Eccellenza: Tombolo Vigontina San Paolo deciso a rialzare la testa
Ultimo posto in classifica con soli 6 punti, uno in meno del Vittorio Veneto e due in meno della «nobile decaduta» Treviso.
In Eccellenza si conferma in salita il cammino del Tombolo Vigontina San Paolo, fanalino di coda del girone B con una sola vittoria e appena tre pareggi in dodici partite.
Il ko casalingo di ieri pomeriggio con l’Union Qdp ha messo a referto l’ottava sconfitta stagionale: un ruolino di marcia da invertire alla svelta, per risalire la classifica e abbandonare la zona-retrocessione.
«Ieri abbiamo disputato un’ottima prima ora di gioco – sostiene il tecnico Giuseppe Camparmò – Siamo stati sempre in gestione, pur creando poche occasioni da gol. Poi, com’era prevedibile vista la presenza di tre giocatori appena rientrati da lunghi infortuni, abbiamo perso un po’ di campo e l’Union Qdp ne ha approfittato, trovando la rete della vittoria nell’unico tiro in porta di tutta la gara, nato per di più da un innocuo traversone. Commettiamo una disattenzione a partita e, purtroppo, la paghiamo sistematicamente a caro prezzo. Stiamo comunque recuperando diversi giocatori importanti: la rosa è piuttosto ristretta e nelle ultime cinque partite abbiamo dovuto ricorrere a molti giovani del 2001 e del 2002, anche sette contemporaneamente. Fortunatamente sono molto bravi, ma è chiaro che per esperienza e muscoli hanno necessità di un po’ di vissuto, calcisticamente parlando».
L’ex allenatore di Mestrino e Marano prosegue la sua disamina con grande lucidità.
«Le prestazioni sono sempre state piuttosto buone, eccezion fatta per la prima mezzora con il Careni Pievigina. Con la società e il direttore stiamo cercando di aggiustare e allargare la rosa proprio per non mandare allo sbaraglio questi giovani di assoluto valore. Ci manca sempre poco per fare risultato, e ciò fa ben sperare in ottica futura. Sono queste le sfide e le esperienze che ti gratificano tanto, se riesci a portarle a casa. Da quando sono subentrato, ho capito che qui ci sono ragazzi con cui si può vincere la scommessa. Ai miei giocatori dico sempre che conosco un solo modo per uscire da simili situazioni: lavorare, lavorare e lavorare. Con fiducia in noi stessi e con il supporto della società».