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Campionati e Risultati: NAZIONALI REGIONALI    

La serie D allo start di Coppa. Mister Zattarin illustra il campionato

Adriese e Delta Porto Tolle sopra tutti. La sorpresa? Chioggia e Este...

La serie D girone C vista da Gianluca Zattarin

Non c’è vacanza nei programmi agostani di Gianluca Zattarin, ex trainer di Este, Lentigione e Delta Porto Tolle. L’ex mister polesano in queste settimane di ritiri e di preparazione sul campo in cui i colleghi al comando della propria rosa contano di modellare in tempi brevi l’amalgama in proiezione del via al campionato, non si fa scappare occasione per documentarsi e di aggiornare il proprio bagaglio e la conoscenza dei tanti under che spaziano negli organici del calcio Triveneto. Di partite e squadre ne ha viste più di una e questo ci porta ad analizzare i valori del girone C a 20 squadre.  La Serie D ha fretta di guardare avanti, all’impatto con il campionato 2019-20. Prima però c’è l’esame di Coppa Italia (il turno di preliminare) un ottimo trampolino per le 13 formazioni del girone C impegnate domenica 18. Ma le gerarchie fornite dalla sessione estiva del calciomercato mettono sul piedestallo Adriese e Delta Porto Tolle. Sulla carta sono le più attrezzate del roster, ma dietro…

“Il valore tecnico delle due polesane è di assoluto spessore per la categoria. Se poi l’Adriese in queste ultime ore ha inserito nel proprio attacco anche Alessandro, il ruolo di favorita non glielo nega nessuno. Il Delta ha operato bene con Virdis, Raimondi e Pasi, oltre a Mortaro. Con l’inserimento di Garbini alle spalle, ha una valida garanzia. Un bel gruppo anche la formazione biancoceleste che vedo molto solida fisicamente”.

Nel ruolo di 3° incomodo più avversarie si candidano al ruolo di “rompi scatole”. Quali team potrebbero scompaginare la gerarchia?

“E’ normale citare le solite: Cjarlins Muzane, il Campodarsego e il Chioggia Sottomarina, queste ultime due potenziate con gli innesti di Calì, D’Appollonia e questo Gomez che conosceremo a breve. Il Chioggia è Giacomo Marangon. Se il suo estro resterà tale, penso che in Laguna si divertiranno puntando al playoff. Ma non ci sono solo queste tre. Io vedo in forte rilancio il Belluno che De Agostini saprà indirizzare con profitto. Non penso a un remake di difficoltà. Della Luparense si parla poco, ma questa è una squadra che ha esperienza e valori tecnici da esibire. E’ un campionato che sulla carta, tolte le prime due, sarà molto equilibrato”.

Nel prendere nota delle forze in campo, una sorpresa, dopo gli assolo di Union Feltre e Virtus Bolzano…

“Prendendo a campione l’ Union. Ripetersi per i bellunesi sarà difficile. Hanno cambiato parecchio e per ricostruire un ingranaggio oliato, ci vuole tempo. Direi invece che la sorpresa potrebbe arrivare dal Cjarlins senza dimenticare l’Este che ha molta esperienza in organico e giocatori navigati per la categoria come Pozza e Fracaro che rimpiazzerà Giusti. Non scorderei il Mestre, altra squadra costruita con raziocinio e giocatori in grado di emergere. Giocare al “Baracca” per i ragazzi di Zecchin sarà uno stimolo in più. Direi un Mestre da outsider a lungo termine”.

A tuo parere, le 20 squadre non sono troppe, con il Triveneto puntualmente sacrificato?

“Penso che la scelta del Dipartimento dell’Interregionale sia stata studiata in maniera approfondita vista la presenza delle cinque veronesi di confine. Saranno 38 gare di grande dispendio fisico e chi potrà contare su una rosa adeguata e…allargata, soffrirà meno, soprattutto nei turni infrasettimanali”.

C’è un lotto veronese che scalpita. Le quotazioni dicono Ambrosiana solida dietro con il blocco ex Virtus Vecomp, e Caldiero Terme temibile dalla trequarti in su…

“I primi hanno costruito un bel blocco-garanzia con N’Zè, Frinzi e Alba. Il Caldiero lo vedo più equilibrato perché oltre a al “rulo” Frretti e Santi, in fase offensiva conta su un Zerbato che alza la velocità e fa la differenza. E poi nelle retrovie non manca l’esperienza di Colman. Legnago, Vigasio e Villafranca sono da valutare dopo le prime gare perché il Triveneto è un girone che non dà respiro”.

Nella parte destra della classifica saranno in 10 a lottare…

“Fare nomi non è piacevole, ma in vedo competitivo il Chions con Acampora e Urbanetto, il Cartigliano ha mantenuto il blocco della passata stagione e l’amalgama conta. Come il timoniere, Alessandro Ferronato. Il Tamai ha cambiato parecchio. Come il S. Luigi e il rinnovato Montebelluna lo valuteremo nel corso del torneo, che ripeto, sarà molto equilibrato”.

La composizione del calendario, gli infortuni e le squalifiche, alla lunga potranno incidere?

“Un calendario ben assortito ti permette sicuramente di “respirare”, ma dipende dalla rosa che ogni mister ha a disposizione per ovviare magari agli infortuni di breve durata con i turni infrasettimanali. Determinante sarà quindi la rotazione nella fase calda del torneo dove emerge la stanchezza a prevale l’agonismo. Chi poi vorrà intensificare la stagione puntando alla coppa dovrà fare i conti con un ulteriore dispendio di energie.

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  Scritto da Flavio Cipriani il 12/08/2019
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