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Campionati e Risultati: NAZIONALI REGIONALI    

Edizione provinciale di Belluno


Dalla Promozione alla Seconda: le strade delle bellunesi...

(di Mattia Capraro)

Nella foto mister Sommacal del Castion

Un quinto se ne va e anche qualcosina in più. Sette partite volate via che delineano un qualcosa di ancora troppo lontano, ma le strade stanno per essere imboccate e, una volta prese, è sempre dura l’inversione, mentre per chi ha già preso la via maestra, non è detto che sia il primo o tra i primi a raggiungere la meta stabilita per Maggio. Dovranno passare altri 270 minuti per capire l’algoritmo quasi perfetto di un andazzo che, trattandosi di calcio, non ha nulla di matematico, algebrico e dimostrabile sino alla trentesima giornata, ma che dirà chi potrà guardare l’orizzonte, chi continuerà alla ricerca del miglior spiazzo, chi dovrà badare alle spalle e chi dovrà lottare per evitare il baratro. Sembra che la strada giusta l’abbia imboccata l’Union Sedico San Giorgio. Primo posto in classifica nel campionato di Promozione e, cosa a dar maggior tranquillità è che, sulla strada per l’Eccellenza, non sembrano esserci corazzate così forti come i rossoblu sedicensi.  Che ne dite dell’ex Fiori Barp, Plavis e Cisonese, tale capitan Longo, additabile come diga di centrocampo, metronomo, leader, server dell’undici di Gava e bomber indiscusso quando si tratta di mitragliare con capocciate alla Luca Toni? Che ne dite di saracinesca Fovero che ha fatto scordare i lustri di Caio Antole, che ne dite della qualità, della quantità e dell’umiltà di Matteo  Bez la dietro, della classe indiscussa di Pilotti e Zanon, delle giocate di Manuel Zanvettor e del peso in avanti di Simoni e Padovan? Per non parlare di tutti gli altri non citati! L’imbocco è quello che si aspettava società, gruppo e platea; starà all’esperienza e alla qualità di un grande spogliatoio non ripetere gli errori della passata stagione. Gonfie vele.

Scendiamo in Prima Categoria. Non me ne voglia la Zt, che nonostante i dovuti scongiuri e le necessarie esorcizzazioni del caso, non può comunque avere scuse. In giro si parla di “squadrone” e come negarlo! Lorenzo Cima, Bernard Andrea, Gavaretti Alessandro, Enrico Barp, Bassani, Pannilungi Luca, Imbolito, Comiotto, Tarasco, Iannuzzi e udite udite, clamoroso ritorno di Andrea Zucco. Ora, che undici punti non siano un’immensità dopo sette giornate è ovvio e che a parlare, pardon, a scrivere, sia un ex di turno, sicuramente non piacerà ai rossoblu di Mel Trichiana, ma per favore, non si parli di semplice salvezza! In Prima Categoria nessuno corre li davanti e il Barbisano, il Lovispresiano e il Godega non sono di certo il Conegliano della scorsa edizione. Se il Lovispresiano alla lunga sarà davvero la squadra da battere, a poterla inseguire, sempre se non farà la parte della lepre, sarà appunto la Zt! La strada è ancora da prendere, ma tutti sono consapevoli di quale sia quella alla misura dei blaugrana.

A dieci punti l’altalena Plavis non sta confermando in toto le qualità del gruppo di via Pulliere. Risultati mai certi per l’undici di mister Ferro e la necessità di trovare la continuità tipica delle grandi. I play off sono un traguardo da raggiungere, ma per farlo serve costanza e meno sbavature difensive. Collocare la Plavis tra le grandi è doveroso, collocarla tra coloro che possono giocarsi il salto non è utopia. Le prossime tre gare sveleranno la vera identità biancoazzurra.

Il Cavarzano è li; dopo la settimana  trascorsa con la concentrazione su Susegana, dopo tre gare non proprio degne della gloriosa casacca, arriva la vittoria sperata su un campo non semplice, anche se i trevigiani di Susegana sono dati per spacciati già ora. Dieci punti sono un buon bottino per i ragazzi di Stefano Fontana, ma anche qui serve continuità di gioco per pretendere i risultati sperati e raggiungere la salvezza senza troppe sofferenze. L’assenza di Loris Bortot infortunato per un mese e più, obbliga il Cavarzano a ridisegnare l’attacco da qui a fine Novembre.

Saliamo in Alpago. Nove punti, con l’ultimo raccolto in zona Cesarini e qualche difficoltà, soprattutto nelle ultime gare disputate. Anche i gialloverdi hanno per obiettivo la salvezza e i punti in cascina oggi, dimostrano che la squadra di Nick D’Incà ce la potrà fare senza patemi, ma sono lontani gli obiettivi incompiuti di qualche stagione fa, dove l’Alpago poteva giocare per qualcosa in più della salvezza. Saranno gli stimoli a dare o a togliere al gruppo di Puos i punti per una salvezza tranquilla o per qualcosa in più, magari con l’occhio ai play off. La classifica è corta e le qualità non mancano.

Non mancano le qualità neppure al Limana, ma il periodo non è dei più rosei.  Nel derby con la Zt, Daniele Vedana si fa respingere il rigore del possibile pari; due punti sono davvero pochi dopo sette giornate, ma mister Dino Da Rold pennellerà la salvezza con un grande sprint invernale e primaverile, come fu per i ragazzi di Mel la scorsa stagione. L’esperienza, la forza del gruppo, il credito con la dea bendata e la voglia di riscatto permetteranno ai gialloblu di lasciarsi alle spalle le 4-5 trevigiane che oggi “girano” a sei, sette o otto punti…

Scendiamo in Seconda. Il viaggio verso l’alto ha da domenica scorsa nuove protagoniste bellunesi. Il Castion le suona all’Auronzo e rilancia la sfida al Vitt che rallenta ancora, ma mantiene la testa del girone R. Auronzo da rivedere? Se la giocherà per la strada che porta ai play off, questo è certo. L’Alpina alla prova del nove fallisce, forse immeritatamente, col fanalino Fulgor Farra che ritrova la vittoria e, quel minimo di serenità che era venuta meno. Dire che questa Alpina è da vertice non è certo un azzardo, ma paragonandola alla Plavis, una categoria più su, manca della continuità utile alla causa; è forse, sino ad ora, la più illogica delle bellunesi, con prestazioni super e debacle clamorose. Il Cadore e il Cortina sono compagini da play off? Se per i primi non sarebbe nulla di scandaloso puntare alle prime cinque piazze, ecco che gli ampezzani sono la vera sorpresa di questo autunno. Tre vittorie, tre pareggi, una sola sconfitta, totale dodici punti. Ci sarà da fare i conti con il nemico inverno, ma la difesa stà reggendo molto bene e Lodeserto garantisce qualità, esperienza e reti a go-go. La salvezza? Per ora sembra tutto facile, ma rimane l’obiettivo principe di un grande gruppo che, potrebbe, abituarci a sorprese ben maggiori dell’ormai tipico “compitino” stagionale. Tra tre gare ne sapremo di più, ma la testa del girone R è affare per Vitt, Santa Giustina, Castion e Auronzo, con una nota di merito in più per i ragazzi della frazione bellunese rispetto ai “galletti” di Paul Da Podestà. Sotto, Cadore, Alpina e perché no, anche il Cortina alla corsa play off. In coda va bene al Ponte Nelle Alpi che con nove punti conferma la possibilità di salvarsi senza patemi d’animo. L’appuntamento col Feletto è di quelli da leccarsi i baffi per un balzo in avanti da incorniciare, ma il calcio, si sa, non è matematica. Dietro la lotta sarà tra le risapute Schiara, Rinascente Cornei, Fulgor Farra, a cui si aggiunge il ripescato Feletto, che faticherà molto a distogliersi dalle piazze che scottano, mentre dalla delusione Tarzo Revine Lago ci si attende una risalita, visti gli obiettivi iniziali.

Dopo sette gare si conferma quanto detto ad Agosto, con qualche eccezione di targa trevigiana. Tra 270 minuti le strade saranno imboccate per tutte; si lavorerà poi per qualcosa di più concreto con la speranza di seminare bene per raccogliere il maggior numero di feste di fine stagione, ovviamente di stampo bellunese.

 

 

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  Scritto da ZZZ ZZZ il 22/10/2013
 

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