Coppa Ita. Al Bettinazzi tris granata e domenica c'è il Montebelluna.
Vai alla galleriaNella foto: Giacomo Marangon autore di un piazzato balistico da cineteca.
Adriese-Liventina 3-1
Adriese (4-3-3): Motti***, Agodini*** (34’ st Aldrovandi***), Martino* (30’ st Dall’Ara), Ballarin, Davide Boscolo: Arvia, Rosati (22’ st Scarpi*), Pregnolato; Santi (41’ st Fulchignoni**), Marangon, Stefano Bellemo (18’ st Chin)
In panchina: 12 Milan, 13 Berti***, 16 Fulchignoni**, 17 Greggio**, 20 Nalin***
Allenatore: Gianluca Mattiazzi
Liventina: (3-5-2): Peresson, Cofini, Campaner, Gobbato**; De Pin, Alex Soncin Boem* (32’ st Granzotto***), Casella (36’ st Zamuner), Scantamburlo*** (8’ st Zuperdoni*****); Furlan, Gullo** (18’ st Sutto***)
In panchina: 12 Bardella**, 14 Pastrello***, 16 Ferro***, 18 Basei****, 20 Franzin
Allenatore: Mauro Conte
Arbitro: Andrea Sprezzola sez. aia di Mestre
Assistente n° 1: Giorgio Lazzaroni sez. di Udine
Assistente n° 2: Daniele Lamannis sez. di Udine
Reti: 39’ pt Giacomo Marangon, 13’ st Furlan, 26’ st Boscolo, 29’ st Pregnolato
Note. Pomeriggio soleggiato, temperatura di 30 gradi, terreno in ottime condizioni, spettatori 300 circa con presenza trevigiana
Ammoniti: Boscolo, De Pin,
Recupero: pt 1’ st 4’
(***) under a referto gara: *’97, **’98, ***’99, ****’2000, *****’2001
Osservato 1' di silenzio per ricordare le vittime di Barcellona
Adria. Primo assaggio di calcio ufficiale e l’esordio in Coppa Italia (campione uscente il Chieri Torino), il turno di preliminare, mette in vetrina una Adriese spumeggiante e vincente (con Giacomino Marangon in campo lo spettacolo è assicurato…), pratica, a tratti effervescente e dinamica nel coprire l’intero arco del campo e nelle proiezioni sulle corsie esterne, lo sbocco al cross per la testa dell’ariete Santi. L’ex centravanti dell’ Union Ripa e Renate è apparso ancora imballato e…sfortunato, ma in grado di incidere con il proprio peso fisico. La Liventina (i bianco verdi per 8/11imi hanno presentato l’11 della promozione) scesa al “Bettinazzi compatta nelle retrovie al “3” e sulla linea mediana disegnata a ventagli con cinque elementi, in avanti si è fatta valere con il veloce Federico Furlan intorno al quale hanno ruotato a sostegno gli under Gullo e Scantamburlo. Mister Conte nel settore avanzato non ha potuto schierare l’assist-man Lauro Florean per un leggero indolenzimento muscolare. Al fischio di Andrea Sprezzola l’ Adriese (è priva dell’ ex Pagan) si schiera con la tradizionale numerazione; la Liventina nel fare pretattica, presenta gli undici in campo con la nuova numerazione “studiata” dal Compartimento dell’Interregionale (un casino (!) e una gran perdita di tempo nello stilare la lista a referto e individuare, se non calpestando il campo, la disposizione assegnata) alla quale i ragazzi di mr. Conte e la società hanno dato il benestare. L’Adriese ligia al nuovo disegno tattico si schiera con un accentato 4-3-3 con Arvia in regia e il trio Marangon, Santi e Bellemo a offendere. La risposta della Liventina privilegia una difesa a tre (un rischio davanti alle serpentine del funambolo Marangon), centrocampo fitto e ragionatore e in avanti Furlan e Gullo a spaziare sul fronte offensivo. Avvio brillante dei padroni di casa che nel primo tempo hanno sovente governato il cuoio nella metà campo trevigiana. Marangon si fa vedere con un paio di guizzi uno-contro-uno e l’Adriese con le fulminee accelerazioni del proprio fantasista conquista un sacco di calci piazzati e una collana di corner. Nel primo quarto di gioco i granata spingono a tavoletta e Campaner chiude di esperienza e posizione, in scivolata e di testa i “buchi” che si aprono in prossimità della difesa. E’ Santi a rendersi molto pericoloso in acrobazia con tre girate (due di testa) che sfiorano i pali di Peresson. La Liventina tiene e ribatte al 21’ con De Pin (il migliore tra i bianco verdi) che fionda un pericoloso diagonale. Poco dopo l’ Adriese va vicinissimo al vantaggio, ma il legno nega il vantaggio al sinistro dal limite di Rosati (ex Real Forte Querceta). Al 39’ il flash balistico di Giacomino Marangon sul fallo causato da Boem (ammonito). Palla ai 18 metri per un calcio franco da immortalare: interno a giro classico sul palo destro e il pallone frantuma la ragnatela con Peresson impietrito. Ripresa. Nel primo quarto è la Liventina a scandire la danza. L’Adriese gioca a singhiozzo. Al 1’ è Santi a alzare la mira. Al 10’ Marangon di mancino conclude fiacco. L’Adriese si appisola, smarrisce l’equilibrio, non gioca di squadra e Arvia nel mezzo, si fa il mazzo…Il gol di Furlan (gran girata al volo dal dischetto del rigore) la ridesta. Al 26’ il crescendo polesano mette alle corde l’undici di Conte che al 26’ capitola: taglio dalla sinistra di Chin per il sontuoso stacco sul secondo palo di Boscolo, l’ incornata del centrale è una palombella beffarda indirizzata sul palo opposto. In 3’ l’Adriese mette nel freezer il passaggio del turno e la trasferta tra sette giorni al S. Vigilio “ di Montebelluna. 29’: il gol è merito di una sponda da boa di Santi che serve l’assist ai sedici metri sul destro di Pregnolato; l’ex Ravenna di prima intenzione fulmina sul primo palo Peresson. Chiude tra gli applausi l’Adriese che al 40’ mette il turbo con “Giacomino”: dribbling secco sul lato mancino, puntata dritta verso la linea di fondo, cross basso per Santi, ma il centravanti a tre metri dalla linea bianca, stretto da due uomini, centra la traversa… Da menzionare la precisa direzione di Andrea Sprezzola, che ha diretto con occhio vigile e all'inglese.
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