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Campionati e Risultati: NAZIONALI REGIONALI    

Juniores Nazionali: Pordenone, 2-1 alla Virtus Vecomp ed e' fuga...!

Nella foto il proiettile-gol di Infanti (Pordenone)

Pordenone-Virtus Vecomp Verona 2-1

Pordenone: Facchin, Da Frè, Cauz, Baldassi (33’ st Soncin), Mazzacco, Tulissi, Bardus (20’ st Plotnikov), Infanti, Sakajeva, Cons (39’ st Pighin), Costa.

A disposizione: 12 Dalla Bona, 13 Carlon, 15 Macripò, 17 Isteri.

Allenatore: Alessandro De Poli

Virtus Vecomp Verona: Pollini, Conca, Lipizer, Bragastini, Gomis, Poli, Mazzi, Polinari (22’ st Zapaci), Nuccio, Ciccone, Filippi (16’ st Mustafaj)

A disposizione: 12 Beqiri, 13 Ferrandino, 14 Pellegrini.

Allenatore: Massimiliano Canovo

Arbitro: Valeri sez. aia di Maniago

Reti: 6’ pt Nuccio, 44’ pt Baldassi, 8’ st Infanti

Note. Pomeriggio soleggiato, temperatura di 16 gradi, terreno in buone condizioni, spettatori 150 circa. Ammoniti: Sakajeva, Mazzi, Gomis

Espulso al 36’ st Sakajeva per doppia ammonizione

Recupero: pr 1’ st 4’

Villanova di Pordenone. Pordenone, è la fuga buona. Stoppata la rincorsa della Vecomp cacciata a -7, ora èla Sambonifacese (-5) vittoriosa a Sacile a tenere nel mirino i nero-verdi di “Ale” De Poli. Adrenalina a mille al Centro Sportivo “Bruno De Marchi” nel big-match del girone C del campionato Nazionale Juniores. I veronesi arrivati sulle sponde del Noncello si giocano una buona fetta delle ambizioni primato e nella prima frazione l’undici di mister Canovo ha fatto valere una maggiore velocità, una spiccata pericolosità nei venti metri finali e tanto carattere... Ma alla distanza, e soprattutto dopo il gol di Infanti scaturito da una calcio franco finalizzato all’incrocio del pali da una superba staffilata,la Vecomp ha evidenziato un calo atletico e si è lacerata. Ciccone, il trascinatore, una vera spina tra le due linee della difesa di casa non ha più espresso il dinamismo dei primi 45’ e i compagni nemmeno hanno saputo muoversi a dovere e favorire le sue intelligenti aperture e le insidiose palle filtranti che hanno messo a dura prova l’encomiabile Tulissi e l’implacabile Baldassi, il migliore in campo con il compagno di reparto Cauz.      

Privo di Ceolin (squalificato) e Dose infortunato, mister “Ale” De Poli, aggiusta la mediana con Baldassi, avanza il raggio dell’azione di Infanti e sulla sinistra piazza Costa.La Vecompsi schiera con il consueto 11.

Al 6’ la formazione di Max Canovo passa: dall’angolo Ciccone, il migliore dei suoi scodella un lungo traversone sul secondo palo, Facchin non azzarda l’uscita in acrobazia, la difesa si apre, non s’avvede dell’entrata alle spalle di Nuccio che di piena fronte schiaccia il pallone alle spalle del portiere nero-verde. E’ un brutto segnale per la capolista che va nel “pallone”. La difesa sulle puntate ospiti palesa parecchia incertezza nel fraseggio e negli appoggi nel far defluire il gioco. In questa lingua di terreno è Ciccone a fare il bello e cattivo tempo. La mezzala, in continuo movimento, recupera una mezza dozzina di palloni “sporchi” che serve deliziosamente  ai compagni in entrata. I rosso-blù nel primo quarto d’ora recitano da protagonisti e il Pordenone annaspa. Per due volte la porta di Facchin è baciata dalla fortuna e dall’imprecisione dei cecchini ospiti, molto frenetici nell’affacciarsi al tiro dalla media distanza o nel dosare il cross a centro area..

Al 19’ la Vecomp, proprio su una legnata dai 30 metri di Mazzi, costringe Facchin a lanciarsi in uscita a pugni uniti per frenare lo slancio di Nuccio. Assai irrequieto il centravanti nel corso del match. E’ un buon momento per i veronesi che al 22’ soffiamo palla in pressing a Da Frè: Filippi vola lungo l’out, scivola via alla chiusura di Tulissi, rientra, e di interno destro a giro impegna Facchin lanciato in volo; il portiere con la mano di richiamo sventa il pericolo. Il Pordenone stenta ad accorciare le distanze, Infanti nel mezzo è spesso superato dalla velocità del pallone e i ramarri non riescono a fare filtro. Al 25’ si vede Sakajeva, ma la conclusione dal limite risulta fiacca. La capolista gioca a sprazzi ma quando affonda riesce a inquadrare la porta. Al 35’ i nero-verdi hanno l’occasione per impattare le sorti del match: superbo cambio di settore di Infanti che dalla destra pesca sul taglio Bardus, l’ala converge, esagera in un doppio dribbling, è costretto a uscire e in torsione la rasoiata a filo d’erba è di facile presa per Pollini. Nel finale di tempo botta c’è una bellissimo risposta e risposta. Al 44’ il Pordenone pareggia: Sakajeva servito sulla lunetta dell’area di rigore cerca spazio per la conclusione, finta il tiro, sbilancia il proprio avversario e con un intelligente “scavino” assiste l’entrata alle spalle di  Baldassi che all’altezza del dischetto con un certosino destro al volo, fulmina il portiere.La Vecomp assorbe immediatamente e al 46’ i rossoblù mancano il raddoppio con Mazzi: l’ala sulla linea dei sedici metri spalle alla lavora un pallone di forza, vince il corpo a corpo con il diretto avversario, evita il raddoppio di marcatura, ma nel battere a rete con il corpo all’indietro, indirizza il pallone oltre la trasversale. 

Si va al riposo sull’1-1, un risultato che il Pordenone agguanta con caparbietà e senso pratico.

Nella ripresa, nella parte iniziale ci si attende il forcing ospite, ma è il Pordenone a svettare. All’8’ è micidiale il piazzato di Infanti: dai 22 metri la mezzala che ha nel piede destro tanto propellente, con un proiettile supera la barriera e indirizza il cuoio all’incrocio del pali rendendo vano il volo sulla destra di Pollini. Il gol ha l’effetto di un uppercut nei ragazzi di Canovo. In campo (abbastanza molle) cresce il nervosismo, ogni contatto innesca scintille e l’arbitro Valeri, assai permissivo, mostra poco polso. Passano i minuti, il ritmo cala e le squadre evidenziano la fatica e il nervosismo. Il Pordenone tutto votato sulla difensiva regge bene la reazione veronese e ribatte in contropiede con un Sakajeva abulico e irrequieto. Al 19’ l’attaccante albanese si rende pericoloso con un destro che lambisce il palo alla destra di Pollini. Il volume di gioco espresso dalla Virtus non si materializza in alcun pericolo e alla lunga affiora lo scoramento nei ragazzi di Canovo. Superata la mezzora, al centro del campo Sakajeva e Gomis, un duello rusticano per tutto l’incontro, entrano in collisione, l’arbitro annota la reazione del centravanti che finisce sotto la doccia per il doppio giallo. In dieci la capolista arretra al limite dell’area, raddoppia le forze ma alcuni suoi interpreti mostrano i segni della fatica e accusano i crampi. Emerge però la forza di volontà nel Pordenone, la squadra resta compatta e resiste fino all’ultimo. Nel 3’ del recupero l’ultimo pericolo è di marca ospite: Nuccio con un abile aggiramento si vede servito il pallone sul mancino, ma la conclusione ravvicinata è arpionata a terra da Facchin. A fine gara si assiste a qualche scaramuccia di ribellione sedata dalla saggezza dei dirigenti.       

Fla. Cip. www.venetogol.it

 

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  Scritto da Flavio Cipriani il 17/11/2012
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