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Campionati e Risultati: NAZIONALI REGIONALI    

Edizione provinciale di Treviso


Calcio S. Fior. I 50 anni di storia coronati con il Trofeo 'Provincia'

Sabato sera la festa rossonera con oltre 430 presenti. Tanti i capelli bianchi di allora...

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Il taglio della torta del 50° anniversario rossonero.

I 50 anni del Calcio S. Fior, osannati dal trofeo “Provincia”. Il calcio S. Fior sabato ha riunito il passato e presente del club rosso-nero. Un weekend magico, baciato dal bel tempo… Un anniversario con i fiocchi, tracciato da un programma che ha preso quota sul rettangolo verde del Comunale con un partecipato Triangolare allestito dalle “vecchie glorie”, una sfida dove i muscoli arrugginiti hanno retto a fatica all’impatto agonistico, ma il trasporto e la gioia di essere interpreti per una mezz’ora di una passione che ha segnato gli anni più belli, ha alleviato il dolore e le smorfie tracciate sui volti degli “Over”. Il resto il gran numero di presenti, oltre 430 presenze, l’ha trascorso sotto il capannone in un revival culinario di antica tradizione. Una serata magica, introdotta dall’attuale patron, Andrea Leiballi, che ha allineato oltre una mezza dozzina di presidenti dei 13 che si sono succeduti nei 50 anni del club. Ricordi proiettati ai presenti, grazie a un corredo fotografico delle varie squadre che hanno illuminato i ricordi dei presenti, protagonisti del passato, di una S.S. Sanfiorese che negli anni ha perso qualche pedina. Immagini indelebili di un percorso (la Sanfiorese nella stagione ‘81-’82 ha militato in Promozione) che ha rispolverato il nome del primo mister, il prof. Manzardo, ex ala dell’ Inter e della Pro Patria, un attaccante entrato nel guinnes del calcio nazionale per aver realizzato in serie A uno del gol più veloci della storia dopo 34” di gioco con la maglia biancoceleste dei bustocchi. L’annata giocata in 3^ categoria per la dirigenza rossonera rappresentò la fase dell’apprendistato. L’anno seguente il primo trionfo con il balzo in 2^ categoria. Stratosferico il bilancio di quei tempi con 17 vittorie e 3 pareggi. Cartoline che in seguito rievocano il successo del ’69-70 nella coppa “Carniato” vinta al “Gipo Viani” di Nervesa contro la Fulgor Trevignano. Il trofeo Veneto di allora sfumò nel 1972-73, nei memorabili 180’ giocati contro il S. Pietro in Volta. Una vittoria in casa per 2-1 e la sconfitta per 3-0 in Laguna con i minacciosi isolani che sganciarono dal molo il barcone del ritorno in terraferma. Una autentica odissea… Tra le note acute della serata a cui ha partecipato Salvo Sciuto il preparatore del Brescia fresco di serie A, il picco è stato l’inanellare i presidenti che si sono succeduti. Dal geometra Cipriani, all’ imprenditore del mobile Eros Antoniazzi, il passaggio di mano a Noè Zambon a cui è seguito il vulcanico Vezio Tonon. La vetrina ha poi messo in luce la gestione di Gigi Rosada, di Sergio Leiballi, di Silvano Barban, del verace “pizzaiolo” Corrado Somma, di Lucio Soldà, imprenditore calzaturiero e di Ivan Zanette che ha segnato lo stop dell’attività. A un certo punto il Calcio S. Fior si è eclissato. Dopo un quadriennio il club rossonero è ripartito dalle giovanili con alla presidenza il giovane Adriano Lot a cui è succeduto Massimo De Nardi fino all’attuale presidenza consolidata nel biennio da Andrea Leiballi con il club nuovamente attivo a 360° e l’allargamento del tessuto agonistico alla prima squadra. Un presidente vincente, appassionato, ma non fanatico, che al secondo anno di gestione ha alzato il Trofeo “Provincia”, un alloro che spalanca le porte sulla Seconda categoria. Oltre alle figure istituzionali e economiche, la serata non ha mancato di ricordare le gesta dei tanti capelli bianchi presenti tra i tavoli, che al secondo anno di attività spopolarono e centrarono la vittoria del campionato alla giuda di mister Gianni Varnier. Partendo dai portieri Bruno Dall’Anese (per oltre un decennio segretario del calcio Parma di Tanzi e poi Sacilese) e “Tony” Collodel. Una formazione granitica (si giocava in 11 senza sostituzioni) che reggeva con la tenacia di “Pelè” Visentin, Silvano Modolo, Aldo Pastre, Renato Della Libera, Maddalozzo e Mario Zambon. La mediana che “mordeva” era composta da Gianfranco Rossetto, Sergio Leiballi e Sonego, dai trequartisti Salimbeni e Zanin per toccare l’apice con il bomber di allora, il piede pesante,  il mitico “Tabacchi” Poser e l’attaccante di classe, Policardi. Tra fiumi di birra l’ultimo ciack la serata l’ha riservata alla formazione 2018-19, un lungo applauso che ha anticipato il taglio della torta.

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  Scritto da Flavio Cipriani il 27/05/2019
 

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