JR. Elite quarti di finale. A Mori S. Stefano il Fenegrò, dilaga 6-0
Nella foto: i padroni di casa del Mori S. Stefano.
Mori S. Stefano-Fenegrò 0-6
Mori S. Stefano: Bertè, Dossi, Andreozzi (19’ st Scevola), Trevisan, Mutinelli, Libera, Simonini, Doda, Deimichei (14’ st Carollo), Bianchi, Guzzo (32’ st Buongionanni)
In panchina: 12 Gogoli, 13 Pinter, 14 Bertolini,17 Beber
Allenatore: Gabriele Rizzardi
Fenegrò: Pisani, Mosca, Bonella, Dell’Acquila, Sampietro, Evola, Marradopi, Lo Jacono, Bangora, Battaglino, Carà
In panchina: 12 Nuzzolese, 13 Napolitano 14 Guarnacca, 15 Menga Riaz, 16 Borgoni, 17 Fairthlough, 18 Romeo
Allenatore: Ivan Stincone
Arbitro: Ettore Longo sez. di Cuneo
Reti: 17’ e 31’ pt, 6’, 19 e 30’ st Bangora, al 48’ st Evola su rigore
Espulso al 20’ st Dossi doppio giallo
Ammoniti: Libera e Muttinelli
Note. Pomeriggio piovoso, temperatura di 27 gradi, terreno in erba artificiale spettatori 150 circa.
Recupero: pt 1’ st 4’
Mori S. Stefano (TN). Mister Rizzardi chiama a raccolta i propri ragazzi. Il 3-1 della gara di Erba è un risultato ostico da rimontare ma nero-verdi sono decisi a fare il…miracolo e guadagnarsi le semifinali. Il tecnico trentino rivede l’undici partenza che ruota intorno all’azzurro, il mediano Trevisan. Il Fenegrò rispecchia l’undici che ha vinto il “primo tempo”. Il Fenegrò squadra fisica nelle retrovie, agile e ispirata sulla mediana e molto solida e potente nel settore avanzato, l’ha messa da subito sui binari del ritmo e con il devastante Bangora ha dato una dimostrazione di voler arrivare al traguardo finale. Dopo i 6 gol al Rivasamba, l’1-0 al Lucento e i 9 gol al Mori, ripartiti nei 180’, il team comasco mercoledì scenderà a Castelfranco Veneto per la gara di andata delle semifinali. In diffida Battaglino e Sampietro, il tecnico lombardo lì rischia entrambi. Nessuna sanzione ha fatto registrare la gara del Fenegrò. Una gara subito incanalata dalla forza d’urto di Bangora autore nel primo tempo della doppietta. Il Mori però ci ha messo del suo con qualche disattenzione di troppo. Una squadra timorosa che si è trovata davanti un undici organizzato, duttile nel gioco palla a terra e nelle verticalizzazioni. Nel finale l’espulsione di Dozzi (doppio giallo) ha dato il “la” alla sestina lariana completata dal calcio di rigore.