Seconda E. La Virtus Plateolese non molla. Out anche il CSM...
Vai alla galleriaNella foto: l'arbitro Jabraoui sez. di Castelfranco V.to in campo nella gara di Piazzola.
La galleria: il rientrante Vendramini e mister Marcolongo.
Virtus Plateolese-Campo S. Martino 2-1
Virtus Plateolese: Vendramin, Leo Peruzzo** (12’ st Hait), Faccin, Shala, Renaldini, Ghirardello, Signori, Nicolò Sambugaro, Nico Peruzzo (25’ st Faggion), G. L. Barco (12’ st Mazzuoccolo, 49’ st Carli)), Savio
In panchina: 12 Drmac*, 14 Corradin, 16 Zaggia
Allenatore: Luciano Marcolongo
Campo S. Martino: Armanini, Mezzalira, Battilana, Zandegù, Zaramella (41’ st Formentin), Filoso, Santacroce, Bellotto (1’ st Badia), Rizzolo (23’ st Bison), Fraccaro, Zarantonello
In panchina: 12 De Lazzari, 13 Tonin, 15 Zanetto, 16 Ivan Barco
Allenatore: Luca Masiero
Arbitro: Abdelhakim Jabraoui sez. di Castelfranco Veneto
Reti: 22’ pt Nico Peruzzo, 25’ st Santacroce, 48’ st Mazzuoccolo
Note. Pomeriggio soleggiato, temperatura di 3 gradi, terreno in discrete condizioni, spettatori 180 circa (140 paganti)
Ammoniti: Shala, Barco, Signori, Zandegù, Filoso, Badia
Espulso al 11’ st Zandegù doppio giallo e Barco espulso dalla panchina
Recupero: pt 1’ st 4’
Piazzola. Che derby…Dal serrato campanilismo di confine, i 90’ di Piazzola promuovono i ragazzi di mr. Marcolongo decisi a non mollare la scia della capolista S. Lazzaro Serenissima. La partita seguita da una buona cornice di pubblico e giocata a viso aperto, non lesinando l’agonismo più verace. Virtus vigile in avvio, ma il trasporto agonistico non concede pausa e la reazione del “Campo” è tenace. L’undici di mr. Masiero ringhia su ogni pallone, ma nel reparto arretrato di casa coordinato dai richiami di Renaldini, gli attacchi frontali ospiti sono ben arginati dalla difesa di casa. Vendramin che torna a vestire il ruolo del titolare, sbriga il resto. Il Campo S. Martino che ha chiuso l’andata in apnea con un tris di gare (due in casa prive di gol) penalizzanti, fa valere l’ultima impennata a Quinto Vicentino, un successo che si allinea ai precedenti di Grumolo, Altair e Bassan Motta. Stante i valori tecnici delle avversarie, l’undici di mister Masiero è un antagonista da affrontare di petto. E’ un “Campo” che per qualità tecniche però patisce l’impatto con i team di vertice, ma questo è il derby e le motivazioni appiattiscono il divario. Apre bene la contesa l’undici di Marcolongo con un’incursione di Nico Peruzzo: l’imbeccata d Sambugaro smarca il centravanti che affronta di slancio i sedici metri e la puntata è arginata in corner. Le maglie molto compresse in prossimità dei sedici metri invitano la Plateolese a cercare la soluzione dalla media distanza e all’11’ è Sambugaro a fiondare la conclusione. Sono azioni di assaggio che al 22’ si concretizzano nel gol che sblocca il derby: lancio dalla trequarti per la progressione di Nico Peruzzo, il centravanti attacca lo spazio, infila la titubante disposizione della difesa ospite e incrocia il cuoio sul primo palo. Il “Campo” accusa il colpo sulla pressione esercitata con sapienza tattica dai padroni di casa.
Il riposo porta consiglio, mister Masiero riordina le idee e in avvio di secondo tempo il Campo S. Martino dà prova di coraggio. L’iniziativa sfocia sul fendente di Faccaro dai 25 metri e Vendramin in volo plastico si salva in corner. Si ripete al l’estremo di casa al 21’ sulla fucilata di Zarantonello e la deviazione in corner di Vendramin mette la giusta tranquillità al reparto. Sono però i segnali di un calo fisico che la Virtus accusa e la formazione ospite ne approfitta. Il pallino del gioco passa tra piedi del “Campo”. Al 25’ è la giocata balistica di Santacroce ( punizione nel “sette”) a ridestare dal torpore i ragazzi di Masiero. Ma la Virtus nel proprio bagaglio ha le armi per incutere timone. Mister Marcolongo nel finale di gara vede la squadra ritrovare la indispensabile lucidità e il senso pratico del gioco. Il crescendo di casa è tarpato dall’annullamento del gol a Savio (offside) sull’assist di Mazzuoccolo, che il Campo S. Martino subisce. E’ la mossa tattica e morale decisiva. Il chiavistello del match che nel frattempo registra l’infortunio (stiramento di Mazzuoccolo). Il bomber regge però fino all’over-time. E’ proprio il tempo di recupero a decidere la super-sfida. 48’: il pallone passa tra i piede del claudicante centravanti, questi spalle alla porta, da marpione dei sedici metri cerca appoggio sul diretto avversario, va in rotazione e la girata al fulmicotone entra dritta a fil di palo. Per la Virus è il giusto premio dei 90’ giocati sempre all’offensiva, ma il “Campo” a conti fatti deve recriminare per lo spazio di troppo concesso a un giocatore “zoppo”, ma letale…
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