Coppa Ita. Bertagno e Petdji sprecano dagli 11 metri. Vince il TN...
Vai alla galleriaItal-Lenti Belluno 1905-Trento ( 0-0 ) 2-4 dcr.
Ital-Lenti BL (4-4-2): Pozzato***, Pellicanò, Visentin**, Sommacal, Mosca (34’ st Miniati); Masoch, Petdji, Quarzago**, Bertagno; Corbanese, Marta Bettina*(15’ st Salvadego*)
In panchina: 12 Burigana***, 12 Burigana****, 13 Pedrini****, 14 Gava****, 15 Chiesa****, 16 Spencer*****, 17 Fiabane****, 20 Borgato***
Allenatore: Roberto Vecchiato
Trento (3-5-2): Russo; Romagna** (20’ st Cazzago**), Badjan, Kostadinovic; Sorbo (37’ st Zucchini), Selvatico (22’ st Bertaso*), Trevisan*** (22’ Furlan), Baronio**, Dragoni; Bertoldi (14’ st Bardelloni), Bosio
In panchina: 22 Conci***, 6 Scaglione, 17 Paoli, 23 Ferraglia
Allenatore: Claudio Rastelli
Arbitro: Simone Sfirro sez. di Reggio Emilia
Assistente n° 1: Alberto Amoroso sez. di Piacenza
Assistente n° 2: Lorenzo Concari sez. di Parma
Note. Pomeriggio uggioso, terreno acquitrinoso, temperatura di 18 gradi, spettatori 350 circa.
Ammoniti: Sorbo, Badian e Bertaso
Espulsi:
Recupero: pt 1’ st 4’
(*) under della gara: *’98, **’99, ***’00, ****’01, *****’02
Belluno. Esordio di coppa bagnato per l’Ital-Lenti di Roberto Vecchiato, oggi nei panni dell’ex contro il Trento. E’ un Belluno che a referto gara paga dazio per l’assenza di Dosso (infortunio), della punta Zigon con Miniati in panchina in fase di recupero fisico. Il tecnico gialloblù schiera dal 1’ l’ultimo innesto, il laterale Pellicanò, ex Venezia e AlbinoLeffe, nella linea a “quattro” con Visentin e Sommacal centrali. In mediana avanza Petdji (nelle amichevoli impiegato come regista di difesa) che completa il quadrilatero con Bertagno, Masoch e Quarzago. Sul fronte offensivo al fianco del “cobra” Corbanese va a posizionarsi Marta Bettina. Il Trento premiato dal successo per 2-1 nel turno preliminare conto il Santk Georgen, al Polisportivo mischia le carte e tiene in panca il mediano Furlan e il trequartista di fascia Bardelloni. Mister Rastelli nel 3-5-2 assegna la leadership difensiva a Kostadinovic in torno al quale ruotano Badian e Romagna a destra. Centrocampo folto con Selvatico con funzioni di play, Trevisan a destra, mentre in avanti Bertoldi, ex Levico, agisce sul centro-sinistra con Bosio più accentrato nel ruolo di boa.
Partita inizialmente comandata dal Belluno che sciorina un palleggio incisivo con palle filtranti che costringono la difesa trentina a dei recuperi affannosi. Al 10’ il primo campanello d’allarme (calcio franco dai 22 metri) suona per la porta di Russo. Il piazzato di Bertagno è centrale, di facile la presa del portiere gialloblù che si accartoccia sulla sfera. Gioca compatto il Belluno e con linee strette e una batteria di difesa elastica e tempestiva nell’accorciare sul centrocampo. E’ sempre l’undici Vecchiato a far la partita. Il Trento costretto a girare al largo ispira i propri cursori e si diletta al cross dalle linee laterali. Il Belluno invece va al sodo con puntate che s’incuneano nell’imbuto centrale e al 13’ la legnata da trenta metri di Quarzago è arginata a pugni chiusi da Russo che devia il pallone sulla sinistra. E’ sempre il Belluno a fare la partita davanti a un Trento slow-motion. Al 30’ i padroni di casa sciupano un’altra palla-gol: impeccabile e illuminata l’imbeccata di Petdji nel cuore dell’area per l’impatto al volo di Marta Marta Bettina che si vede ribattere la deviazione a rete da Russo; sul pallone che danza nei sedici metri è il “cobra” a catapultarsi in spaccata sul pallone, ma la deviazione oltrepassa la trasversale. Scampato il pericolo, il Trento che gestisce da par suo un gara d’attesa al 36’ si apre uno spiraglio sulla destra: Romagna lavora un buon pallone di fisico, centra basso in area di porta e la girata da sotto di Bosio “spazzola” la traversa. I ragazzi di Vecchiato, ballerini nell’occasione tornano protagonisti. E’ sempre Pedji a imperversare sula corsia di destra. Al 37’ il “colored” pennella il traversone nell’area di porta, Corbanese si stacca dalla marcatura, sale in cielo in controtempo, ma la capocciata schiacciata a terra esce fiacca…Nel finale di frazione l’undici dolomitico ha a disposizione un’altra occasione per colpire, ma Mosca salito a rimorchio dell’azione è in ritardo per colpire.
Ripresa. Nessun cambio alla ripresa del gioco. Il Belluno 1905 è subito propositivo e la linea di sbarramento del Trento si schiera “cinque”. Ma dopo 120” la partita alimenta il torpore. Il gioco ristagna a centrocampo, l’azione del Belluno con il baricentro basso, smarrisce l’inerzia e il Trento, senza offrire nulla di emozionante (due traversoni uncinati in presa plastica da Pozzato) si adagia al nulla di fatto. Nel frattempo dopo 27’ di noia, sul Polisportivo compare l’arcobaleno, una fascia di luce multicolore che non corrisponde alla prestazione del campo, inconcludente e sbiadita. Si lotta con volontà, ma lo sforzo fisico prolungato dei 22 annebbia le idee. Affiorano gli errori nel controllo di palla e nelle conclusioni; emblematico il tiraccio di Mosca con lo specchio dei pali a disposizione al 32’. Finale di gara e mister Vecchiato inserisce (il tecnico annusa calci di rigore?) per uno scampolo di gara Miniati che obbliga Pellicano a defilarsi sulla sinistra. Le vere emozioni nei 4’ del recupero. Al 48’ punizione arcuata e testa di Miniati, sulla traiettoria tagliata sul dischetto del rigore Corbanese attacca il cuoio e la deviazione sbatte sul palo; sulla respinta del legno si catapulta Petdji e la palla esce tra lo stupore del pubblico. Ma 1’ dopo sul ribaltamento del’azione il Trento attacca l’area di casa, per ben due volte la difesa dolomitica si oppone in maniera rocambolesca, al terzo tentativo di Dragoni (palombella indirizzata in porta) sulla linea a dare l’ultimo tocco è Bardelloni pescato in offside. Resta lo 0-0 e si va ai calci di rigore.
Bertagno inizia e manda oltre la traversa, Petdji si fa parare il rigore e Bardelloni, da ultimo firma il poker trentino.
Il Trento di mister Rastelli (poca cosa sul piano del gioco e dell'incisività sotto porta) accede al secondo turno.
Galleria fotografica