenti in vista della finale per il titolo regionale».

Finale che si giocherà il 6 maggio contro l’Ambrosiana Verona, vincitrice dell'altro girone.

«È una squadra a trazione anteriore, dobbiamo stare molto attenti soprattutto al loro reparto offensivo, ma vanta elementi di spessore anche in difesa. Chi vince, approderà agli ottavi della fase nazionale dove troverà un club dell’Emilia Romagna, mentre ai quarti l’avversario sarà toscano o umbro. Per la finalista sconfitta, resterebbe comunque la partecipazione alla Coppa Veneto».

ROSA

Portieri: Francesco Gasparello (‘99), Filippo Dengo (‘00), Giulio Liviero (‘98).

Difensori: Marco Stecca (‘98), Giovanni Longato (‘98), Giacomo Libralato (‘98), Tommaso Speggiorin (‘99), Lorenzo Favaro (‘98), Giacomo Regazzo (‘99), Raffaele Vio (‘98).

Centrocampisti: Giovanni Pilotto (‘99), Matteo Cisotto (‘98), Matteo Trevisan (‘99), Giacomo De Marchi (‘99), Christian Mancini (‘98), Leonardo Stocco (‘97).

Attaccanti: Andrea Gerotto (‘98), Denis Agyeman (‘98), Riccardo Simioni (‘98), Giacomo Longato (‘98).