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Edizione provinciale di Belluno


INTERVISTA a NICOLA FAGHERAZZI, "LA SARACINESCA DELLA CONCA"..

Di la della valle, ma vicino alla mia nuova residenza da “cuc”, c'è un paesino sperduto tra la Pedemontana dell'Alpago. A Irrighe di Chies d'Alpago vive un giovane portiere a cui da tre stagioni è affidata la porta dell'Alpago. Classe 1992, fisico prestante, tanta volontà e dedizione, Nicola Fagherazzi è la saracinesca del futuro. Tra tutti i portieri emergenti è forse il più forte e nella categoria non ha rivali. "Fage" perde il treno con destinazione Cittadella da giovanissimo; passato poi per la San Giorgio quattro stagioni fa ad affiancare un inamovibile “Caio” Antole, Nicola matura in maniera esponenziale e ritorna “a casa”, in casacca gialloverde, laddove la maglia numero 1 è oggi tutta sua. Giovane, ma con una personalità andata in crescendo nelle ultime due stagioni, figlio di papà “Pino” Fagherazzi, e di mamma Antonella, Nicola è impiegato alla Scarpis di Ponte Nelle Alpi. Appassionato di bicicletta nel tempo libero lontano dal lavoro e dalle “fatiche” di mister D'Incà, ringrazio Nicola per questa intervista.

E’ il mio primo articolo per VENETOGOL e, come tale, non potevo che partire da un vero n° 1; il futuro è tutto suo!

Ciao Nicola, come stai? In un noto social network hai posato con un cartello “Malaga”. Ti eri perso o era una complicata scampagnata festiva con i ragazzi dell'Alpago?
Ciao mattia, tutto ok dai grazie, tornato operativo dopo le ferie. Comunque si agli inizi di luglio sono andato assieme a 5 miei compagni di squadra a fare la classica ‘’gita di fine anno’’ nella famosa città spagnola. 4 giorni trascorsi tra caldo, sole, mare,….. e anche un po’ di festa!!!

Domanda di mercato. Hai avuto altre richieste quest'estate prima di riconfermarti in maglia “pagota”?
Se devo essere sincero no o almeno niente di serio. Qualche chiacchera da bar, ma niente di ufficiale.

Nuovo mister per l'Alpago. Che allenatore è Nicola D'Incà alla sua prima esperienza in panchina?
Dopo una settimana di preparazione non è facilissimo risponderti. Certamente in questa prima settimana, nella quale ci ha fatto faticare parecchio, ho avuto buonissime impressioni. Ha giocato per anni tra Eccellenza e serie D, quindi avrà molte cose da insegnarci, Inoltre, da molti anni gioca in Alpago e conosce bene tutto il gruppo, soprattutto i più ‘’vecchi’ . Sicuramente alla prima esperienza non sarà facile, dovremmo essere bravi anche  noi giocatori a facilitare il suo lavoro, ma io sono fiducioso. 

Parliamo di te. Che portiere era Nicola Fagherazzi tre anni orsono e che portiere sei oggi? La differenza, almeno da parte mia, pare notevole...
Difficile giudicare se stessi, ma quello che posso dire è che sicuramente mi sento cambiato. Ho giocato parecchie partite in questi due anni e sicuramente questo mi è servito ad aumentare la mia sicurezza e consapevolezza nei miei mezzi. Per questo devo ringraziare mister e compagni che mi hanno sempre dato fiducia, soprattutto dopo partite in cui ho fatto anche perdere dei punti alla mia squadra. Certamente devo ancora migliorare sotto molti punti di vista, soprattutto quello della concentrazione in partita.

La domanda che non volevi. Voci mi dicono di te che è passato un treno per Cittadella, verità? E se si, cosa ti ha bloccato da tale lusinga?
Bella domanda! Nell’estate del 2009 avevo avuto questa richiesta di andare a giocare con la Primavera della squadra padovana. Che mi ha bloccato, se devo essere sincero, non lo so neanch’io. Forse la poca voglia di lasciare casa, amici e compagni che avevo quassù, e forse anche la paura di andare giù e poi dopo un anno, tornare già a casa. Se tornassi indietro non so come mi comporterei…. Però alla fine, sono lo stesso felice così.

Cos'è per te la maglia dell'Alpago?
La maglia dell’Alpago è importantissima per una serie di motivi. Innanzitutto perchè è la maglia della zona in cui abito e già questo è motivo di orgoglio. Poi per il magnifico gruppo; probabilmente il fattore più forte all’interno della nostra squadra. Infine, perché è la maglia che ho sempre indossato da quando ho iniziato a giocare con i pulcini, a parte una stagione magnifica a Libano dove mi sono sempre trovato benissimo.

Ormai da parecchi anni l'Alpago “vivacchia” in Prima Categoria, senza sussulti particolari. Scelta societaria   o cos'altro? Che servirebbe alla squadra per raggiungere il campionato di Promozione?
In questi ultimi due anni, sia noi giocatori, sia la società ci eravamo prefissati di arrivare ai play off. Due anni fa ci siamo riusciti, ma siamo stati eliminati al secondo turno dall’ SP Calcio, in una partita rocambolesca. Lo scorso anno invece, partiti malissimo, a metà anno ci siamo un attimo ripresi, finendo però la stagione in malo modo. L’undicesimo posto è stato l’epilogo di una stagione sotto tutti i punti di vista da dimenticare, che speriamo possa servirci in futuro a non commettere più certi errori. Raggiungere il campionato di Promozione è un’ardua impresa, però con l’impegno da parte di tutti, la concentrazione, la voglia domenica dopo domenica, a mio avviso potremmo toglierci parecchie soddisfazioni.

Quali obiettivi si è fissato l'Alpago per questa stagione?
L’importante, secondo me, è raggiungere il prima possibile i 40 punti. Certamente entrare nei play off sarebbe una grandissima gioia.

Zt, Limana, Plavis e Cavarzano saranno le Vostre rivali bellunesi. Chi secondo te a Maggio sarà piazzata meglio rispetto alle altre bellunesi?

Domanda scomoda. Ho seguito parecchio le vicende di mercato  delle nostre cugine bellunesi. Il Cavarzano è una squadra giovane e dinamica, che ha fatto acquisti importanti nelle zone chiave del campo. Lo stesso per la Zt che, si è rafforzata moltissimo, acquistando giocatori di categoria superiore ( forse la bellunese che ha fatto un miglior mercato). La Plavis ha mantenuto per buona parte, il gruppo che ha fatto benissimo gli ultimi due anni. Del Limana neopromosso non so molto, ma con il gruppo che ha stravinto la Seconda categoria, ha tutte le carte in regola per fare una buona stagione. Sbilanciandomi, metto la Plavis come migliore tra le altre bellunesi a Maggio, ma la vera rivelazione secondo me sarà la Zt. Faccio un grosso bocca in lupo a tutte e quattro.      

Chi è il giocatore più forte dell'Alpago? Il più estroso? E il più festaiolo?
Difficile sbilanciarsi sui propri compagni di squadra. Comunque il più forte attualmente è Massimiliano Sperti, con lui in difesa mi sento tranquillo. Cenno di merito anche al bomber Mattia D’Alpaos (a cui auguro di tornare il prima possibile a giocare e segnare dopo l’infortunio), un giocatore devastante in area di rigore. Il giocatore più estroso ,dentro e fuori il terreno di gioco, è senza ombra di dubbio Frank Fullin. Il gol a Sedico in rovesciata e quello da metà campo  al Conegliano l’anno scorso, ne sono due esempi lampanti. Per la palma di giocatore più festaiolo in Alpago la scelta è dura. Direi comunque che il migliore è Alessio Barattin, seguito a ruota da Frank, D’Alpaos Alberto, Pianca Matteo, Andrea Gallonetto e dal mio collega Giorgio Collarini. Le serate in loro compagnia non sono mai banali!

C'è qualche tuo compagno che potrà o poteva ambire a piazze più importanti della Prima Categoria?
Beh certamente a giocatori come Sperti, Pianca, D’Alpaos Alberto, Barattin, la Prima Categoria sta un po’ stretta. Sicuramente, in qualche categoria superiore, avrebbero fatto lo stesso la loro bella figura.

Solita domanda sui portieri, o meglio, sul portiere. Hai giocato con Caio Antole. Un pregio, un difetto e il punto di forza del portierone ex  San Giorgio?
Con Caio fortunatamente ho installato fin da subito un bel rapporto, sia entro che fuori dal campo. Da lui ho imparato molte cose e ogni allenamento mi spronava sempre a fare meglio; quelle volte che ho giocato la domenica, lui era il mio primo tifoso. Di Caio ho sempre apprezzato la costanza di rendimento durante tutta la stagione calcistica, la sua determinazione in campo ed il suo essere decisivo in quasi tutte le partite. Quell’anno ci ha fatto conquistare parecchi punti.

Qual è il ricordo più bello che il calcio ti ha regalato?
La vittoria della prima fase dei Playoff, due anni fa, a Fregona, contro i ‘’nemici’’ ,calcisticamente parlando, di sempre. Loro terzi in classifica e noi quarti, siamo andati nel loro campo e abbiamo vinto 2 a 1 ai supplementari dopo una partita tiratissima. Giornata indimenticabile!!!

E il più brutto, se c’è?
L’esordio in Prima Categoria. Prima partita tra i dilettanti a Pieve di Soligo contro il Carenipievigina. Erano passati all’incirca 15 minuti dall’inizio della partita, quando un semplice traversone calciato qualche metro più avanti di centrocampo e ben difilato, si è trasformato in gol, causa una mia uscita completamente a vuoto. Non è stato certamente l’esordio che mi aspettavo!

Sei indiscutibilmente uno dei portieri più giovani e bravi della Provincia. Chi tra “i vecchi” portieri è un modello da seguire e chi tra i giovani ha un futuro lodevole secondo te?
Beh certamente io ho imparato moltissimo sia da Antole, che da Walter Peterle, ambedue però che non giocano più. Ho sentito parlare benissimo di De Carli, anche se non l’ho mai visto in opera di persona.  Tra i giovani, D’Antimo dell’Union Ripa La Fenadora, che ho visto l’anno scorso a Belluno, avrà sicuramente un buonissimo futuro.  

Un difetto di Nicola Fagherazzi?
La testardaggine.

Un pregio di Nicola Fagherazzi?
L’essere sempre felice.

A chi senti di dire “Grazie” per il giocatore che sei e sarai?
Sento di dire grazie soprattutto alla mia famiglia, che dall’età di 7 anni mi ha dato la possibilità di praticare questo sport, portandomi agli allenamenti e alle partite senza mai farmi mancare nulla. Inoltre, ringrazio anche tutti i mister, che mi hanno allenato, tutti i dirigenti che mi hanno seguito e tutti i compagni che mi hanno sopportato in questi anni.

Grazie Nicola, ti chiedo un saluto spontaneo ai lettori del Nostro portale…
Un grosso saluto a Mattia e a tutti gli amici di Venetogol…. E buon campionato a tutti …. Che vincano le migliori!!!

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  Scritto da ZZZ ZZZ il 03/09/2013
 

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