Il Conegliano ha in Beccia il suo bomber: 'Finché mi diverto continuo'
Il centrocampista classe 1985 ha segnato tutte e 5 le reti dei gialloblù in Promozione, con due doppiette in tre giorni. "Ho il vizio del gol alla Pippo Inzaghi, ma il merito è anche della squadra"
Nella foto: Alessandro Beccia ai tempi del Treviso.
Due doppiette nel giro di tre giorni per Alessandro Beccia, che meglio di così non poteva festeggiare il 35° compleanno. Il centrocampista del Conegliano domenica ha realizzato entrambi i gol nel 2-2 a Limana, mentre mercoledì si è ripetuto nel recupero di Promozione vinto 2-0 con il Ponte Crepaldo Eraclea. Era andato a segno pure due settimane fa nella sfida persa 2-1 a Concordia. Una vena realizzativa che lo rende non solo l’unico giocatore finora in rete per il Conegliano, ma anche il capocannoniere del girone D di campionato insieme a Stefano Della Bianca, bomber della Julia.
«Di ruolo sarei centrocampista, nato come esterno. Giocando a tre, mi sono adattato alla fase interna. Siccome si è infortunato Bozzon, il nostro attaccante di riferimento, mister Moscon mi ha spostato più avanti. Il vizio del gol però l’ho sempre avuto, viste le 11 reti a Sacile e le 14 a San Donà. In genere su azione a da dentro l’area, diciamo alla Pippo Inzaghi. Merito comunque di tutta la squadra», racconta Alessandro, di Cornuda, nato il 12 ottobre 1985 e con una carriera anche nei professionisti. Da ricordare una presenza in Serie B al Verona e moltissime al Bassano. Senza dimenticare la promozione dalla C2 alla C1 con il Treviso di Zanin («un anno bellissimo, molto meno quello dopo»).
«A Conegliano mi trovo bene, il ds Bruno Gava ha allestito un gruppo affiatato. Siamo stati i primi a fare i conti con i rinvii per Covid, riprendere non è facile. Domenica saremo a Vedelago per l’inversione di campo», prosegue l’ex giocatore di Union Qdp e Liapiave, «Finché mi diverto agli allenamenti, proseguirò l’attività. Mia moglie sostiene la mia passione che è il calcio, e dedico infatti i gol a lei e ai miei due figli Leonardo e Gregorio».