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Campionati e Risultati: NAZIONALI REGIONALI    

Eccellenza B. Albino Piovesan mette a fuoco i valori del girone B

Nella foto: Albino Piovesan ex trainer di Lia Piave, Opitergina e Real Martellago.

L’Eccellenza a 16 club, un sollievo… Nel girone B è puntualmente il blocco trevigiano a farla da padrone. Dodici mesi fa con le 17 squadre allo start, la Marca spopolava allineando di 10 club (Treviso in passato ne ha messi in riga anche 11…). La stagione prossima a partire, ne porta su blocchi nove, un pedaggio dettato delle sciagurate retrocessioni di Nervesa e Treviso. L’incremento lo manifesta l’area veneziana rafforzata dal declassamento del Sandonà e le concomitante scalate extra-season di Rob./Salzano e Spinea 1966.

Sei team (tanti erano nel 2011-’12 con Favaro 1948, Dolo RB, Clodiense, Gruaro, Miranese e Edo Mestre) con la bellunese S. Giorgio/Sedico a rappresentare il versante montano. Nel tracciare un consuntivo e gli esiti finali delle precedenti 10 edizioni, i “trevisani” per cinque primavere hanno esultato sul gradino più alto del podio con i vessilli di Opitergina, Vittorio Veneto, Union Pro MP, Careni/Pievigina, un quadro completato nella stagione ’16-‘17 dalla promozione nell’Interregionale della Liventina.

Annate intervallate dai successi di Delta Porto Tolle ‘10/11, Clodiense/Chioggia, Campodarsego ’14/’15  e da ultime da Sandonà e dalla Luparense fresca di serie D. Tra le new-entry spicca la presenza dell’ ASD Montello che nel massimo torneo dilettanti regionale vi ha militato dal ’90 (in panchina c’era mr. Pavan) fino al 1999, l’anno del commiato e la retrocessione (al timone del team biancoceleste c’era Rumiz). Nuove sull’Olimpo veneto lo Spinea 1966 e Rob./Salzano. Tra le curiosità d’eccellenza vanno menzionate le 14 presenze consecutive del Lia Piave, le 12 dell’ Union QDP, ex Ardita Moriago, le 9 dell’Istrana e le 6 del S. Giorgio/Sedico.

Voce al nostro interlocutore, Albino Piovesan, ex mr. del Real Martellago.

Dai primi sondaggi Portogruaro e Sandonà si spartiscono la credibilità degli addetti ai lavori…

“Indicativamente mi allineo, ma non tralascerei il Portomansuè che ha investito parecchio. A bocce ferme il girone B che ho vissuto in prima persona, sarà più equilibrato dello scorso. Non vedo in questa edizione la Luparense o il Mestre di turno, squadre fuori portata. Il Lia Piave ci ha provato a lungo a tenere il passo, ma la resa è stata inevitabile”.

L’arco trevigiano ha le sue frecce appuntite nelle outsider Portomansuè e Lia Piave; ci sono però anche Calvi Noale e S.G.S da tenere d’occhio…

“Sono realtà che l’ Eccellenza conta di veder esplodere. Il Lia forse dipenderà dai numeri (i gol…) che snocciolerà Furlan, ma sulla mediana la partenza di Tiberio Granati ha lasciato un vuoto. A mio parere l’undici di Tossani non l’ha colmato. Il Noale di “Teo” Vianello darà filo da torcere, l’ingranaggio è ben oliato per un avvio deciso; i bellunesi hanno cambiato parecchio, ma le uscite di 7/11 del gruppo titolare, soprattutto all’attacco (Marcolini, Radrezza e Bez, un peso tecnico di 40 gol), sono perdite pesanti. C’è fiducia sul valore tecnico dei due stranieri Lucena (centrocampista) e Cazzavillan (bomber), ma questi dovranno dimostrare di essere in grado di fare la differenza. Il mister oltretutto è nuovo del girone B, un torneo che offre pochissimi margini alla riflessione”.

A questo poker in lotta per il playoff, chi potremmo aggiungere?

“Vedo bene il Careni/Pievigina che ha una difesa tosta con Allegretti e Brustolon, un mediano, Scarabel, in grado di farsi sentire con i gol e tanti giovani che hanno maturato esperienza. Sono curioso di rivedere Dell’Andrea lontano dalla Calvi...”.

Nella pancia del gruppo, in una morsa d’equilibrio ci sarà da soffrire per scansare il playout. Union Pro, Liventina, Real Martellago, Istrana, Vittorio Veneto e Union QDP, sono troppe?

“Sicuramente si. La Liventina se troverà i giusti equilibri è da fascia playoff. Gli under sono affidabili, la vecchia guardia è di qualità e il mister ha un grosso bagaglio di esperienza per guidarli. L’Union Pro priva dei gol di Volpato forse non si ripeterà, ma parte da una base consolidata e mister Gionco lo ritengo molto preparato. Di questo team apprezzo la coerenza nel sostenere il progetto-giovani e i risultati del lavoro alla base, si vedono. Sul lato di destra della classifica, l’Istrana la considero un gradino sopra a Vittorio Veneto (difesa da puntellare…), all’ Union QDP che si è fatto scappare alcune pedine cardine e al Martellago che nel settore avanzato manca di un risolutore”.

Restano le matricole: Rob./Salzano, Spinea 1966 e Montello. Hanno valori tecnici mettersi a riparo?

“Un plauso lo merita il Montello e il diesse Casagrande che in una decina di giorni hanno saputo rimettersi in…piedi. Un lasso di tempo fatale e lo testimonia la perdita di due perni come Gagno e Furlanetto. Sono convito che Marco Marchetti dall’altro della sua decennale esperienza in categoria traghetterà la squadra al molo salvezza. La Robeganese/Salzano e lo Spinea hanno i numeri per restare a galla e nei due organici c’è tanta qualità che il campo saprà ribadire. I primi hanno vinto la coppa e poi c’è l’esperienza del diesse Corrado Dal Bianco a sostenerli; lo Spinea nel girone C ha fatto il vuoto nella corsa al playoff, un segnale che il gruppo c’è e non mancano i solisti in grado di legittimare le aspettative”.

Intrigante si presenta la lotta per la leadership dei cannonieri. Furlan dopo i 24 centri della passata stagione, lo vedi ancora leader?

“Federico se non incapperà in qualche raffreddore e la dea bendata non gli volterà le spalle, ha la forza e i mezzi per confermarsi il cannoniere principe”.

I pretendenti però sono agguerriti: Maccan, Gnago, Mangeri, Di Giuseppe, Cacciavillan e Bidogia, i bomber da doppia cifra, chi dovrà temere?

“Direi che Gnago (e non calcia i rigori…) è il serio candidato a insidiargli la leadership. Gli altri aspiranti in un girone tosto e agonisticamente fisico potrebbero incontrare più difficoltà nell’attaccare quota 20…”.

Curiosità…

Nelle ultime 10 edizioni, esclusi i due tornei i sovrannumero vinti dall’ Opitergina 60 e l’ultimo dalla Luparense, la forbice primato è oscillata tra i 70 punti inanellati da Delta Porto Tolle e Calvi Noale ai 52 del fanalino Careni/Pievigina. Quale potrebbe essere la quota per agganciare la D?

“Confermando l’ idea di un girone B molto equilibrato e compresso, indico la quota top sui 63/65 punti”.

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  Scritto da Flavio Cipriani il 15/08/2019
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