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Campionati e Risultati: NAZIONALI REGIONALI    

Eccellenza A '19-20. Michele Cherobin, ex Belfiorese, delinea le forze

Nella foto: mister Michele Cherobin ex trainer della Belfiorese.

Uscite di scena il Vigasio e il Caldiero Terme promosse in  serie D; Calidonense, S. Giovanni Lupatoto (due neofite) e la Piovese retrocesse in Promozione, l’Eccellenza A 2019-20 esalta la solidità del Montecchio Maggiore e la voracità di un Castelbaldo Masi deciso a bruciare le tappe e guardare tutti dall’alto. Dai sondaggi, il valore aggiunto ai piedi della Rocca di chiama Giovanni Guccione (ex Union Vis, Adriese e Caldiero Terme); sulla sponda della bassa padovana il club di patron Ottoboni risponde con l’ariete Cozzolino (ex Altovicentrino e Castelvetro) e un sontuoso rafforzamento affidato alla cura di mister Paolo Antonioli. A testare  le quotazioni delle squadre aspiranti al successo finale, alla griglia playoff non dimenticando che c’è un rovescio della medaglia, è Michele Cherobin (ex Caldiero Terme), lo scorso anno trainer alla Belfiorese, a fare il punto.

“Mi allineo a questo pronostico mettendo l’accento sul ruolo e l’ambizione dei vicentini che in questi due mesi hanno “fatto mercato”. Al timone c’è un nuovo mister, Girlanda,  e la squadra dopo un biennio indirizzato sui giovani (con mr. De Forni) ha cambiato pelle. E’ un Montecchio espressione di qualità, ma i biancorossi dovranno giocarsela con questa new-entry, il Castelbaldo, che già in Promozione contava di un organico di primo piano, in queste settimane impreziosito da arrivi di categoria superiore e tra questi,  una delle scelte più azzeccate è stato il portiere Berto (ex Campodarsego) che ho avuto tra pali nel torneo scorso a Belfiore”.

Due le favorite, ma quale o quali saranno gli undici da etichettare al ruolo di outsider con il mirino puntato al playoff?

“Il cerchio è ampio e lo faccio presente perché vivremo un torneo di grande equilibrio. Davanti a tutti metterei la Belfiorese che dispone di una buona mediana e di un attacco in grado di eccellere con Marchetti e Vesentini. Dal livellamento potrebbe emergere e confermarsi il Valgatara che ha un mister, Jody Ferrari, con idee chiare, un gruppo amalgamato e poi con “Leo” Aldrighetti in organico si può cambiare lo spartito di qualsiasi gara. Il “Valga” ha questa carta jolly da calare su prato verde. Parlando di uomini-gol anche il Borgoricco l’ha nelle proprie fila. Se Cappella si confermerà ai massimi livelli in un torneo che ribadisco, equilibrato, potrà dire la sua”.

Tra i club dell’Eccellenza della passata stagione, Pozzonovo e Arcella hanno ceduto parecchio. E’ possibile ricandidarle?

“Riproporsi ai vertici non sarà facile, ma il Pozzonovo e mister Sabbadin-una garanzia- conoscono alla perfezione il valori del girone. Le partenze di Mangeri e di Boudraa potrebbero pesare, ma chi è arrivato saprà rimpiazzare le uscite. L’Arcella ha maggiormente dato fondo al rinnovamento, ma il diesse Ceccato è in grado di pescare l’uomo che fa la differenza”.

Del lotto veronese, il Garda si fa preferire; Sona calcio, Team S. Lucia e S. Martino Speme dovranno sudare la permanenza?

“Alzerei le quotazioni e il valore del Sona (si è privato di Pereira e Dos Santos) che ha in mister Brentegani un autentico stratega. A Bardolino fece un ottimo lavoro, al Sona potrebbe ripeterlo. Il Team S. Lucia ogni anno parte tra la sfiducia di tutti, sa soffrire, lo fa con i giovani e da 11 stagioni  lì a combattere. Lo Speme potrebbe trasformarsi nella “ics” del playoff. Mister “Pippo”Damini  da anni frequenta il torneo e un pizzico di qualità nel suo lavoro l’ha puntualmente fatto valere in funzione del gioco di squadra. La sorpresa della prossima stagione potrebbe arrivare proprio da S. Martino e ci metto anche il Garda considerato l’organico medio altro che Corghi ha in rosa”.

Nel girone A spirerà il vento da Est. Giorgione 2000, Godigese e Camisano, le ultime due neopromosse.

“Sono formazioni sconosciute, da decifrare alla giornata. I castellani arrivano da una buona stagione nel girone B e con Visinoni, se tornerà quello di Mogliano, sarà un avversario da prendere con le pinze. Sulle due matricole  peserà il salto di categoria, un calcio più fisico e il calendario in avvio, che abbina alle “ripescate” (vedi la Godigese) le squadre più accreditare del torneo”.

Camisano e Albignasego si ripresentano in Eccellenza dopo 10 e 11 stagioni di lontananza: è un segnale che c’è uno scadimento dei valori in alto, nei club di tradizione?

“A mio parere sono segnali di crescita, di cambiamento. E’ un calcio che si sviluppa per cicli, le novità dai centri minori sono l’immagine dell’entusiasmo, di una ritrovata forza economica e di passione sanguinea che un quei siti divampa. Lo testimonia un’altra realtà, il Castelbaldo”.

Anche nel girone A, emergere per le matricole è davvero dura. Calidonense e S. Giovanni Lupatoto hanno repentinamente invertito la rotta. C’è una spiegazione?

“C’è uno scalino, enorme…E’ il dazio dell’Eccellenza. L’ho affrontata per due anni da neopromosso e mi sono reso conto, soffrendo a lungo, quando sia dura stare a galla. Per competere e non farsi stritolare al primo impatto, bisogna attrezzasi con giocatori di categoria…

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  Scritto da Flavio Cipriani il 13/08/2019
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