L'Ambrosiana spezza la serie no. Pereira di rigore la risolleva
Vai alla galleriaNella foto: il rigore di Pereira che ha deciso l'incontro di Tamai.
Tamai-Ambrosiana 0-1
Tamai: Zonta***, Russian** (19’ st Deanna**), De Biasi*, Faloppa, Cudicio, Pignat, Acantara (31’ st Bezzo), Poletto***, Maccan, Giglio, Sellan (1’ sy Colombera)
In panchina: 12 Grubizza**, 13 Cramaro**, 15 Furlan, 16 Nadal***
Allenatore: Vinicio Bisioli
Ambrosiana: Cecchini, Dall’Agnola***, Zojzi*, Filippini, Giacomi**, Andreis, Ceretta, Lonardi***, Pereira, Ferrara, Testi (42’ st Zoppi****)
In panchina: 12 Chiesa****, 14 Righetti****, 15 Biasi***, 16 Rivic, 17 Paluzzano* 18 Marconi****, 19 Pietropoli
Allenatore: Tommaso Chiecchi (squalificato); in panchina: Matteo Girlanda
Arbitro: Andrea Bianchini sez. Perugia
Assistente n° 1: Fabio Torri sez. di Como
Assistente n°2: Davide Simone sez. di Gallarate
Reti: 33’ st Pereira su rigore
Note. Pomeriggio soleggiato, temperatura di 9 gradi, terreno un buone condizioni, spettatori 350 circa con sparuto seguito dalla Valpolicella.
Ammoniti: Poletto, Maccan, Ceretta, Testi
Espulso al 44’ st Faloppa
Recupero: pt 3’ st 3’
(**) under della partita: *’97, **’98, ***’99,****’00
Tamai di Brugnera. Partita a scacchi? No, una brutta espressione di calcio. Tamai e Ambrosiana, confusionarie, a sprazzi farfallone nel condurre l’azione e nella gestione del cuoio, nei primi 45’ di gioco hanno fatto vedere ben poco. Tanta l’approssimazione nel dare respiro all’azione, nell’affondare il triangolo sullo stretto, la sovrapposizione sulle corsie e il “dai e vai” quando c’era da picchiare per linee centrali. Un condensato di lacune che l’agonismo ha evidenziato nei ripetuti contatti. Ma al triplice fischio è l’ “Ambro” a festeggiare dopo 5 sconfitte filanti. A referto gara le scelte di Vinicio Bisioli optano per l’undici titolare con il centrale Colombera precauzionalmente in panchina. La risposta di Tomaso Chiecchi (in tribuna) condizionato nelle scelte dall’assenza per squalifica di Rebecca e dall’infortunio notturno di Rivic (dolore a un ginocchio), scompagina l’assetto della mediana. Al via del perugino Bianchini è il Tamai a prendere quota: bastano 22” a De Biasi per prendere la mira e sferrare un diagonale mancino, bello nell’esecuzione, ma lontano dai pali protetti da Cecchini. Le furie alimentano il forcing e al 3’ sul pallone fiondato nei sedici metri da De Biasi, la deviazione in acrobazia di Sellan scavalca Cecchin, ma il lob è troppo lento e l’estremo rossonero lo recupera in presa alle spalle. L’Ambrosiana mostra troppa lentezza nel riversare l’azione che sfocia sul movimento a uscire d Pereira o sulla staticità di Testi che eccede nell’individualismo. Al 15’ l’undici di Sant’Ambrogio si porta al tiro con Ferrara e la traiettoria indirizzata su Zonta è deviata a fondo campo. Un paio di assalti ospiti fanno capire che l’”Ambro” punta a fare risultato. Al 27’ una leggerezza (retropassaggio di De Biasi a Zonta) in area di casa, innesca il fiuto-gol di Pereira: la conclusione ravvicinata, in rotazione si rivela fiacca per la presa a terra del portiere biancorosso. La prima frazione si congeda sul nulla di fatto.
Nel secondo tempo il match offre una sorta di riscatto con due iniziali calci piazzati. All’11’ la pennellata di Giglio ombecca lo scatto nei sedici metri Maccan e la deviazione in spaccata entra in rete a fil di palo. Immediata è la segnalazione di Simonini (2° assistente) che sventola la posizione irregolare dell’attaccante tamaiota. Sul ribaltamento dell’azione il calcio franco lo conquista ai 20 metri l’Ambrosiana, ma l’esecuzione di Pereira s’infrange sulla barriera. Il Tamai manifesta una più lucida capacità nella spinta e il presidio della trequarti ospite costringe l’Ambrosiana ad arretrare il baricentro. Ma al 32’ il fattaccio che cambia il volto alla gara playout è il contatto De Biasi-Testi che l’arbitro Bianchini, bersagliato per gli interi 90’, punisce con la massima punizione. Sul dischetto 1’ dopo si porta Pereira e il piattone destro spiazza Zonta. La sfuriata finale non da frutti, il Tamai in almeno quattro occasioni cade nella trappola del’offside e la fretta di concludere a rete, innervosisce l’intera squadra che al 44’ si vede privata del capitano Faloppa reo di una reazione ravvisata dall’arbitro. L’Ambrosiana incassa così l’intera posta e una formazione veronese non lo faceva dal 23 aprile ‘17 (1-3 V. Vecomp).
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