Le “bandiere” nel calcio si ammainano, ma non sbiadiscono... Le colonne, quelle armate, non si sgretolano. Claudio Sarzi, il “Capitano”, oltre 450 presenze da protagonista sul campo, uno che in passato ha vinto parecchio e indicato uomo della “vecchia guardia” è una colonna che non si arrende ai pasticci altrui. Sentirsi un peso in un club che per la prima volta l’ha scaricato dopo 25 anni di calcio ai massimi livelli regionali con 39 presenze da professionista alla Sambonifacese (8 le stagioni giocate con i colori rossoblù), è avvilente.  Nel calcio dilettanti i voltafaccia non fanno più rumore. Ma ci sono le eccezioni … E’ il cosi detto “esubero”, indispensabile nelle trattative d’ estate, che nel momento in cui la ruota non gira, diventa un “peso” privo di gratificazione e da scartare. Chi si è visto chiudere la porta è proprio il 35enne Claudio Sarzi, un “Over” di spessore, una persona squisita, un atleta professionale al 100/100, innamorato al proprio hobby, ragazzo di provata esperienza e capacità al quale il club scledense ha fatto capire che non serve alla causa.  Nel calcio che di rado riconosce l’impegno e l’attaccamento i colori sociali (8 anni alla “Sambo” sono il tesoretto costruito dal condottiero Sarzi e molti addetti ai lavori lo hanno dimenticato in fretta) questi valori sono oramai un optional. Capitan Sarzi l’ha presa male, ma non dispera. Il mercato invernale è alle porte e qualcuno di farà sentire presto, anche dall’ Eccellenza. A un uomo-spogliatoio, di rodata esperienza e di carisma, non si può negare l’attenzione. Una colonna che non intende sgretolarsi alle ingenuità altrui, che fa valere un curriculum di spessore. Sono i quattro anni trascorsi in due tempi al Montecchio Maggiore (serie D) e Eccellenza accumulando 112 presenze, intervallate dalla invidiabile militanza alla “Sambo” che dalla D l’ha proiettato alla C/2 inanellando 195 presenze. Nel suo curriculum la militanza all’ArziChiampo e la conquista della serie D nello spareggio tra le “piazzate “ della Coppa Italia (mitica la cavalcata contro Mori S. Stefano, Chions, Pro Settimo Eureka Torino e Ponsacco), una finale vinta sul S. Vito Catania. E poi non va dimenticato l’ennesimo alloro, il successo in campionato con la Provese di Paolo Beggio. Bastano i numeri di una carriera, con oltre 450 presenze attive, da capitano (con la “C” maiuscola) per assegnare a Claudio Sarzi il ruolo di leader, una posizione che ha dimostrato di saper sostenere nell’Olimpo del calcio regionale trovando invece nell’impatto con la Promozione, la sfiducia, un ostacolo che mai avrebbe immaginato. Gli interpreti di carisma dopo 25 anni di carriera non hanno motivo di abbassare gli occhi. Sarzi esce a testa alta da una “avventura”, pronto a ripartire!