JR. Nazionali. Colpaccio del Campodarsego che viola il "Samassa"...
Vai alla galleriaNella foto: Andrè Scialla con i capitani. In maglia nera Nalesso autore della tripletta.
Liventina-Campodarsego 3-4
Liventina: Battistella, Barro, Akowua, Pastrello (21’ st Sarto), Battistin, De Luca 15’ st Trevisan), Ferri (48’ st Bragato), Pavan, Bagosi, Scantamburlo, Cassin (1’ st Costa)
In panchina: 12 Ronco, 15 Follador, 16 Diallo, 19 Levorato
Allenatore: Gianluca Rorato
Campodarsego: Brino, Agostini, Barina, Pasquali (37’ st Babbo), Barison, Bortolato, Brentan, Pistolato, Nalesso (16’ Casarin), Turetta (43’ st Bottura), Menale
In panchina: 12 Ballin, 13 Pinato, 15 Mattia Agostini, 17 Bolzonella, 19 Rizzolo
Allenatore: Josè La Cagnina
Arbitro: Andrè Scialla sez. aia di Vicenza
Assistenti: Jacopo Conte sez. di Treviso e Efrem Pantarotto sez di Portogruaro
Reti: 3’ pt Cassin, 32’, 39’ e 41’ pt Nalesso, 20’ st Turetta, 22’ st Ferri, 28’ st Costa
Note. Pomeriggio velato, temperatura di 10 gradi, terreno in buone condizioni, spettatori 200 circa. Ammoniti: Pistolato, Brino, Akouwa, Barina
Recupero: pt 2’ st 5’
Motta di Livenza. Nalesso, uno-due e tre…Con la tripletta realizzata dal capitano, il “Campo” ha violato il “Samassa” e riabilità una classifica che nelle ultime giornate aveva subito un forte rallentamento. Driblato l’ostacolo trevigiano, ora i ragazzi di mr. La Cagnina hanno da temere un Trento che non molla. Partita subito viva sulle sponde del Livenza. Al 3’ l’avvolgente azione di casa porta i bianco verdi a conquistare il primo corner della partita: sul traversone prevale lo stacco di Cassin che spalle alla porta, di nuca, infila Brino con una palombella indirizzata sul secondo palo. Al 7’ altra palla-gol in favore della Liventina: lo stacco di Cassin sul traversone dalla sinistra di Battistin, “spazzola” la traversale. Il “Campo” non c’è, palleggia con palese titubanza, raddoppia a singhiozzo e le punte verticali dei padroni di casa fanno male. Superato il quarto d’impasse, la capolista esce allo scoperto e spinta dal vento che spira alle spalle di Brino, la band di Josè La Cagnina fa valere la rapidità dei propri attaccanti e il cinismo del bomber Nalesso. Al 20’ il capitano nella prima proiezione di una certa cericolsità è anticipato dalla’uscita di Battistella. Al 22’ la pericolosità dei biancorossi (in maglia black) non si concretizza su un pallone sbucato tra una selva di gambe che l’avanzato Barison non riesce a deviare in gol. 1’ dopo Batistella si esibisce in bello stile nell’arginare il fendente dalla media distanza di Brentan. Sbanda vistosamente nelle retrovie la formazione di Rorato. Al 30’ la linea difensiva bianco-verde si apre sulla sinistra sull’affondo e il diagonale di Menale che centra la base del montante opposto. La supremazia tattica espressa dalla capolista da i suoi frutti al 32’ con il pareggio firmato con un tocco sotto da Nalesso. Sul fronte di casa viene meno la reazione di squadra e l’undici di Rorato si affida alla forza d’urto di Cassin. Al 35’ l’ala imbeccata in profondità punta Brino che gli esce incontro e neutralizza il pericolo di piede. Passano 4’ è Nalesso con grande astuzia si crea il varco sulla destra, osserva la posizione in uscita di Battistella e lo scavalca con un morbido lob che vale il g del sorpasso. Passano 120” è il tris è confezionato in due tocchi: lungo rilancio con i piedi di Brino, la traiettoria allungata dal vento è preda di Nalesso che uncina il cuoio, affronta Batistella e lo infila di precisione. La difesa bianco verde, dov’era?
Ripresa. Mister Rorato avvicenda Cassin (segnali preoccupanti all’adduttore), la Liventina sull’attendismo e l’eccessivo distacco tra le linee della capolista prende slancio, ma Brino non corre alcun pericolo e l’unico intervento al 14’ è una deviazione volante su azione d’angolo. A conferma della friabilità difensiva dei padroni di casa, al 20’ arriva il 4° gol: Menale sulla sguscia via tra i difensori come una anguilla, calcia in puntone sul primo palo dove il piede di Battistalla ribatte la conclusione: pallone sui piedi di Tarretta e la girata finisce nel sacco. Al 22’ la Liventina riduce il gap con un colpo di testa di Ferri sbucato sul secondo palo. E’ un gol che riaccende le speranze dei bianco-verdi. Al 28’ il gol di Costa in acrobazia (calcio d’angolo) è l’emblema del rilassamento manifestato dal “Campo” che si vede pressato in ogni angolo del manto erboso. La porta di Brino però, salvo qualche mischia che mette nel panico la retroguardia, non corre alcun pericolo.
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