Nella foto: il gol del pareggio di Daniele Rocco, annullato dal 2° assistente Scifo.

Ital-Lenti Belluno 1905-Mantova 1-2

Ital-Lenti Belluno 1905: Vencato**, Petdji,  Mosca, Masoch (17' st Parise**), Franchetto*, Pramparo (17' st Miniati), Quarzago*** (19' st Piazza***), Bertagno (37' st Fracaro**), Corbanese, Salvadego** (17' st Sciancalepore*), Rocco

In panchina: 12 Colonna***, 13 Sommacal, 15 Santer****, 17 Marta Bettina**

Allenatore: Michele Baldi

Mantova: Lombardo (1), Cascone (85), Ferraro (2), Baldinini (4), Moi (8), Santoni* (13), Riccò**** (34), Franchini (18) (43' st Saccavino 99), Correa 28), Carrasco** (24), Speziale (90) (37' st Suriano (7)

In panchina: 12 Vladislav*, 13 Conti (5), 15 Debejuh (9), 16 Felici (10), 17 Omohondra (19), 18 Ventola (33), 19 Ricci (86)

Allenatore: Renato Cioffi

Arbitro: Daniele Cannata sez. di Faenza

Assistente n° 1: Graziano Berti sez. di Arco/Riva del Garda

Assistente n° 2: Francesco Scifo sez. di Trento

Reti: 17’ pt Correa, 6' st Riccò, 48' st Corbanese su rigore

Note. Pomeriggio piovoso, terreno molto allentato, temperatura di 16 gradi, spettatori 650 circa.

Ammoniti: Correa, Riccò

Espulsi al 28' st Mosca per reiterate proteste e al 47' st Riccò per scorretteze a terra a coperura di Lombardo.

Recupero: pt 1’ st 5’

(***) under a referto gara: *’97, **’98, ***’99, **** ‘2000

Belluno. La storia e l’ultimo capitolo da “amateur” di Ital-Lenti Belluno 1905-Mantova (torneo di serie D) è datata 30 maggio 1976 e l’incontro al Polisportivo terminò sul pareggio. Nell’ essere pignoli soddisfiamo chi fa presente che l’ultimo test ai piedi del Nevegal si è giocato in serie C/2 2003-4 e allora noi, i poco informati, ma con un archivio regionale di quasi 40 anni, citiamo anche la domenica dei quel attempato test giocato l’11 febbraio 2004 e l’incontro andò ad appannaggio dei virgiliani per 2-1. Ma di quel Mantova non è rimasto nulla, nemmeno le ceneri…Dopo il fallimento il club biancorosso conta su una nuova matricola che “cancella” il passato. Il Mantova è ripartito dai DILETTANTI (!) e il suo impatto da squadra (solo per il nome che rappresenta) semisconosciuta e con una ciurma di giovani dal ’97 al ’99, data per favorita da parecchi profani alla luce dei primi risultati ha fato ricredere parecchi creduloni. Nella fase della preparazione il Mantova era un cantiere aperto e solo col passare delle giornate il team virgiliano riuscirà a risalire la corrente. E’ un Mantova che fa sfoggiò della numerazione fantascientifica, una peculiarità di distinzione nel calcio dilettanti “Amateur”. L’undici di Baldi rispecchia la canonica numerazione che le cose elementari del calcio prescrivono. Nel prendere in visione le due formazioni, mister Baldi ripropone l’undici di inizio stagione con Salvadego alle spalle di Rocco e il “cobra” Corbanese. Il Mantova mescola ancora le carte con l’esordio in cabina di regia di Correa con Carrasco e Riccò e Franchini a sostegno dell’unica pinta Speziale. Tanta prudenza nello schieramento disegnato da mister Cioffi sulla cui panchina soffia il vento della crisi.

Al via del faentino Cannata è il Belluno a scandire il ritmo. Il Mantova resta sulle sue e studia la capolista. Al 14’ il pericolo nasce in area gialloblù: sul traversone dalla bandierina, Franchini arcua un traversone a scendere sul secondo palo, Vencato in sospensione va a vuoto e sul pallone che ristagna in area la puntata dell’avanzato centrale Cascone attraversa lo specchio dei pali gialloblù. La gara si apre e in area ospite si susseguono le mischie. Il Belluno manovra molto alto e l’undici di mr. Cioffi deve arretrare e coprirsi. Al 17’ il Mantova gela la platea del Polisportivo con il gol dalla media distanza dell’ex Lazio Correa; il tiro scoccato dai 25 metri trafigge sul palo di sinistra (ha rasentato l’incrocio dei pali) il proteso Vencato. Il gol scatena la gioia in campo e tutta la panchina biancorossa entra in campo a festeggiare l’acuto del regista. Il gol mantovano è una scossa che fa male. Il Belluno prova ad assorbire la stilettata, ma non reagisce. L’azione dei gialloblù è frammentaria e al tiro l’undici dolomitico si vede solo al 28’ con una cannonata radente di Quarzago che Lombardo sul disturbo di Corbanese ”striscia “ a terra sul terreno viscido e doma il cuoio alla base del palo destro. Al 32’ i padroni di casa ci riprovano su palla inattiva: Bertagno fionda la giocata nel mucchio, dal grappolo si stacca la testa di Speziale che rischia l’autogol con il pallone che sfiora di pochi centimetri il montante alla destra di Lombardo. Il finale della prima frazione è di marca locale, ma lo sbarramento alzato dal Mantova in prossimità dei 18 metri non facilità gli inserimenti e il “dai e vai” a favorire le conclusioni. Al 36’ ci prova dal limite Rocco e la sfera esce a fondo campo. Al 43’ Rocco gioca sul tempo e d’astuzia, fa centro in scivolata sul taglio dalla sinistra, ma l’assistente lo pesca in offside e il pareggio va in fumo. Squadre al riposo con il Mantova che prima di rientrare negli spogliatoi attende l’uscita dal campo dell’intero gruppo gialloblù.

Ripesa. Il Mantova va al sodo e al 3' sul calcio piazzato dalla sinistra, il "ponte" di Speziale assiste l'entrata in scivolata di Baldinini che a tre metri dalla linea di..meta alza oltre la traversa. Al 6' il gol del 2-0 virgiliano è frutto di un "buco" difensivo: l'impreparato Pramparo dà via libera a Riccò che piazza la puntata e sigla il 2-0. Il match per a capolista a questo punto è tutto in salita. Il Belluno prova a riscattare il gap ma col passare dei minuti esce la tenacia biancorossa. Al 17' mister Baldi opera tre avvincedamenti e 120" dopo manda in campo anche Piazza per un Quarzago dolorante. E' un Belluno che ritrova vigore e fiato. Al 20' punizione di Miniati, il pallone scende a fil di traversa e Lombardo deve avvitarsi e smanacciare in corner. Il cronometro scorre inesorabile e il Mantova forte del doppio vantaggio attira le iere del pubbico di casa che non sopporta la "melina" e la permissività dell'arbitro sui soccorsi dei sanitari ai giocatori ospiti e per due volte la sosta  ha superato i 3' di sospensione. In questi frangenti si è notata la mano leggera del fischietto faentino. In dieci uomini la copolista ha ben poche chance di recuperare il passivo e solo la buona volontà tiene viva la fiammella della speranza. Con sei/sette giocatori del Mantova allineati in prossimità dei dsedici metri, per i gialloblù il compito di sgreolare il "muro" biancorosso" diventa una chimera. I virgiliani essenziali e pratici svolgo il compitno richiesto da mr. Cioffi. La partita è segnata e lo testimonia al 42' il tiro fiacco e centrale di Miniati. Nel periodo del recupero un tiraccio di Petdji e il calcio di rigore di Corbanese ammorbidiscono una sconfitta evitabilissima.