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Edizione provinciale di Treviso


Covid: l'impatto economico sui giocatori. Ne parliamo con Alex Zanetti

Al Liapiave gioca in prima squadra e allena i Pulcini. "Il bonus ricevuto dal Governo è stato un aiuto. Dall’Eccellenza in giù ci sono meno tutele, pertanto i rimborsi del calcio - sebbene utili ad affrontare alcune spese - andrebbero visti come secondari rispetto al lavoro e allo studio"

L’impatto del Covid sul calcio dilettantistico tocca da vicino anche i giocatori. Uno stop di altri mesi non solo impedisce di coltivare la passione per questo sport, ma per alcuni atleti – inutile nasconderlo – diventa un problema a livello economico se lo si pratica quasi per lavoro. In categorie come l’Eccellenza il rimborso mensile può infatti rappresentare un’importante fonte di guadagno, se non l’unica.
C’è poi chi dedica al calcio gran parte del suo tempo sia come calciatore, sia come allenatore del settore giovanile. È l’esempio di Alex Zanetti (nella foto), classe 1993 di Codognè, in questa stagione attaccante del Liapiave nella massima serie regionale, nonché allenatore di una squadra Pulcini della società con sede a San Polo. Il quale racconta di non essersi sentito solo quest’anno, grazie agli aiuti del Governo.
«Non essendo riuscito ad entrare in graduatoria per insegnare educazione fisica, al Liapiave dedico molto tempo giocando in prima squadra e allenando i bimbi», spiega Zanetti, laureato in scienze motorie, «La società nei giorni scorsi ha comunicato la sospensione totale dell’attività fino a nuovo ordine. Anche la prima squadra di Eccellenza rimarrà ferma presumo almeno fino al 3 dicembre, data di scadenza del nuovo Dpcm. Peraltro noi abbiamo giocato tutte le partite, quindi a gennaio non avremo recuperi e non servirà ricominciare la preparazione in anticipo, a patto che la situazione sanitaria lo consenta. Proprio perché gioco e alleno, tra il marzo e il giugno scorsi sono rientrato nella casistica dei 600 euro mensili di bonus previsti dal Governo. Dunque posso dire di essermi sentito tutelato. Mi sto informando e ora credo che il nuovo contributo sia salito a 800 euro. Da capire però se si potrà beneficiarne, poiché adesso tecnicamente gli allenamenti, seppur individuali, sono consentiti, a differenza del lockdown in primavera».
«Io vivo il calcio in maniera serena e pacifica. Mi rendo però conto che molti giocatori si trovino in difficoltà, inutile negare che qualcuno ha dei rimborsi con i quali ci vive, o che comunque ha messo in preventivo delle spese. A differenza della Serie D, dall’Eccellenza in giù siamo meno tutelati. Pertanto nelle nostre categorie i rimborsi del calcio, sebbene utili ad affrontare alcune spese, dovrebbero essere visti come secondari rispetto al lavoro e allo studio».

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  Scritto da Alberto Zamprogno il 11/11/2020
 

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