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Campionati e Risultati: NAZIONALI REGIONALI    

Edizione provinciale di Treviso


Seconda. Koudougou manda in orbita il Fossalunga: 'Ma piedi per terra'

L'attaccante ha siglato una tripletta al San Floriano portando i suoi al comando solitario del girone Q. "Il mio idolo? Lukaku"

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Nella foto: Koudougou in azione.

Con la sua tripletta a San Floriano ha mandato in orbita il Fossalunga, proiettando gli arancioneri al comando solitario del girone Q di Seconda categoria a punteggio pieno. Lui è Sebastien Koudougou, “Seba” per gli amici. È nato nel 1996 a Tenkodogo, in Burkina Faso, ma da 7 anni vive in Italia, a Vedelago. Qui ha subito iniziato a giocare a calcio, facendo tutta la trafila dai Giovanissimi alla prima squadra del Fossalunga del presidente Mario Dal Santo, club nel quale ha sempre militato ad eccezione di una stagione in forza al San Floriano (quella di domenica scorsa è stata dunque una partita da ex). «Si tratta della mia prima tripletta in carriera: la dedico a tutti i compagni di squadra per l’incoraggiamento dato in questo periodo, e soprattutto a mister Bisetto che mi ha stimolato per avere ancora più grinta sottoporta», afferma Koudougou, autore di un gol anche nella sfida del Trofeo Veneto contro la Fulgor Trevignano. «In campo sarei più un esterno, ma mi sto adattando in questa posizione da vero attaccante. Punto molto sulla velocità e, nonostante l’altezza, preferisco giocare meglio coi piedi piuttosto che di testa. In ogni caso l’aspetto più importante non è il bottino personale, bensì il risultato della squadra: siamo al primo posto con 9 punti su 9 disponibili, non nascondiamo che l’obiettivo minimo sono i playoff, ma è meglio stare con i piedi per terra». Il giovane burkinabè ha studiato all’Ipsia di Castelfranco Veneto e lavora a San Martino di Lupari. È anche un esempio di buona integrazione: «Per ora mi sto trovando benissimo in Italia. Sono anche cattolico e quando posso vado in chiesa. Il calcio è la mia grande passione: da piccolo in Africa, quando giocavo con gli amici in strada, mi dicevano che ero bravo e che avrei dovuto iscrivermi in qualche squadra. L’ambizione è di poter giocare in una categoria superiore. Il mio idolo? Lukaku del Manchester United. A livello di nazionali tifo però per il Burkina Faso».

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  Scritto da Alberto Zamprogno il 29/09/2017
 

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