Il Città di Paese non smette di stupire: "Tanto lavoro alle spalle"
La squadra di Cavarzerani è la rivelazione del girone H di Prima categoria. Il punto della situazione con il mister e il team manager Riccardo Ceolin
Vai alla galleriaNella foto: Cavarzerani (a sinistra) e Ceolin (a destra).
Ogni campionato ha la sua outsider. Nel girone H di Prima categoria questo ruolo se l’è aggiudicato il Città di Paese, quarto in classifica e in corsa per i playoff. Lavoro e programmazione gli elementi vincenti, come racconta il team manager Riccardo Ceolin, che ha costruito la squadra insieme ai presidenti Angelo Baldissera e Tiziano Biondo, e al mister “Tita” Cavarzerani.
“Abbiamo chiuso lo scorso campionato il 28 aprile con la salvezza a Bibione. Il giorno dopo eravamo già operativi per preparare la nuova stagione, facendo scelte ponderate senza perdere tempo. Una salvezza tranquilla è stata l’obiettivo di partenza, con eventuale vista sui playoff. L’importante è non soffrire come nella passata stagione, quando siamo rimasti in angoscia fino alla fine per evitare i playout. Abbiamo già eguagliato i 31 punti del 2018/2019. Ora ci sono altre motivazioni, il gruppo sta andando alla grande: non avrebbe senso spegnere il motore. Speriamo di toglierci ulteriori soddisfazioni”.
“Nel prossimo turno affrontiamo il Pramaggiore, formazione che in avvio figurava tra le favorite”, prosegue Ceolin, “Dando uno sguardo in generale al girone H di Prima categoria, sembra che la capolista Julia Sagittaria abbia una marcia in più rispetto alle altre, visto il mercato invernale. Anche il Ponte Crepaldo Eraclea è una buona squadra, come pure lo Zero Branco, che da un paio d’anni sta cercando di salire, a testimonianza che non è facile. Siamo contenti di quanto finora raccolto, è il frutto del lavoro della società, dei ragazzi e del mister che stanno facendo molto bene negli allenamenti”.
Gli fa eco l’allenatore Cavarzerani: “In estate si è lavorato molto, in modo da allestire una squadra competitiva per una salvezza tranquilla. Le cose stanno andando bene, l’obiettivo dei 40 punti è vicino. Ormai ci possiamo preoccupare un po’ meno di chi sta sotto in classifica, guardando di più chi sta davanti. Poi quello che arriva, lo prendiamo. Scendiamo in campo sereni, con la consapevolezza che ce la possiamo giocare con tutti per una posizione di prestigio. Rispetto alle prime tre giornate di andata abbiamo raccolto un punto in più”.
“Nel mercato di dicembre non siamo intervenuti poiché la rosa è già competitiva. Ogni domenica mi trovo infatti in grossa difficoltà: tutti i ragazzi meriterebbero di giocare. L’acquisto di altri giocatori mi avrebbe creato ulteriori difficoltà da questo punto di vista. Più della metà del gruppo proviene dal nostro settore giovanile. Io sono qui da 7 anni, di cui 6 alla Juniores: quindi li ho avuti quasi tutti, li conosco bene e loro conoscono me. Ciò può essere un vantaggio, e il merito è della società che intende far crescere i giovani, promuovendoli in prima squadra. Inoltre possiamo contare su un buon impianto in cui allenarci e giocare”, conclude il tecnico.