Addetti ai lavori concordi: "Il Covid non ha cambiato il mercato"
Abbiamo raccolto i pareri di Pierluigi Tonon (Vittorio Falmec), Luigi Fautelli (Borgoricco), Fabio De Martin (Eclisse Careni Pievigina), Cristian Giacometti (Bassano), Roberto Gnes (Ponzano), Flavio Tamai (Julia Sagittaria), Giacomo Gidoni (Cavarzano Oltrardo), Luciano Carniello (Caerano) e Cristian Bortolomiol (Valdosport)
Vai alla galleriaCalciomercato & Coronavirus: abbiamo interpellato a campione alcuni presidenti, direttori generali e direttori sportivi per un loro commento sul mercato estivo 2020 rispetto agli anni precedenti. Ecco le loro dichiarazioni.
PIERLUIGI TONON (presidente Vittorio Falmec, Eccellenza): “La pandemia doveva portare risparmio e moralizzazione nel nostro mondo calcistico. Le società si lamentano perché lo Stato dà pochi contributi e poi vedi che spendono per la prima squadra più di prima. Siamo moralisti quando si tratta di parlare in pubblico, siamo bravi a piangere e poi nella realtà facciamo il contrario”.
LUIGI FAUTELLI (direttore sportivo Borgoricco, Eccellenza): “Mi aspettavo un ridimensionamento, che per me non c’è stato, almeno finora. In Eccellenza le richieste dei giocatori sono agli stessi livelli pre-Covid. Ho trovato più sensibilità da parte di coloro che sono rimasti: probabilmente hanno capito la situazione e hanno preferito rimanere, a fronte di offerte magari più convenienti ma delle quali non si sono fidati. In ogni caso ci sono società che continuano a offrire cifre importanti, nonostante tutto”.
FABIO DE MARTIN (direttore sportivo Eclisse Careni Pievigina, Eccellenza): “Pensavo che l’emergenza Covid portasse a un ridimensionamento del sistema calcio, cosa che ancora non vedo. Alcune società ‘mosche bianche’ come la nostra e qualche altra stanno centellinando le risorse, ma tante altre - fortuna loro - continuano a spendere e a fare un mercato florido. D’altronde se qualcuno ha forze maggiori, è giusto che investa”.
CRISTIAN GIACOMETTI (direttore sportivo Bassano, Eccellenza): “A mio avviso la situazione non è cambiata più di tanto. C’è stato sì un ridimensionamento generale, ma in misura inferiore rispetto a quanto si poteva immaginare a marzo e aprile”.
ROBERTO GNES (direttore sportivo Ponzano, Promozione): “Secondo me è cambiato poco o nulla, poiché i giocatori non tengono conto della situazione Covid. Ciò ha portato le società a dare più spazio ai ragazzi del settore giovanile, e questo fa solo bene al calcio dilettantistico”.
FLAVIO TAMAI (direttore generale Julia Sagittaria, Promozione): “Il calciomercato 2020 non è cambiato quasi in nulla rispetto agli anni precedenti. Le richieste di rimborsi importanti ci sono ancora, poi naturalmente è da vedere se si concretizzano. Per quanto riguarda i nostri giocatori riconfermati, ci siamo venuti incontro senza problemi. Ma da quello che sento parlando con altri direttori, non è cambiato niente con il Covid. Ciò mi sorprende, mi aspettavo qualche passo indietro”.
GIACOMO GIDONI (direttore sportivo Cavarzano Oltrardo, Promozione): “Non solo non c’è stato un ridimensionamento, ma secondo me alcune società stanno dando addirittura di più rispetto a prima. Parlo almeno del Bellunese. Per noi diventa un’ulteriore sfida, poiché abbiamo molta concorrenza nei dintorni”.
LUCIANO CARNIELLO (presidente Caerano, Prima categoria): “Noi come società stiamo cercando di abbassare i costi e ringiovanire la squadra. Si parla tanto di ridimensionamento, ma si razzola male. Ci sono diverse società che spendono parecchio, anche in Prima e Seconda categoria. Confrontandomi con altri colleghi, la sensazione è che il problema non sia adesso, grazie anche ai contributi della Federazione. Temo infatti che per alcuni le difficoltà arriveranno a dicembre e gennaio”.
CRISTIAN BORTOLOMIOL (direttore sportivo Valdosport, Seconda categoria): “Per quanto riguarda i potenziali acquisti, i giocatori interpellati hanno richieste esigenti come in passato, nonostante il clima di austerity dovuto alla maggior difficoltà nel reperire risorse. Credevo che quest’estate fosse più facile venirsi incontro, ma così non è per ora”.
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